La casa di Jeffrey Dahmer è stata il teatro di numerosi omicidi e molti si chiedono cosa è successo all’appartamento, dove la polizia trovò i resti di ben undici delle diciassette vittime del Cannibale di Milwaukee. Il 14 maggio 1990, dopo aver ottenuto la libertà condizionata, Dahmer si trasferì dalla casa di sua nonna in un appartamento che si trovava a nord di Milwaukee, il 924 di North 25th Street. Oggi quell’indirizzo è un cortile vuoto recintato da una rete metallica, l’intero edificio è stato abbattuto, come potete vedere nel video qui sotto.
Dopo l’uscita di Mostro – la storia di Jeffrey Dahmer su Netflix, la curiosità intorno al cannibale di Milwaukee è aumentata in maniera ossessiva, ora gli spettatori del progetto della piattaforma streaming vogliono sapere tutto dell’omicida e dei retroscena del caso. Molti si chiedono che cosa ne sia stato all’appartamento dove lui viveva. La casa di Jeffrey era arredata così come appare nella serie, il serial killer possedeva un divano beige, un acquario vintage, il pavimento era ricoperto da moquette, c’era un piccolo televisore, un letto e un barile pieno di acido con i resti dei cadaveri. Parti delle vittime erano conservate anche nel frigorifero e nel forno della cucina, che completavano l’arredamento.
L’edificio a al 924 di North 25th Street aveva 49 appartamenti, al momento dell’arresto di Jeffrey erano tutti occupati, ma pochi sentivano il cattivo odore provenire da quelle quattro mura, a parte Glenda Cleveland, la vicina di casa di Jeffrey Dahmer. Il quartiere era occupato da persone nere, l’affitto costava poco, un perfetto terreno di caccia per Dahmer
Quando la notizia dell’arresto del serial killer divenne pubblica, gli inquilini del palazzo incominciarono a lasciare i loro appartamenti. L’intero quartiere iniziò a deprezzarsi, perfino la Marquette University ebbe un forte calo di iscritti. Per questo motivo, l’Università decise di acquistare l’intero edificio pagandolo 325.000 dollari, molto al di sotto del valore di mercato che si aggirava intorno ai 500mila dollari.
Nel 1992 gli Oxford Apartments furono completamente demoliti. Nel corso degli anni nessuno ha più edificato sul quel terreno, ci sono stati alcuni piani, come quello di costruire un parco giochi dedicato alle diciassette vittime del serial killer, ma, a tutt’oggi il terreno è vuoto e circondato da una rete metallica.