Renato Pozzetto ha scritto la sua autobiografia, dal titolo Ne uccide più la gola che la sciarpa, in uscita il 30 gennaio – ed è già possibile prenotarla su Amazon ad un prezzo scontato – libro dal titolo surreale in cui ha raccontato gli aneddoti e i ricordi della sua vita e della sua carriera.
Al Corriere della Sera l’attore ha svelato: “In molti mi hanno spinto a scrivere un libro. Ho accolto il suggerimento di questi amici. Durante i nostri incontri capita spesso di condividere storie divertenti, aneddoti e ricordi. È stato come ascoltare qualcosa che mi raccontava un’altra persona per la prima volta. Ho sorriso, mi sono emozionato e ho riscoperto anche delle cose che si erano perdute nella memoria”.
Nel libro Renato parlerà un po’ di tutto quello che è accaduto nella sua vita dall’incontro con la moglie Brunella Gubler, “la persona di cui mi sono innamorato, un amore lungo tutta la vita. Quando ci sentiva provare i nostri testi rideva”, a quando Enzo Jannacci pareva contrario al suo debutto al cinema, “Quando arrivò la proposta mi confessai con Cochi che fu accogliente. Lesse il copione anche il nostro Gesù Cristo Enzo Jannacci che disse che era una cagata pazzesca. Gli risposi con la frase di una sua canzone, Prete Liprando: E io lo faccio lo stesso”. Alla fine anche Cochi fu contattato per un ruolo importante e Renato si sentì in pace con la sua nuova avventura.
Non mancano aneddoti su altri colleghi che hanno affiancato Renato Pozzetto nell’arco di una lunga carriera – dalla Fenech a Mastroianni, Celentano e Tognazzi – svela poi qual è il capitolo più divertente, “Il gatto di De Niro”, ma per scoprirne il contenuto dovremo aspettare l’uscita del libro.