Dopo aver rinfocolato la polemica con Alyssa Milano ai tempi di Streghe, culminata a quanto pare con il suo licenziamento, Shannen Doherty ha trovato in Sarah Michelle Gellar un’amica sincera. In un’intervista pubblicata su E! News, Gellar ha spiegato come quelli siano stati davvero momenti difficili per l’ex star di Beverly Hills 90210. “Credo che Shannen ora sia pronta a rivelare la sua verità in generale. La sua cosa bella è che, con i suoi pregi e difetti, sta tirando tutto fuori e sarò al suo fianco. Non era il momento più facile quello, ma ora è una persona completamente diversa“, ha detto.
Sarah Michelle Gellar si è detta molto orgogliosa di Doherty, da tempo ammalata di cancro al seno al quarto stadio, metastatizzato alle ossa e al cervello. “La nostra amicizia è cresciuta perché noi siamo cresciute. Abbiamo fatto le nostre esperienze e la vita è complicata. Siamo state brave però ad affrontare tutto assieme“, ha continuato. Ospite del podcast di Doherty, Let’s Be Clear, Gellar poi ha detto, rivolgendosi a lei: “Hai così tanto da dare e da condividere. Quella di adesso è la migliore Shannen che abbia mai visto. Stai vivendo la sua verità, sei più felice e leggera, nonostante l’anno terribile. 20 anni fa saresti stata arrabbiata, avresti combattuto. Oggi ti giochi le tue carte“.
Tra le varie difficoltà della vita professionale di Doherty, appunto, c’è stata anche la faida con Alyssa Milano durante la lavorazione di Streghe. Secondo quanto rivelato da una delle protagoniste, Holly Marie Combs, sempre intervenuta del podcast di Doherty, Milano avrebbe dato un ultimatum ai produttori per licenziare Doherty dalla serie. La dichiarazione ha dato il via a una lunga serie di illazioni che hanno spinto Alyssa Milano a smentire.
Dalla sua pagina Instagram, Milano ha scritto lo scorso 3 febbraio di non aver mai avuto il potere di far licenziare nessuno. “Quando Shannen è andata via lo show ha avuto altre 5 stagioni di successo e ne sono grata quanto mai“. Ancora la Combs ha risposto, spiegando come in realtà Milano avesse potere eccome. Anche, eventualmente, di bloccare il licenziamento, qualora non fosse stato voluto da lei. Cosa che in realtà non è mai successa.