La serie Gangs of Galicia, come specifica una scritta che apre il primo episodio, è liberamente ispirata alla storia vera di alcuni personaggi della mafia galiziana, tra cui il narcotrafficante Manuel Charlin Gama, a capo della famiglia di los Charlines, che nel 2018 fu arrestato insieme ad uno dei suoi sei figli, Melchor, per aver importato in Galizia più di due tonnellate di cocaina dal Portogallo. Nella serie Netflix, che ha romanzato molti aspetti della vicenda, questi due personaggi hanno ispirato Jose Padin e suo figlio Daniel.
Come spiega il magazine DMT, il personaggio del padre di Ana, che nella serie si chiama Jose Silva, invece si ispira a Manuel Baulo, boss della famiglia dei Los Caneos, che spesso aveva lavorato con Charlin. Quando Baulo decise di diventare collaboratore di giustizia, denunciò le attività di Charlin e quest’ultimo lo fece uccidere da quattro sicari, nel 1994. Sebbene la polizia non avesse prove dirette nei confronti di Charlin e di sua figlia Josefa, li arrestò entrambi sulle basi di quello che Baulo aveva rivelato su di loro. Charlin fu condannato a 20 anni, ma ne scontò solo 15 e fu rilasciato nel 2010. Apparentemente, l’uomo condusse una vita di basso profilo fino a quando non fu arrestato nuovamente nel 2018, alla veneranda età di 85 anni. Suo figlio Melchor ne aveva 57, molti di più del suo corrispettivo nella serie, l’affascinante Daniel, che non arriva ai 40.
Da questi dettagli e dal modo in cui la serie Netflix ha riarrangiato l’ordine cronologico dei fatti, si suppone che le figure si Ana e sua madre non siano esistite, nella realtà, così come l’altra famiglia di Silva, che nella serie gestisce un bar in Galizia, non è esistita. Baulo ebbe nove figli e fu ucciso mentre era con sua moglie Carmen, con la quale viveva. Gli aspetti romanzati di Gangs of Galicia riguardano proprio questi intrecci familiari, che sono un pretesto per far arrivare Ana in Galicia, in modo da iniziare la sua indagine sugli assassini del padre. Intrecci così fitti, che potrebbero essere sviluppati in una seconda stagione, sempre se Netflix confermerà.
La Galizia fa da scenario alla storia perché negli anni ’80 e ’90 è stata uno dei luoghi chiave per il passaggio del traffico di cocaina dalla Colombia alla Spagna e negli altri paesi europei. Come spiega El Pais, ancora oggi è uno dei punti nevralgici del narcotraffico, sebbene adesso i narcos siano più attenti a non farsi scoprire, e gestiscano traffico e affari in maniera più discreta, rispetto ai boss di trent’anni fa, che andavano in giro in Ferrari e sfoggiavano ville opulente.