In occasione dell’uscita dell’attesa serie tv Fallout, adattamento dell’omonimo videogame, abbiamo avuto l’occasione di intervistare il regista Jonathan Nolan e lo sceneggiatore Graham Wagner, alla guida del progetto targato Prime Video. Tra curiosità sulla genesi del progetto, sull’approccio narrativo migliore per adattare un’opera interattiva e le molteplici letture dell’universo di Fallout, nella nostra intervista abbiamo avuto la possibilità di toccare molteplici argomenti.
Basata su uno dei più grandi franchise di videogiochi di tutti i tempi, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione Fallout è la storia di chi ha e chi non ha in un mondo in cui non è rimasto quasi più nulla. 200 anni dopo l’apocalisse, i tranquilli abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici sono costretti a tornare nell’infernale paesaggio contaminato dalle radiazioni che i loro antenati si sono lasciati alle spalle e con stupore scoprono che ad attenderli c’è un universo incredibilmente complesso, allegramente bizzarro e estremamente violento.
Ella Purnell è Lucy, un’ottimista abitante del Vault con uno spirito tutto americano; tuttavia, la sua natura pacifica e idealista viene messa a dura prova quando è costretta a uscire in superficie per salvare suo padre. C’è poi Aaron Moten nel ruolo di Maximus, un giovane soldato che ottiene il grado di scudiero nel gruppo armato chiamato Confraternita d’Acciaio e che farà di tutto per portare avanti l’obiettivo della Confraternita di ripristinare legge e ordine nella terra desolata. Walton Goggins interpreta infine Ghoul, un cacciatore di taglie di dubbia moralità che custodisce dentro di sé 200 anni di storia del mondo post-nucleare.
Tutti gli 8 episodi di Fallout sono disponibile su Prime Video dal 10 aprile.
L’intervista integrale a Jonathan Nolan e Graham Wagner