Paolo Villaggio è morto il 3 luglio del 2017 a causa di complicazioni dovute al diabete di cui soffriva da molti anni. L’attore aveva 84 anni ed era ricoverato nella casa di cura privata Paideia di Roma. Sua figlia Elisabetta raccontò al Corriere che in famiglia erano tutti preparati a quello che sarebbe successo.
“Negli ultimi giorni aveva perso conoscenza e voglie, non mangiava più. Tecnicamente si è fermato il cuore, ma le cause sono dovute al diabete. Una malattia non curata da 30 anni: usciva dagli studi dei dottori e si infilava in negozi di formaggi o dolci” Un uomo insofferente alle regole, spiegò Elisabetta, e che alla fine, confinato alla sedia a rotelle, faceva tenerezza: “Sperava che l’avrebbero rimesso in sesto ma poi ha capito che il film stava finendo”
Poco dopo la morte di Villaggio, Elisabetta e l’altro figlio dell’attore, Pierfrancesco Villaggio furono ospiti di Domenica Live! dove raccontarono l’ultimo periodo di vita dell’attore: “Negli ultimi tre anni c’è stato un peggioramento progressivo, ha iniziato a non camminare più. Poi gli ultimi due mesi sono stati proprio brutti, anche noi abbiamo capito che… Secondo me un pochino lo ha capito anche lui. Nell’ultimo periodo ci diceva “coraggio”, Non capivamo se per fare coraggio a se stesso o a noi”.
La camera ardente del noto artista fu allestita nella sala della Protomoteca in Campidoglio il seguente 5 luglio. Il funerale, invece, si svolse in vesti laiche nel pomeriggio dello stesso giorno presso la Casa del Cinema a Roma. Alle esequie erano presenti moltissimi personaggi famosi e colleghi di Paolo, tra cui Beppe Grillo, Roberto Benigni, Renato Pozzetto e Lino Banfi. Inoltre c’erano anche tantissime persone comuni che hanno dimostrato affetto nei suoi confronti dopo averlo ammirato per decenni nei ruoli più disparati.
Sulla bara di Paolo Villaggio fu collocata una “nuvoletta di Fantozzi” con la scritta “Lassù non pioverà più”.
Nonostante Villaggio non abbia interpretato solo Fantozzi, quello del ragioniere è indubbiamente il personaggio che è rimasto più legato al cuore degli italiani, personaggio. Fantozzi vide la luce su carta stampata e poi fu portato al cinema dal 1975 in una saga lunga dieci capitoli, che coprì un lungo arco di tempo, dagli anni ’70 ai ’90.
Ancora oggi Paolo Villaggio viene visto come un personaggio di rottura, contemporaneo e le sue parole sembrano essere ancora attuali. Grazie alla sua personalità l’attore è riuscito a raggiungere dei risultati straordinari, riuscendo soprattutto a raccogliere il consenso del pubblico.