Better Call Saul, dopo aver terminato le sue trasmissioni nell’estate 2022, dopo 6 stagioni e 63 episodi, nella serata del 15 gennaio 2024, ha concluso anche la sua corsa agli Emmy, restando ancora una volta a mani vuote, con 0 vittorie ottenute su un totale di 53 nomination. A privare la serie spinoff di Breaking Bad di un riconoscimento ufficiale tra i più importanti, è stata questa volta Succession, capace di fare piazza pulita dei premi ai quali era candidata. Nessuna chance, dunque, né per la serie in sé, né tantomeno per Bob Odenkirk (sconfitto da Kieran Culkin) e Rhea Seehorn (il premio come Miglior attrice è andato a Sarah Snook).
Una “maledizione”, quella di Better Call Saul, che parte dal lontano 2015, quando la serie creata da Vince Gilligan fu sconfitta da Game Of Thrones, e Odenkirk dovette arrendersi allo strapotere di Jon Hamm per Mad Men; nulla da fare anche per Jonathan Banks, sconfitto da Peter Dinklage nella categoria di Miglior attore non protagonista: la storia si ripete identica l’anno successivo; a trionfare è di nuovo il dark fantasy targato HBO, mentre Odenkirk è beffato dalla performance di un talento in erba come Rami Malek (Mr. Robot); è invece Ben Mendelsonh a strappare a Banks la statuetta.
Nel 2019, quando la serie torna candidabile, abbiamo altre 5 nomination, con nessun vittoria; la serie perde, ancora una volta, a causa di Game Of Thrones, e Odenkirk è sfortunato nell’anno di grazia di Billy Porter (Pose); allo stesso modo, nulla possono Jonathan Banks e Giancarlo Esposito contro il Tyrion Lannister di Peter Dinklage.
Nel 2020, inizia invece il regno di Succession, e la serie paga pegno, mentre Odenkirk non viene nemmeno candidato; Esposito perde il premio di Miglior attore non protagonista a favore di Billy Crudup per The Morning Show; la serie figura in lizza per il premio di Miglior sceneggiatura con ben due episodi, ma si deve inchinare ancora a Succession.
Dopo un ulteriore anno di pausa, nel 2022 la serie torna candidabile, con la prima tranche di episodi della sua ultima stagione, ma perde, di nuovo, su tutta la linea. Odenkirk è sconfitto dal fenomeno Lee Jung-jae. protagonista di Squid Game, mentre Rhea Seehorn viene battuta da Julia Garner (Ozark) per il premio di Miglior attrice non protagonista.
Dal veloce elenco sono state escluse tutte le nomination a premi tecnici e/o minori, che portano il computo totale a 53.