Alex Schwazer e Sandro Donati, sono una di quelle coppie perfette per un film. Il mentore e l’allievo, il maestro Jedi e il Padawan. L’uomo che, con la sua onestà integerrima e i suoi metodi ha risollevato la vita di un atleta, e il ragazzo che si è affidato a lui non solo per i suoi metodi di allenamento, ma anche come simbolo della lotta al doping. Dopo aver sbagliato una prima volta, Schwazer è voluto tornare su suoi passi, dire basta al doping, e ricominciare. Ce l’avrebbe anche fatta, ma un intrigo internazionale, e una brutta storia, si sono messi di mezzo. Schwazer e Donati sono come Rocky e Mickey, due underdogs, due uomini soli fuori da tutto, che insieme hanno lottato per ricominciare. Se fosse un film di finzione ci sarebbe stato un lieto fine. Ma è un documentario, e racconta la vita reale. È Il caso Alex Schwazer (di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione!), la docuserie in 4 episodi prodotta da Indigo Stories, ideata e diretta da Massimo Cappello, disponibile in streaming dal 13 aprile su Netflix. Per raccontarla, allora, è stato bellissimo incontrare Schwazer e Donati insieme.
La videointervista a Alex Schwazer e Sandro Donati
Alex Schwazer: “Correre mi dava un senso di libertà”
A proposito di Rocky, la docuserie inizia con delle bellissime scene di allenamento in montagna che fanno venire in mente Rocky IV. E che raccontano il rapporto di Schwazer con la fatica. “Ho cominciato a fare atletica, principalmente corsa” ci racconta l’atleta. “Aveva un fascino particolare, significava andare da A a B, e il giorno dopo da A fino a C. Poi fino a D. E poi ripartire. Mi dava un senso di libertà”. “A tredici, quattordici anni ho fatto cose da pazzo, sono andato in bicicletta fino a Bolzano” continua. “Da casa mia sono 75 chilometri, e poi non riuscivo a tornare. Se fossi un genitore mi sarei preoccupato, i miei non lo sapevano”.
Sandro Donati: “Alex è ottimismo e intelligenza”
Sandro Donati non ha solo allenato Alex Schwazer. Gli ha creduto, e ha sposato in toto la sua causa. Abbiamo chiesto al grande allenatore che cos’ha di particolare, Alex come atleta. “Ha diversi fattori” risponde Donati. “Una efficienza cardiocircolatoria fuori dal comune, la sua frequenza cardiaca fuori dal comune. Sotto sforzo ha una capacità respiratoria fuori dal comune, ha dei valori che sono quelli dei grandi corridori, più che di un marciatore. Ha una struttura fisica superiore. E una grande capacità di recuperare lo sforzo: se oggi fa un allenamento duro, può essere che ti dica: oggi sto meglio di ieri. E poi l’ottimismo. E l’intelligenza”.
Alex Schwazer: “Ho la libertà di fare quello che mi piace fare”
Con l’ultima squalifica data a Schwazer, l’atleta probabilmente non riuscirà a rientrare per qualificarsi per le prossime Olimpiadi di Parigi. E allora con che stimoli vive oggi? “Ho una bellissima famiglia” è la sua risposta. “Sto nel mio habitat e lavoro con persone che posso scegliere, con le quali ho un rapporto d’amicizia. E poi ho un’età che fa sì che nel tempo libero che mi resta – detto che lo occupo per me e per la mia famiglia – ho la libertà mentale di fare quello che mi piace fare. Non mi metto dei limiti. Se ho voglia di fare una corsa la faccio, nel mio tempo libero, da amatore, che non chiede niente a nessuno. Sono molto tranquillo da quel punto di vista. Non ho più quegli schemi mentali di dieci anni fa”.
Netflix, un mondo di sport
Netflix si conferma come un punto di riferimento nel raccontare storie di sport. Ricordiamo Formula 1: Drive to Survive, Break Point, sul mondo del tennis, Full Swing: Una stagione di golf, The Redeem Team: le Olimpiadi della riscossa, Last Chance U, The Last Dance, Neymar: il caos perfetto, Untold e Cheerleader. Sono in arrivo anche la docuserie (al momento ancora senza titolo) sulla Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022, Six Nations, sul torneo internazionale di rugby, la docuserie sul Tour de France 2022 e Heart of Invictus, che seguirà i concorrenti negli Invictus Games. nel 2023 su Netflix uscirà anche il film Bill Russell: la leggenda dell’NBA; una serie (ancora senza titolo) su David Beckham; e la nuova stagione della docuserie Untold.