Peter Weir, classe 1944, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema, dirigendo alcuni dei blockbuster più acclamati degli ultimi decenni e regalando al pubblico successi come “L’attimo fuggente“, “The Truman Show” e “Master & Commander“. Tuttavia, dopo il film drammatico del 2010 “The Way Back”, il regista australiano sembrava proprio aver abbandonato la regia, nonostante i fan nutrissero la speranza di vederlo tornare dietro la macchina da presa, magari proprio per il sequel di “Master & Commander” sul quale Russell Crowe aveva espresso il desiderio di lavorare. Una speranza che, ormai, sembra definitivamente disattesa.
Ospite del Festival de la Cinematheque a Parigi, Peter Weir ha infatti confermato ciò che in molti già temevano, annunciando ufficialmente il suo ritiro dalla regia: “Sono in pensione” ha dichiarato Weir, rispondendo alla domanda riguardo alla sua lunga pausa – ben 14 anni – dal cinema. “Perché ho smesso di fare cinema? Perché, molto semplicemente, non ho più energie“. Con queste parole, il cineasta ha messo un punto in maniera irrevocabile a una carriera cinematografica iniziata nel 1971, lasciando in eredità al pubblico i suoi capolavori, testimonianza di uno straordinario talento.
L’attore Ethan Hawke, Todd Anderson nel film “L’attimo fuggente” aveva condiviso il suo punto di vista riguardo alla prolungata pausa di Weir in un’intervista del 2022, ipotizzando che il regista avesse perso interesse nella regia a causa delle sfide incontrate nel gestire attori di alto profilo che richiedevano più attenzioni e dell’aumento dei budget dei suoi film.
“Penso che abbia perso interesse per il cinema“, aveva affermato Hawke. “Gli piaceva molto lavorare nel settore quando non era costretto a gestire attori difficili. Russell Crowe e Johnny Depp lo hanno messo alla prova. Per realizzare film come ‘The Truman Show’ o ‘Master and Commander’, è necessario avere attori del calibro di Jim Carrey o Russell Crowe. Penso che attori come Harrison Ford e Gerard Depardieu fossero più adatti al suo stile. Si relazionavano bene con i registi e non si consideravano imprescindibili“.
E a proposito de L’attimo fuggente, sapevate che lo script originale era molto diverso dal film che tutti noi conosciamo?