Oggi Roberto Benigni ha tenuto un discorso a Piazza San Pietro in occasione della Giornata Mondiale dei Bambini, alla presenza di Papa Francesco, che ha coinvolto in una serie di battute e un tentativo di bacio, che le guardie svizzere gli avevano vietato. Riportiamo qui di seguito il testo del discorso incentrato sull’infanzia, con riferimenti all’attuale situazione bellica a Gaza. Nel discorso Benigni ha fatto anche battute su Giorgia Meloni e paragonato Papa Bergoglio a Campanellino del cartoon Disney Le avventure di Peter Pan, ma ha anche citato le parole di Papa Giovanni Paolo II, dello scrittore Gianni Rodari e di Gesù.
“Sapete che tutti chiedono ai bambini cosa vuoi fare da grande e tutti dicono l’astronauta, il calciatore, il cantante, io rispondevo, serio serio: il Papa e tutti a ridere. Si sbellicavano dal ridere e allora ho deciso di fare il comico, se invece di ridere si fossero inginocchiati avrei fatto il Papa, sarebbe stato pericoloso. Ve lo immaginate?”
“Quasi quasi alle prossime elezioni mi presento anch’io: quando sono le prossime elezioni? Non dopo di lei, Santità, insieme a lei! Ci mettiamo insieme e facciamo, come si dice, il campo largo, mettiamo sulla scheda: Jorge Mario Bergoglio detto Francesco, vinciamo subito, una bella idea”
“Saluto tutti i bambini e le bambine, un saluto affettuoso ai bambini malati, saluto i babbi e le mamme, i nonni le nonne, tutti i cardinali e tutte le persone importanti che sono qua, saluto il sindaco di Roma Gualtieri, il signore presidente del Consiglio Giorgia Meloni, quelli importanti li ho salutati tutti, c’è qualcun altro di importante da salutare qui in questa piazza…? Santità! Lei qui a portata di mano e a portata di cuore, avrei voglia di venire lì a stringerla, a baciarla, lei è argentino e potrei ballare un tango qua davanti! Sa che prima di entrare mi si sono avvicinate due guardie svizzere e mi hanno detto: “Lei può fare qualsiasi cosa, solo una cosa non può fare, non può toccare il Papa”…ora io da quando me l’hanno detto ho voglia di fare solo quello, sapete quando vi dicono una cosa e voi bambini volete fare proprio quella, come Adamo ed Eva quando hanno detto loro di non mangiare la mela e loro zac! Un bacio glielo posso dare? A che servono i baci se non si danno? Le do un bacio da parte di tutti loro”,
“Chi ci sarà qui in mezzo a voi? Magari c’è un nuovo Michelangelo che farà una cupola bella come questa, o un nuovo Galileo o tra le bambine ci sarà la nuova Rita Levi Montalcini che vincerà un altro Nobel o magari un Papa, due o tre Papi, tutto è possibile tra cinquant’anni: chi di voi vorrebbe fare il Papa? Santità, qui ce ne sono una ventina, una trentina, bisogna allargare il Vaticano! Guardate che qui è lo Stato vaticano, è il Regno di Dio e tutto è possibile, magari un africano, il primo Papa africano della storia, o asiatico, o di un quartiere di Roma, da Testaccio, “C’avemo il papa di Testaccio”, o una bambina… il primo Papa donna della storia, ne parlerebbero sulla Luna!”. Sapete chi è il più piccolo di tutti? Papa Francesco, ha tre anni e tanti tanti giorni… si vede che è puro, ora perché è mezzogiorno ma se venite a mezzanotte si illumina tutto, ha una luce attorno, come Campanellino di Peter Pan, ha la polvere di fata, anzi la polvere di Papa, è tutto luminscente… è un bambino come voi, il Papa, è la prima festa dei bambini di tutto il mondo a chi è venuta in mente? A Papa Francesco, perché il Papa ama i bambini, è un bambino pure lui”.
“Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, costruite un mondo migliore che noi non ci siamo riusciti. L’unica cosa sensata che ho sentito dire nella mia vita l’ha detta Gesù: “Siate profondamente buoni, la vita è amore conoscenza e compassione infinita per il dolore dell’umanità, prendetevi voi cura del mondo, amate chiunque sia a vostra portata di mano. Non aspettate che il mondo si prenda cura di voi, prendetevi voi cura del mondo, amate chiunque sia a vostra portata di mano, amate, lo sapete cosa è l’amore che lo siete, i bambini sono amore diventato visibile! E lo sanno i vostri genitori che vi hanno cullato piccoli piccoli. Solo che noi sappiamo che molto spesso il mondo è governato da gente che non sa cosa è la misericordia e cosa è l’amore e che commettete il più stupido dei peccati, la guerra: sentite come è brutta questa parola, qui davanti a voi in questa piazza non la si può ascoltare, dobbiamo porre fine a questa cosa. Io vedo che quando i bambini giocano alla guerra, appena uno si fa male si fermano, fine del gioco: ma perché al primo bambino che soffre, al primo bambino che che si fa male non si fermano? Ma perché, ma che vigliaccheria è questa? Deve finire la guerra! Deve finire! Ce la dobbiamo dimenticare, deve finire, voi mi direte che è un sogno, una fiaba, ma come ha detto Gianni Rodari le fiabe possono diventare realtà”.
“Il problema è trovare le parole giuste: per esempio nessuno ha trovato la parola magica per fermare la guerra, apriti sesamo guerra, eppure quella parola c’è: io sono sicuro che fra di voi uno troverà la parola per fermare la guerra per sempre, lo so, lo sento, quella parola esiste, uno di voi la deve trovare, la troverà: la dobbiamo cercare tutti insieme, in tutte le lingue, e la troveremo. Dobbiamo solo aiutarvi a cercarla, amandovi, scrivendo storie, raccontandovi storie che vi facciano ridere: perché non c’è niente di più bello al mondo di una risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo rideranno insieme, sarà il giorno più bello della storia del mondo”.
Come scrive Repubblica, stamattina a Piazza San Pietro c’erano almeno 50mila persone, tra cui numerose personalità di riguardo: la presidente del consiglio Giorgia Meloni e sua figlia Ginevra, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Lino Banfi, che da tempo è un amico affettuoso del Pontefice. Riguardo il bacio a Papa Bergoglio, chi conosce Benigni, sa bene che il suo trademark sono gli assalti affettuosi ai personaggi più influenti: se con Francesco si è limitato ad un semplice bacio con abbraccio, a Enrico Berlinguer, nell’83, lo prese in braccio di peso.
#Benigni #GMB
Il più grave e il più stupido dei peccati: la guerra
Quando i bambini giocano alla guerra appena uno si fa male si fermano. Fine del gioco. Ma perché quando fanno la guerra al primo bambino che si fa male non si fermano? pic.twitter.com/ZIS5UTsjpY— L’Osservatore Romano (@oss_romano) May 26, 2024