Matthew Perry era un fan accanito di Batman, il celebre supereroe targato DC creato da Bob Kane perché riteneva che lui e Bruce Wayne avessero molti punti in comune, almeno per quanto riguarda il proprio vissuto personale difficile. Non è difatti un caso che sui suoi canali social Perry si facesse scherzosamente chiamare Mattman, proprio in omaggio alla figura del Cavaliere Oscuro di Gotham City che lo aveva appassionato da sempre. Scopriamo meglio da dove è nata questa sana ossessione per il personaggio dei fumetti da parte del famoso attore che in Friends interpretava Chandler Bing.
Molti dei suoi amici più stretti e colleghi avevano già concordato sul fatto che Matthew Perry fosse da sempre letteralmente ossessionato dalla figura a fumetti e cinematografica di Bruce Wayne e del suo alter ego incappucciato Batman, tra i più celebri supereroi di casa DC e creato da Bob Kane. Una passione che Perry viveva quotidianamente in casa, visto che all’interno della sua abitazione aveva moltissimi esemplari di bat-segnale, una sala proiezioni privata con quattro televisori ed un maxi-schermo con il Batman di Robert Pattinson, fino alla piscina, che sul suo fondale aveva un enorme simbolo del pipistrello di Gotham City che poteva addirittura illuminarsi di notte.
Ma la passione del compianto Matthew Perry per il Cavaliere Oscuro non era soltanto ossessione nerd ed ostentatamente “infantile”, l’attore che ha interpretato con successo Chandler Bing in Friends era convinto che la sua vita aveva moltissimi punti in comune con la vita e le sofferenze del personaggio di Bruce Wayne. Innanzitutto, entrambi erano molto ricchi e vivevano una vita piuttosto solitaria, inoltre come il supereroe DC, anche Perry aveva avuto una vita non facile, tra depressione e dipendenza da alcol e droghe. Un periodo nero del passato che era riuscito a sconfiggere, trasformando questa sua debolezza in un punto di forza per aiutare se stesso e gli altri, Proprio come Batman.
Nel suo libro autobiografico uscito nelle librerie qualche anno fa dal titolo “Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing”, Matthew Perry spiegava perché sentiva che Batman fosse una sorta di suo alter ego fantasioso, o quantomeno il modello a cui si ispirava tutti i giorni: “Un giorno o l’altro anche tu potresti essere chiamato a fare qualcosa di importante, quindi sii pronto. E quando accadrà questa cosa, pensa: cosa farebbe Batman? Dopodiché, fallo!”