La terza stagione di Bridgerton è finalmente quella di Penelope Featherington: dopo anni passati nell’ombra è infatti finalmente arrivato il suo momento di brillare. Tanto che finisce quasi per mettere in ombra il suo comprimario per la stagione, ossia quel Colin Bridgerton che è stato l’oggetto del suo desiderio fin da quando era bambina. È la sua trasformazione – tanto fisica, quanto psicologica ed emotiva – ad essere al centro di questa nuova tranche di episodi (o almeno dei primi quattro che abbiamo potuto vedere, la seconda parte arriverà su Netflix a metà giugno), non il rapporto con Mr Bridgerton. Vederli insieme è quello che volevamo, ma quello che ci ha veramente tenuti incollati allo schermo è il cambiamento di Penelope, che da “wallflower”, da tappezzeria (come si dice di chi alle feste non viene mai invitata a ballare), si trasforma nell’eroina romantica per eccellenza, trasudante fascino e finalmente fiducia in sé stessa.
Il “glow up” di Penelope
Che cosa dà il via al cambiamento della protagonista? La consapevolezza di non poter più vivere in balia di una madre e due sorelle egoiste e così diverse da lei caratterialmente. Deve trovarsi un marito, crearsi finalmente una sua dimensione staccata da quella familiare. E, come in ogni commedia romantica che si rispetti, per farlo bisogna sempre passare da una trasformazione fisica tanto quanto emotiva. Il cosiddetto “glow up” della protagonista da infatti il via a tutto ciò che accadrà in seguito, e sarà anche la chiave per noi spettatori di comprendere una volta per tutte il suo personaggio.
Se nella stagione precedente avevamo notato un’operazione simile attuata per il personaggio di Anthony (che è diventato l’oggetto del desiderio per eccellenza), nel caso di Penelope il cambio di look non è silenzioso ma fondamentale per il procedere della trama. Penelope è rimasta ai margini per tutta la sua vita, obbedendo alla madre – che le imponeva anche un determinato stile nel vestire, tutto gialli ed arancioni – e trovando come unica fonte di soddisfazione personale la sua doppia identità come Lady Whistledown. In questa terza stagione Penelope può finalmente prendere il controllo della sua vita: dopo essere stata intrappolata nell’estetica kitsch preferita da sua madre e dalle sorella, il suo primo cambiamento è stilistico. Niente più colori sgargianti e una pettinatura completamente diversa, fatta di onde morbide come una diva della vecchia Hollywood. Le sue nuove tonalità preferite sono tutte variazioni dell’azzurro e del verde, colori che rispondono ad una doppia finalità: da una parte fanno risaltare perfettamente il suo incarnato e la sua splendida chioma rossa, dall’altra sono i “colori dei Bridgerton”. Avete notato come tutti i membri della famiglia prediligano questo genere di sfumature? In questo modo Penelope entra a far parte del clan ancor prima di coronare il sogno d’amore con Colin, confermandoci che è quella la direzione in cui senza dubbio andranno le cose.
Il cambiamento interiore
Come dicevamo, il cambiamento esteriore, in questo genere di storie, va sempre di pari passo con quello interiore. Penelope ha molto lavoro da fare per trovare la sicurezza in se stessa di cui ha bisogno per rendersi indipendente e per conquistare – di conseguenza – l’uomo che ama. Penelope è una figura estremamente interessante perché, anche quando era solo un personaggio “secondario” della trama principale, ha sempre avuto un ruolo di primo piano con la sua doppia identità di Lady Whistledown. Essere la misteriosa regina del gossip londinese le permette di trovare uno scopo, qualcosa che le da piacere, che la fa sentire potente. È infatti capace di influenzare in maniera diretta quello che accade intorno a lei, di spingere le scelte degli altri personaggi in una determinata direzione: se Penelope nelle prime due stagioni restava sullo sfondo, Lady Whistledown è sempre stata protagonista. Se la prima non si è mai sentita a suo agio in società, la seconda ne cattura l’attenzione e la controlla a suo piacimento. Penelope viene però spesso quasi sopraffatta dal suo alter-ego, e in diverse occasioni mette il suo lavoro al di sopra della vita reale e delle persone che le sono più vicine, come Eloise.
Uno dei temi più importanti di questa stagione – e di quella precedente – è infatti la spaccatura che si è creata tra le due amiche, perché Eloise ha scoperto di Lady Whistledown e si è sentita tradita. La situazione tra le due speriamo possa risolversi nei prossimi episodi, ma sarà certamente uno snodo fondamentale in quello che accadrà, anche tra Penelope e Colin. Quando la protagonista( alla fine del primo episodio), come Lady Whistledown critica Colin, il ragazzo giura vendetta contro la misteriosa scrittrice e, per questo, sappiamo che Penelope si troverà sempre più divisa tra le sue due identità.
Se il cambio di look è piuttosto rapido e indolore, quello interiore non lo sarà altrettanto: Penelope dovrà superare lo scoglio della sua goffaggine sociale e della mancanza di fiducia in sé stessa. La sua vera forza, noi come spettatori lo abbiamo già capito, risiede nella sua grande empatia e sensibilità, caratteristiche che lei sfrutta “per fare del male” come Lady Whistledown, ma che quando usate per il bene, per aiutare i suoi amici e infine anche se stessa, non potranno che aiutarla a cambiare in meglio. Durante la prima metà di stagione la crescita di Penelope è davvero sorprendente, la ragazza trova anche un corteggiatore che vuole sposarla e che realizzerebbe il suo sogno di affrancarsi dalla famiglia. Ma non è quello che vuole perché il suo cuore batte unicamente per Colin.
L’amore tra Colin e Penelope
Finalmente, anche Colin inizia a rendersi conto che prova qualcosa per Penelope che va al di là della semplice amicizia: dopo un bacio tra i due, la mente del ragazzo torna costantemente su di lei, e non riesce a concentrarsi su altro. Sarà questo nuovo sentimento ad instillare anche in lui il cambiamento: se all’inizio della stagione Colin si comportava da playboy superficiale, per farsi accettare dai suoi pari in società, finalmente capisce che non vuole più rinunciare ad essere sé stesso. E che Penelope – la ragazza sensibile, empatica, osservatrice – è l’unica che lo accetta, e lo desidera, per come è veramente.
In un’appassionatissima scena in carrozza alla fine del quarto episodio (l’ultimo di questa prima tranche), i due si dichiarano finalmente i sentimenti reciproci, e Colin chiede a Penelope di sposarlo. Le nubi all’orizzonte non si sono però del tutto dissipate: c’è infatti ancora la questione della doppia identità come Lady Whistledown, che minaccia di mettere in pericolo la sua felicità. L’unica a conoscerla è Eloise, ma visti i rapporti tra le due la ragazza potrebbe voler proteggere il fratello rivelando il segreto di Penelope…
Penelope, a differenze delle protagoniste venute prima di lei, è quella a cui forse ci sentiamo più vicini proprio per questa sua duplicità, per il suo coraggio di esporsi nonostante tutto e per questa sua necessità di trovare sé stessa, commettendo però al contempo moltissimi errori. Penelope è la più “umana” delle eroine romantiche Bridgerton ed è quella a cui ci sentiamo più vicini proprio per i suoi chiaroscuri, per i suoi tantissimi pregi ma anche per i suoi difetti. Penelope Featherington è davvero una di noi.