Mel Gibson ha inviato una lettera di solidarietà a Don Carlo Maria Viganò, monsignore ex Nunzio Apostolico per gli Stati Uniti, scomunicato da Bergoglio nei giorni scorsi per ‘scisma’, ovvero per una continua opposizione alle dottrine della Chiesa Cattolica Romana. Nella missiva, il regista de La Passione di Cristo, che condivide le posizioni eversive e conservatrici del varesino Viganò in maniera di diritti civili e ‘aperture’, si scaglia contro Bergoglio, primo esponente di una Chiesa “contraffatta”.
“Caro arcivescovo, sono sicuro che non si aspettava altro da Jorge Bergoglio. So che lei sa che egli non ha alcuna autorità, quindi non so che effetto avrà su di lei in futuro. Spero che continuerà a dire messa e a ricevere i sacramenti. È davvero un distintivo d’onore essere evitato dalla falsa Chiesa postconciliare. Ha tutta la mia solidarietà per il fatto che soffre pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri lei è un eroe coraggioso. Ho tutto il rispetto per il modo in cui difende Cristo e la sua Chiesa. Sono d’accordo con lei al 100% sul fatto che la chiesa postconciliare del Vaticano II è una chiesa contraffatta. Spero che Bergoglio mi scomunichi!”
Gibson, che negli ultimi anni ha istituito una propria Chiesa, denominata della Sacra Famiglia, a Malibù, in California, ha definito ‘Bergoglio il vero scismatico’, lanciando una petizione online in favore di Viganò.
L’ex prelato, nato a Varese nel 1941, aveva risposto così, nei giorni scorsi, alla notizia della scomunica, resa ufficiale il 9 luglio 2024:
“Non ho intenzione di sottopormi a un processo farsa in cui coloro che mi dovrebbero giudicare imparzialmente per difendere l’ortodossia cattolica sono coloro che accuso di eresia, tradimento e abuso di potere. La “chiesa” di Bergoglio non è la Chiesa cattolica, ma è la “chiesa conciliare” nata dal Vaticano II. Il pontificato di Bergoglio è quello di un figurante”
Di recente Bergoglio è stato numerose volte al centro dell’attenzione mediatica, sia per quella frase – “C’è troppa frociaggine” – pronunciata in riferimento ai seminaristi durante un’assemblea con i vescovi italiani, ma anche per il recente incontro – show con Roberto Benigni a San Pietro, a Roma e l’incontro, in Vaticano, con numerosi comici da tutte le parti del mondo (anche se erano soprattutto italiani).
Per quanto riguarda Gibson invece, il suo ultimo film da attore è il true crime Boneyard, di cui potete vedere il trailer qui sotto.