Mark Kamine, autore del libro On Locations: Lessons Learned from My Life On Set with The Sopranos and in the Film Industry, ha svelato alcuni particolari sull’atteggiamento di James Gandolfini sul set e, in particolare, sulla sua inaffidabilità a causa di diversi eccessi.
In particolare si fa riferimento ad un incidente in cui l’attore, durante le riprese della quarta stagione della storica sere tv I Soprano, rimase fuori per tutta la notte ad Atlantic City, presentandosi al lavoro con un ritardo di quattro ore e, soprattutto, impreparato.
Arriviamo comunque alla fine della giornata con un’ora e mezza in più di riprese ma senza rimanere indietro. Jim imprecando a modo suo attraverso le sue battute imparate a metà, facendo una ripresa dopo l’altra, bevendo caffè e bottiglie d’acqua, alternativamente imbarazzato e villano. Il modo in cui lo è sempre quando fa una cazzata.
Questo è il ricordo di Kamine contenuto nel suo libro. A questo, poi, si aggiungono anche dei particolari interessanti riguardo la gestione della fama da parte di Gandolfini. Sembra, infatti, che l’attore abbia sentito come un peso il fatto di essere conosciuto dal grande pubblico per il ruolo di un mafioso sociopatico.
Anche per questo, dunque, si pensa che Gandolfini sia diventato sempre più inaffidabile, tanto che la HBO decise di aggiungere al suo contratto una clausola in cui lo rendeva responsabile dei costi del giorno delle riprese nel caso in cui si fosse perso tempo a causa dei suoi ritardi.
Il ruolo di Tony Soprano, dunque, potrebbe aver innestato in lui una serie di atteggiamenti autodistruttivi. Nel libro, ad esempio, viene anche ricordato il suo comportamento durante il divorzio dalla moglie avvenuto nel 2002.
“Nei documenti relativi alla richiesta di divorzio, la moglie di Gandolfini ha descritto problemi sempre più seri con la droga e l’alcol, nonché discussioni durante il quale l’attore si dava ripetutamente pugni in faccia per la frustrazione. Per chiunque avesse assistito alla rabbia autodiretta dell’attore mentre lottava per ricordare le battute davanti alla telecamera era uni scenario assolutamente plausibile. James, infatti, si rimproverava con disgusto, imprecando e schiaffeggiandosi sulla testa.