All’interno della serie The Watcher c’è un personaggio, John Graff, ispirato ad una persona realmente esistita, ovvero John List. Si tratta di una storia vera che nella serie è stata inserita all’interno di un’altra storia vera (quella della casa), che è accaduta a Westfield, ma non è collegata allo stalker della Boulevard 657. John List uccise i suoi familiari, compresi i figli, nella loro casa a Westfield, dove è ambientata la miniserie di Ryan Murphy, e per molti anni riuscì a sfuggire alla polizia.
In The Watcher, Nora e Dean Brannock acquistano la loro casa dei sogni, senza sapere che quello è l’inizio di un incubo. Nel terzo episodio della serie, Dean conosce un uomo di nome John che si presenta come un ispettore edile. A parlare di John Graff, è l’investigatrice privata assunta da Dean per scoprire l’identità di The Watcher, l’uomo ha sterminato la sua famiglia e poi è fuggito, nessuno ha mai saputo dove sia andato, racconta la donna. Grazie ad un flashbak, Ryan Murphy ci informa che l’ispettore edile e l’assassino sono la stessa persona.
Come abbiamo detti anche nella nostra spiegazione del finale di The Watcher, sebbene John Graff sia un personaggio di fantasia, i creatori dello show, nel raccontare la scia di omicidi che si è lasciato alle spalle, si sono ispirati a John List, l’uomo che il 9 novembre 1971 uccise sua moglie, sua madre e tre figli nella loro casa di Westfield, nel New Jersey, e poi scomparve. List aveva pianificato gli omicidi così meticolosamente che passò quasi un mese prima che qualcuno decidesse di fare irruzione in casa sua. La sua identificazione risultò particolarmente difficile, l’assassino aveva ritagliato il suo volto da tutte le fotografie di famiglia.
List è riuscito a tenersi lontano dalla prigione per ben 18 anni, nel frattempo aveva assunto una nuova identità e si era risposato. Fu arrestato solo quando la storia dei suoi omicidi fu trasmessa nel programma televisivo America’s Most Wanted. Dopo l’estradizione nel New Jersey, è stato condannato per cinque capi di imputazione per omicidio di primo grado e condannato a cinque ergastoli consecutivi, rendendolo non idoneo alla libertà condizionale per quasi 75 anni.
John List spiegò in una lettera lasciata nella casa, e destinata al suo pastore luterano, i motivi del suo gesto. L’uomo scrisse che alla base degli omicidi c’erano preoccupazioni finanziarie, non guadagnava più abbastanza per mantenere la famiglia. Ma il problema non era solo economico: sua figlia Patricia voleva diventare un’attrice, e questo, per John, avrebbe compromesso la sua cristianità. L’omicida, inoltre, si lamentava perché la moglie non frequentava più la Chiesa, ed era sicuro che questo, alla fine, avrebbe danneggiata i figli. “Se ci fossimo trovati in uno solo di questi guai, forse ce la saremmo potuta cavare. Ma tutto insieme sarebbero stati troppo. Almeno, ora sono certo che tutti quanti sono andati in paradiso“, era scritto nella missiva.
John List aveva assunto il nome di Robert Peter “Bob” Clark, prendendolo in prestito da uno dei suoi compagni di classe del college. Sotto questo nome, a Denver, inizio a lavorare come contabile. Durante un incontro religioso conobbe un’impiegata dell’esercito di nome Delores Miller e la sposò nel 1985. Nel febbraio 1988, la coppia si trasferì in una casa nel quartiere Brandermill di Midlothian, in Virginia, dove List, iniziò a lavorare come contabile in una piccola società di contabilità.
Nel maggio 1989, il suo crimine venne raccontato nella prima stagione del programma televisivo America’s Most Wanted della Fox. Al centralino della trasmissione arrivarono centinaia di segnalazione, una di queste apparteneva a Wanda Flanery, grande amica di Delores. Dopo il breve interrogatorio in ufficio, Robert Clark fu trasferito alla stazione di polizia dove gli furono prese le impronte digitali che coincidevano con quelle che John List aveva lasciato durante il servizio di leva. L’uomo, condannato a 5 ergastoli, è morto in carcere, il 21 marzo 2008, per le complicazioni di una polmonite, aveva 82 anni. La villa di Westfield andò a fuoco nel 1972 per un incendio doloso rimasto irrisolto. Secondo le cronache, la famiglia List nel salone aveva un lampadario Tiffany originale, valutato ai tempi 100.000 dollari, ma nessuno di loro lo sapeva. La cifra avrebbe risolto tutti i problemi economici che affliggevano John List.