Come esseri umani, siamo sempre stati affascinati dal lato oscuro. Quello che talvolta si cela dietro una fragile facciata, quello che spunta e inquina a partire dalle sottili crepe che si aprono sul tessuto del vivere comune, dello stare insieme e che ci regolamenta come membri della società. Forse è per questo che siamo affascinati dai racconti che questo lato oscuro lo approcciano, lo investigano, lo mettono sotto indagine per circoscriverlo, rinchiuderlo e in qualche occasione provare anche a comprenderlo. Ci aiutano a farlo anche le migliori serie TV thriller, che in questo articolo vi proponiamo e invitiamo a recuperare per un’immersione nel profondo oceano dell’abisso umano, e non solo.
1. Mare of Easttown
Nel titolo Mare of Easttown ci sono già entrambi i protagonisti della miniserie: Mare (una Kate Winslet sensazionale), detective alle prese con un caso di cronaca nera che scuote la comunità locale, e proprio Easttown, cittadina della Pennsylvania che è un labirinto pulsante di vicende, di incroci, di sentimenti, di segreti. Una sottile e fragile rete di equilibri attraverso la quale Mare deve destreggiarsi nel tentativo di portare a termine un’indagine delicata, aiutata anche dal giovane ispettore Colin (Evan Peters) mentre, al contempo, tenta di non fare collassare su sé stessa la propria esistenza privata.
2. True Detective
Ha debuttato per la prima volta a inizio 2014 e in pochissimo tempo True Detective è diventata una vera e propria serie di culto. Creata e interamente scritta da Nic Pizzolatto, la prima stagione che vede protagonisti i due detective interpretati da Matthew McCounaghey e Woody Harrelson ha catturato interesse di pubblico e critica grazie al suo racconto tormentato, unitamente a una scrittura cinica, quasi nichilista e certamente oscura. Un successo solo in parte replicato dalle successive due stagioni, che cambiano storia e volti (nella seconda, tra gli altri, Colin Farrell, nella terza Mahershala Ali) come vuole l’impostazione antologica della serie, mantenendo tuttavia l’impronta tenebrosa per la quale True Detective è nota e acclamata.
3. X-Files
Andata in onda complessivamente per 11 stagioni – in un primo momento dal 1993 al 2002, poi dal 2016 al 2018 -, X-Files è una serie attestatasi con il tempo come un classico del thriller sci-fi televisivo. Al centro ci sono i due detective dell’FBI Fox Mulder (David Duchovny) e Dana Scully (Gillian Anderson) il cui compito è quello di indagare vari fenomeni legati alla sfera del paranormale, attraversando e spaziando da alieni a creature mitologiche, da tecnologie ribelli a teorie complottiste. Avvincente, bizzarra, talvolta spaventosa, X-Files ne ha per tutti i palati.
4. Jack Ryan
Creata da Carlton Cuse e Graham Roland a partire dall’omonimo personaggio pensato da Tom Clancy, Jack Ryan è una serie televisiva rilasciata su Prime Video. Segue le vicende dell’analista della CIA Jack Ryan (John Krasinski), che da agente da ufficio si ritrova catapultato sul campo costretto a destreggiarsi nel mezzo di complotti internazionali che rischiano di alterare in maniera fatale gli equilibri geopolitici. Spy story, azione e avventura si mescolano in questa adrenalinica serie che dal Medio Oriente arriva in Sud America, per lanciarsi poi fino nel mezzo dell’Europa.
5. Slow Horses
A seguito di un importante errore di valutazione, l’agente River Cartwright (Jack Lowden) viene spedito in un’unità degradata dell’MI5. Qui sono raccolti tutti gli Slow Horses, come da titolo della serie distribuita su AppleTV+ per due stagioni, ovvero gli agenti a cui vengono affidati compiti di basso valore e spesso umilianti. A capo del gruppo c’è Jackson Lamb (il premio Oscar Gary Oldman), un tempo agente operativo di altissimo valore adesso scorbutico e pronto a prendere di mira River. Ma con l’arrivo di un’operazione solo in apparenza di piccolo valore, l’unità si mette in moto e si ritrova nel groviglio in un intricato complotto dove un ruolo cruciale è giocato nientedimeno che proprio dalla direttrice dell’MI5.
6. The Wire
Considerata una delle serie più influenti di sempre, The Wire non è solo un racconto poliziesco. Va in onda per cinque stagioni tra il 2002 e il 2008 e prende il nome dalle cimici utilizzate dalla polizia durante le intercettazioni che ricoprono un ruolo chiave nell’economia di una serie che indaga a fondo i rapporti di potere tra società, crimine organizzato e consumo di droga. The Wire fa un ritratto crudo e realistico della realtà urbana di Baltimora, probabilmente la vera protagonista di un prodotto duro e di impatto calato a fondo in un contesto ostile che traccia una linea diretta dalla politica allo spacciatore di strada, passando per le contraddizioni della vita dei poliziotti al centro della narrazione.
7. The Handmaid’s Tale
The Handmaid’s Tale è un’apprezzata e prolifica serie televisiva distopica. Ideata da Bruce Miller e adattata a partire dal romanzo Il racconto dell’ancella scritto da Margaret Atwood nel 1985, la serie è ambientata in un futuro prossimo in cui il mondo ha conosciuto un drastico crollo della fertilità femminile. A seguito di guerre, negli Stati Uniti ha preso potere un ordine totalitario e teocratico che divide la popolazione in classi e sottomette le donne rimaste fertili a poche famiglie elitarie. June Osborne (Elisabeth Moss) ricorda il tempo prima delle guerre e lotta e indaga il mondo che la circonda cercando di venire a capo della propria situazione e di ritrovare, un giorno, sua figlia.
8. Ozark
Marty (Jason Bateman) è un consulente finanziario che vive e lavora a Chicago. Dietro la facciata, però, ricicla anche denaro per conto di uno spietato cartello della droga messicano. Quando le cose iniziano a mettersi male è costretto a trasferirsi con tutta la sua famiglia nella regione dei laghi di Ozark, nel Missouri. Marty convince il boss che qui si possano riciclare più soldi più in fretta, ma le cose prendono a ogni svolta una piega inaspettata e questo porta la famiglia a doversi adattare al nuovo contesto molto rapidamente. Distribuita su Netflix per quattro stagioni, Ozark si contraddistingue dagli altri show per il suo spiccato cinismo, l’inattesa brutalità che talvolta emerge e per le ottime performance di interpreti come Julia Garner, uno dei talenti su cui la serie si basa maggiormente.
9. Breaking Bad
Difficile trovare qualcuno che non abbia mai sentito parlare di Breaking Bad, vero e proprio oggetto di culto che ha solidificato la propria leggenda nel corso di 5 stagioni andate in onda tra il 2008 e il 2013. Creata da Vince Gilligan, le vicende dell’ex professore di chimica Walter White (un gigante Bryan Carston) prestatosi al mondo della produzione di droga e del suo ex studente ora assistente (Aaron Paul) hanno riscritto le traiettorie della discesa negli inferi attraverso uno stile di scrittura unico che mescola il thriller alla commedia nera, passando per momenti di dramma spietati e senza ritorno. Imperdibile.
10. Black Bird
Arrivata forse un po’ in sordina nella metà del 2022 su AppleTV+, Black Bird è una miniserie sviluppata a partire dal racconto autobiografico In with the Devil: a Fallen Hero, a Serial Killer, and a Dangerous Bargain for Redemption basato sull’esperienza di James Keene, un ex trafficante di droga e collaboratore di giustizia. Per ottenere uno sconto di pena dopo essere stato arrestato, a Keene (Taron Egerton) viene offerta l’opportunità di essere rinchiuso in un carcere di massima sicurezza dove è detenuto Larry Hall (Paul Walter Hauser, vincitore del Golden Globe per il ruolo), accusato dell’omicidio di diverse ragazzine che però rischia di essere rilasciato da lì a poco per insufficienza di prove. Black Bird è uno scontro psicologico sull’orlo del baratro più nero, una lotta di sopravvivenza fisica e metaforica nei meandri di un ignoto spesso inesprimibile, dove i due protagonisti offrono una performance memorabile (con anche l’ultima apparizione su schermo del compianto Ray Liotta).
11. The Sinner
Concepita originariamente come una miniserie da otto episodi, The Sinner si è ritrovata presto per essere una serie di carattere antologico suddivisa in quattro stagioni. A tornare come figura ricorrente è solo il personaggio del detective Harry Ambrose (Bill Pullman), che lungo ogni stagione si sposta in diversi luoghi per indagare su casi di omicidio che sembrano sotto la superficie più storia da raccontare di quella che mostrano in superficie. Da inspiegabili impeti di ferocia a misteri sepolti nell’omertà di una comunità, le vicende dell’ispettore Ambrose setacciano gli oscuri orizzonti che caratterizzano le storie di The Sinner.
12. I segreti di Twin Peaks
I segreti di Twin Peaks è un’altra serie che probabilmente non ha bisogno di presentazioni. Ideata da David Lynch e Mark Frost nei primi anni dei Novanta, cambia per sempre il modo di intendere la serialità e sarà un punto di demarcazione per tutto quello che veniva prima e per tutto quello che verrà dopo. Un oggetto di culto non facilmente collocabile all’interno di un campo di genere, un prodotto allucinogeno che fonde il thriller all’orrore, il grottesco al camp, tenendo nel mezzo come minimo comun denominatore l’emergere del sovrannaturale negli abitanti di un luogo carico di mistero. Dopo le due prime stagioni andate in onda su ABC tra 1990 e 1991, I segreti di Twin Peaks ha avuto un revival nel 2017 tornando a esplorare molti dei temi, dei luoghi e dei personaggi originali.
13. The Staircase
The Staircase è una miniserie televisiva creata e diretta da Antonio Campos, adattata a partire dall’omonima docuserie che a sua volta si rifà al processo intentato nei confronti di Michael Peterson. Quest’ultimo, uno scrittore di successo (interpretato da Colin Firth), viene accusato dell’omicidio di sua moglie Kathleen (Toni Collette), rinvenuta morta ai piedi delle scale della loro abitazione. Mentre il processo infuria e la battaglia legale si inasprisce nel tentativo di mostrare la colpevolezza dell’uomo, una troupe di documentaristi francesi si interessa al caso e si unisce alla vicenda cercando di ricostruire le fila di un caso dalla difficile risoluzione.
14. Servant
Creata da Tony Basgallop e con la regia di una firma prestigiosa come quella di M. Night Shyamalan, Servant è una serie stramba e misteriosa. La serie segue Dorothy (Lauren Ambrose) e Sean Turner (Toby Kebbel), che assumono la giovane tata Leanne (Nell Tiger Free) per accudire una bambola reborn (bambole altamente realistiche), unico strumento in grado di risvegliare Dorothy dallo stato catatonico in cui è caduta dopo la morte del figlio Jericho. Ben presto entra in scena anche Julian (Rupert Grint), Dorothy inizia a convincersi che la bambola sia il vero Jericho e Sean comincia a sospettare di Leanne, fin quando le cose non prenderanno una piega inquietante e fuori dal normale.
15. L’uomo delle castagne
L’uomo delle castagne si apre con il misterioso ritrovamento di una famiglia uccisa in una isolata fattoria sul finire degli anni Ottanta. Passano più di tre decenni e una donna viene rinvenuta morta in un parco giochi di Copenaghen mutilata di una delle sue mani. Al canto al corpo una piccola statuetta fatta con castagne; su di essa l’impronta di una bambina scomparsa più di trent’anni prima, figlia di un’importante politica. Pubblicata su Netflix e basata sull’omonimo romanzo di Søren Sveistrup, L’uomo delle castagne si immerge in maniera efficace nel torbido di verità celate tra politica, dolore e vissuto miserabile, rimanendo al fianco dei due detective (Danica Curcic e Mikkel Boe Følsgaard) che cercano di venire a capo dell’indagine.
16. Scissione
La Lumon Industries è un’azienda che utilizza una procedura medica di “scissione” per separare i ricordi della vita personale di alcuni dei suoi dipendenti dai loro ricordi lavorativi. Questa, in breve, è la linea narrativa che fa da fondo a Scissione, serie creata da Dan Erickson per AppleTV+ e divenuta in poco tempo un piccolo fenomeno televisivo. Scissione sviluppa una riflessione sullo stato d’alienazione lavorativo, mentre i suoi protagonisti (tra cui l’ottimo Adam Scott) portano avanti un’indagine volta a svelare i burattinai e lo scopo che si celano dietro la condizione in cui sono costretti.
17. Sherlock
Tra gli adattamenti televisivi recenti di Sherlock Holmes il più valido, azzeccato e apprezzato è sicuramente Sherlock, la serie ideata da Steven Moffat e Mark Gatiss con protagonisti Benedict Cumberbatch nei panni del celebre detective e Martin Freeman in quelli del fido aiutante John Watson. Quattro stagioni da tre episodi (più uno speciale) ambientati ai giorni nostri che rivisitano e attualizzano alcuni dei più noti casi dell’ispettore, che non può nel corso della serie esimersi, tra svolte e approfondimenti psicologici del duo protagonista, dal confronto con il fratello Mycroft (sempre Gatiss) e soprattutto dallo scontro con l’antagonista interpretato da un fenomenale Andrew Scott.
18. Lost
Lost è, senza ombra di dubbio, una delle serie TV più celebri della storia. La creano nei primi anni Duemila J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber e va in onda per sei stagioni con oltre cento episodi. Un aereo precipita su un’isoletta dell’Oceano Pacifico del Sud e i sopravvissuti intraprendono una lotta per la sopravvivenza che ben presto si mescola con i misteri che avvolgono questo luogo contaminato anche da elementi sovrannaturali e fantascientifici. Le ragioni pragmatiche del gruppo si intrecciano con le riflessioni personali, filosofiche e religiose, mentre il presente si confonde al passato e apre a piccoli scorci di un futuro sempre più incerto.
19. Mindhunter
Nel 1977 Holden Ford (Jonathan Groff), negoziatore frustrato dell’FBI, trova un’improbabile collaborazione nel navigato agente Bill Tench (Holt McCallany) del reparto scienze comportamentali e nella professoressa Wendy Carr (Anna Torv), con cui inizia a studiare una nuova tipologia di assassino, il cosiddetto “serial killer” e un nuovo metodo di indagine ed identificazione del colpevole chiamato “profilazione”. Mindhunter, serie ideata da Joe Penhall e che vede tra i suoi principali promotori come produttore David Fincher, ripercorre i primi anni di attività del trio e si inabissa nel confronto con le menti terribili di assassini seriali.
20. Dark
Quando si pensa alla figura di Hannibal Lecter, la mente corre subito al personaggio interpretato da Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti. C’è però anche una riuscita e torbida serie TV che mette al centro lo psichiatria e cannibale più noto all’immaginario comune. Hannibal, thriller psicologico in tre stagioni ideato da Bryan Fuller, parla del complesso rapporto tra Will Graham (Hugh Dancy), talentuoso profiler dell’FBI, e il dottor Lecter (Mads Mikkelsen). Una serie dai toni oscuri, in alcuni momenti quasi asfissianti, dove la grande capacità di Will di empatizzare con le menti degli assassini crea un solco sempre più profondo verso il baratro dove lo attendono le grinfie di Lecter.
21. Hannibal
Quando si pensa alla figura di Hannibal Lecter, la mente corre subito al personaggio interpretato da Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti. C’è però anche una riuscita e torbida serie TV che mette al centro lo psichiatria e cannibale più noto all’immaginario comune. Hannibal, thriller psicologico in tre stagioni ideato da Bryan Fuller, parla del complesso rapporto tra Will Graham (Hugh Dancy), talentuoso profiler dell’FBI, e il dottor Lecter (Mads Mikkelsen). Una serie dai toni oscuri, in alcuni momenti quasi asfissianti, dove la grande capacità di Will di empatizzare con le menti degli assassini crea un solco sempre più profondo verso il baratro dove lo attendono le grinfie di Lecter.
22. 22.11.63
A Jake Epping (James Franco) capita per le mani un’opportunità irripetibile: viaggiare indietro nel tempo. Ad una condizione però, impedire l’assassinio del presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy. Intorno a questo ruota 22.11.63, miniserie in otto episodi basata sull’omonimo romanzo di Stephen King, che esplora con grande ritmo la disperata missione di fronte alla quale è posto Epping.
23. Sharp Objects
Sharp Objects è una miniserie in otto episodi che prende alla gola. Camille Parker (Amy Adams) è una reporter di cronaca nera con un recente passato burrascoso e problematico. Torna nella sua cittadina di origine, in Missouri, per investigare sull’omicidio di due giovani ragazze. Qui la serie creata da Marti Noxon a partire dall’omonimo romanzo si districa tra il thriller e lo psicologico, facendo dell’indagine di Camille il contraltare del suo fragile stato mentale.
24. Fargo
Fargo prende ispirazione dal celebre film dei fratelli Coen, ma la serie TV imbocca una storia tutta sua. Inganni, depistaggi, omicidi si mescolano a creare una rete di malefatte lungo tutto il Minnesota, prima che si finisca per tornare sempre lì, a Fargo, nel North Dakota. La crea Noah Hawley e tratteggia con arguzia e grande varietà di toni per ben cinque stagioni.
25. Criminal Minds
Criminal Minds è un classico delle serie TV. Andata in onda per oltre trecento episodi, l’ha creata Jeff David per CBS. Al centro c’è l’Unità d’Analisi Comportamentale, una branca speciale dell’FBI che ha il compito di risolvere crimini legati agli assassini seriali. Una serie procedurale densa di personaggi e situazioni, che porta avanti racconti spesso autoconclusivi mentre sviluppa le complesse dinamiche interne al gruppo di investigatori.
26. The Fall
Irlanda del Nord. Quello che si scoprirà presto essere un serial killer, assale le sue vittime a Belfast e dintorni. Questa la premessa di The Fall, serie TV creata da Allan Cubitt per tre stagioni e con protagonista Gillian Anderson nei panni dell’ispettrice assegnata al caso. Una caccia all’uomo tesa e a tratti disperata, nella quale compare anche Jamie Dornan.
27. 24
A cavallo tra action e crime thriller, 24 è una pietra miliare della serialità statunitense. Creata da Joel Surnow e Robert Cochran, la serie segue le gesta dell’agente federale antiterrorismo Jack Bauer (Kiefer Sutherland). La peculiarità sta nel fatto che ogni stagione copre l’arco di 24 ore, nel corso delle quali si intersecano in maniera adrenalinica più storie nel mezzo delle quali Bauer deve riuscire a districarsi e salvare la situazione.
28. Mr. Robot
Elliott è un formidabile informatico, ma è anche evidentemente instabile. Quando di notte veste i panni di un hacker-vigilante, si ritrova invischiato in un profondo e complesso gioco di potere su scala mondiale. La serie TV che ha fatto conoscere al mondo Rami Malek, creata da Sam Esmail, è un’affannosa corsa in tunnel fatti di specchi e dove la verità si mescola tra depistaggi e la crescente paranoia del suo protagonista.
29. You
Joe Goldberg (Penn Badgley) è il responsabile di una libreria a New York. Un giorno incontra Guinevere Beck (Elizabeth Lail), aspirante scrittrice, e ne rimane ossessionato. Da qui inizia a braccarla sui social media, entrando di forza nella vita della ragazza e condizionandola. Questa la premessa di You, serie creata da Caroline Kepnes che esplora gli aspetti più spaventosi di una natura umana deviata e alle prese con il distorto utilizzo che si può fare dei mezzi d’informazione.
30. Frammenti di lei
Frammenti di lei, creata da Charlotte Stoudt e in streaming su Netflix, spinge lo spettatore a scandagliare momento dopo momento quello che si trova davanti. La serie racconta di Andy (Bella Heathcote), ragazza che viene improvvisamente a contatto con il passato indecifrabile e misterioso della madre (Toni Collette). Dove si annida la verità? Una stagione da otto episodi che compone un avvincente dedalo di domande al quale le risposte non sono sempre quelle che ci si può aspettare.