Mattia Torre ha raccontato la sua malattia nella serie La linea verticale, interpretata da Valerio Mastandrea. Lo sceneggiatore è morto a causa di un tumore al rene, e quando gli fu diagnosticato era già in metastasi, ma, nonostante i dottori gli avessero dato solo due anni di vita, riuscì a viverne altri quattro. Torre morì il 19 luglio del 2019.
Mattia Torre se n’è andato all’eta di 47 anni, per sottolineare il suo talento basta ricordare che è stato uno dei creatori di Boris, una delle serie italiane più amate di sempre, tornata da poco con una nuova stagione su Disney+ di cui abbiamo parlato nella recensione di Boris. Lo sceneggiatore romano ha voluto raccontare la sua malattia nella serie La Linea verticale, scritta con Valerio Mastandrea che ne è anche il protagonista. Il serial di Rai 3 si basa sull’omonimo libro scritto da Mattia Torre pubblicato nel 2017.
La linea verticale, serie diretta dallo stesso Torre, disponibile prima su RaiPlay e poi andata in onda su Rai 3, ha come protagonista Luigi, 40 anni, sposato con Elena, interpretata da Greta Scarano. All’uomo viene diagnosticato un tumore che i medici decidono di rimuovere attraverso un delicato intervento. Luigi trascorre un periodo in ospedale, il suo ricovero e la sua riabilitazione, ma soprattutto il microcosmo del mondo ospedaliero vengono raccontati attraverso i suoi occhi e quelli degli altri pazienti. La serie, inoltre, descrive anche la quotidianità del personale ospedaliero, che ha le sue regole e le sue gerarchie.
La moglie di Mattia Torre, Francesca, in un’intervista al Corriere della Sera, a proposito de La linea verticale ha detto: “Quando sei ricoverato ti senti solo con la malattia, Mattia aveva quaranta amici che lo aspettavano quando si è operato“. Spiegando poi il motivo per cui il marito ha scritto la serie: “Ha voluto raccontare la solitudine che lui non ha vissuto. Il suo vicino di letto aveva una faccia pasoliniana, da assassino, invece era un pezzo di pane, calabrese, coi vestiti in una busta di plastica”. Sempre nella stessa intervista Francesca, riferendosi alla malattia del marito ha ricordato: “Era già in metastasi a un rene quando l’ha saputo, doveva vivere due anni e invece sono stati quattro” e “Quando lo ha saputo davanti a una pizza pensò a come dovesse essere il suo funerale, nella sua chiesa che era il teatro Ambra Jovinelli. Voleva essere ricordato dai suoi amici, Valerio Mastandrea, Valerio Aprea, Pietro Sermonti..”.
Valerio Mastandrea, ad un anno di distanza dalla morte di Mattia Torre, lo ha ricordato con un post su Twitter, nella commovente caption il protagonista de La linea verticale aveva scritto Amico mio. “Certo di farti cosa gradita mi appresto ad un piccolo rendiconto di fatti e notizie a cui non hai avuto accesso in questo ultimo anno. Non mi concedo di chiederti come stai conoscendo l’agnostico affermare, rapido e violento che sostituirebbe la semplice risposta“, a questo erano seguiti una serie di post dove lo aggiornava sulle cose successe tra il 2019 e il 2020.
Amico mio. Certo di farti cosa gradita mi appresto ad un piccolo rendiconto di fatti e notizie a cui non hai avuto accesso in questo ultimo anno. Non mi concedo di chiederti come stai conoscendo l’agnostico affermare, rapido e violento che sostituirebbe la semplice risposta.
— vmastandrea (@rivamesta) July 19, 2020
Nell’anniversario della morte di Mattia Torre, Caterina Guzzanti, in un articolo scritto per Il Messaggero, ha parlato della sua incredulità davanti alla scomparsa dell’amico: “Non ci si può davvero credere. Ci si sveglia la mattina e pensando: davvero Mattia è ancora morto? Anche oggi‘”.
Mattia Torre è stato omaggiato in Boris 4, come ha ricordato Valerio Aprea nella live organizzata sul canale Twitch di ScreenWorld: “L’idea che riguarda lo sceneggiatore che interpreto è del produttore Lorenzo Mieli che disse a a Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo ‘se si fa Boris 4 dovrebbe accadere questa cosa qua“. Andrea, quando ha conosciuto lo sviluppo del suo personaggio, ha detto al produttore: “Quest’idea da sola vale la quarta stagione“, ha ricordato l’attore.