Maria Callas è morta il 16 settembre 1977 a causa di un arresto cardiaco, all’età di 54 anni, nel suo appartamento al 36 di Avenue George Mande, a Parigi. Questo è quanto appurato immediatamente dai medici che, così, smentirono le voci sempre più insistenti di un possibile suicidio della soprano.
In effetti il fisico della Callas era tutt’altro che forte e strutturato. Si pensa, infatti, che i problemi cardiaci siano stati causati da una disfunzione ghiandolare di cui la cantante soffriva fin da piccola e dal drastico dimagrimento cui si era sottoposta, oltre che da un’insonnia che curava con dosi massicce di Mandrax.
Ad aggravare le sue condizioni, poi, una serie di dolori personali che hanno pesato a livello psicologico e non solo. Nonostante l’immenso successo internazionale ottenuto in campo lirico, infatti, la Callas ha scelto di vivere i suoi ultimi anni avvolta in una spessa solitudine. Unica compagnia i fantasmi di una vita passata e i rimpianti legati a questa. Tra tutti, ovviamente, spicca l’amore tormentato per l’armatore greco Aristotele Onassis, incontrato per la prima volta nel 1957 a Venezia nella lussuosa cornice dell’hotel Danieli. Questo, infatti, era deceduto tempo prima dopo averle preferito Jacqueline Kennedy, ponendo fine alla loro lunga relazione per sposare la vedova del presidente John Fitzgerald Kennedy.
Nonostante questo abbandono poco romantico, però, i suoi sentimenti per Onassis non si sono mai spenti. Anzi, sembra che, poco prima della sua morte, abbia consegnato le ultime volontà ad una domestica, chiedendo di essere cremata per poi spargere le sue ceneri nel mar Egeo. In questo modo sarebbe rimasta per sempre vicino al suo Aristotele.
La loro, dunque, fu una storia d’amore carica di melodramma la cui perdita è stata pari solo a quella dell’incredibile voce capace di trasformare Maria Anna Cecilia Sofia Kalos nella “casta diva” per eccellenza.
Ricordiamo che pochi giorni fa sono uscite le foto di Angelina Jolie che interpreta Maria Callas nel nuovo film di Pablo Larrain dedicato alla Divina.