L’episodio 2×02 di House Of The Dragon, serie prequel di Game Of Thrones trasmessa, come la capostipite da HBO, ha riservato a fan ed appassionati l’ennesimo finale memorabile, in ossequio al tema portante dell’intera serie, ovvero le lotte fratricide. Se infatti House Of The Dragon dipinge, su larga scala, un conflitto intestino tra due membri della stessa famiglia allargata, Rhaenyra e il fratellastro Aegon, questo leitmotiv si riverbera anche in piccolo, laddove a fare le spese dell’odio dei due presunti regnanti sono persone che, per aver scelto di difendere una causa a discapito di un’altra, seppur uniti da indissolubili legami di sangue, si trovano a combattere su fronti opposti.
Avvertenza ai lettori: nei paragrafi successivi sono presenti spoiler, anche video, dell’episodio 2×02 di House Of The Dragon
Esemplificazione massima di questo topos narrativo è nel caso specifico la vicenda dei gemelli Erryk e Arryk Cargylle, entrambi guardie reali durante il regno di Viserys. Alla morte di quest’ultimo, e in seguito allo scisma di potere che darà il là alla cosiddetta Danza dei Draghi, i fratelli, pur a malincuore, decidono di prendere strade diverse; Arryk, infatti, giurerà fedeltà a Aegon II, figlio di Viserys in seconde nozze, mentre Erryk sceglie di offrire i suoi servizi a Rhaenyra e alla fazione dei Neri.
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Una separazione dolorosa, che porterà ben presto a un dramma; in seguito all’uccisione del figlio infante di Aegon (qui abbiamo analizzato la scena in tutti i suoi aspetti) su ordine di Daemon, braccio destro di Rhaenyra, il giovane pretendente al trono decide di tentare a sua volta una rappresaglia, inviando Arryk a Roccia del Drago, dove risiede la sorellastra, per ucciderla. Come? Fingendosi il fratello gemello. Il piano sembra perfetto, ma naturalmente, qualcosa va storto, e entrambi i cavalieri cadono uccisi.
Come spesso abbiamo visto accadere nel caso di questa serie, tratta da un saggio di fantastoria scritto da George R.R. Martin sotto forma di fittizio resoconto storico, l’adattamento audiovisivo del materiale di partenza espande molto il racconto originale, aggiungendo dettagli o modificandone lo schema di svolgimento.
Il finale di questo secondo episodio non fa eccezione, fornendoci una versione abbastanza diversa dei fatti narrati. In ossequio alla sua natura di saggio, infatti, Fuoco e Sangue testimonia lo scontro tra i due fratelli in maniera asettica, riportando l’accaduto per come è stato tramandato da tre fonti diverse, ciascuna con la propria ricostruzione. Ad ogni modo, tutti sembrano concordare su due punti: al termine dello scontro, entrambi i fratelli perirono, dopo essersi scontrati nei corridoi di Roccia del Drago.
Per completezza, ecco il brano corrispondente di Fuoco e Sangue, tradotto da Edoardo Rialti
Ser Arryk non ebbe difficoltà a farsi ammettere nel castello camuffato da suo gemello, proprio come Criston Cole aveva pianificato. Tuttavia, nei profondi recessi della Roccia del Drago, mentre si avvicinava agli appartamenti reali, gli dei lo condussero a ritrovarsi faccia a faccia con ser Erryk stesso. Questi comprese subito il significato della presenza del fratello. I menestrelli cantano che ser Erryk disse: «Ti voglio bene, fratello» mentre sguainava la spada, e che ser Arryk replicò: «Anche io, fratello», mentre sfoderava la sua.
I gemelli duellarono per quasi un’intera ora, riporta gran maestro Munkun; il clangore dell’acciaio sull’acciaio ridestò mezza corte della regina, ma gli astanti accorsi sul posto poterono solo rimanere lì impotenti a guardare, perché nessuno era in grado di distinguere i fratelli l’uno dall’altro. Alla fine ser Arryk e ser Erryk si inflissero reciprocamente ferite mortali, e morirono l’uno nelle braccia dell’altro, i volti rigati di lacrime.
La versione di Fungo è più breve, pepata e altrettanto malevola. Il duello durò solo pochi istanti. Non ci fu alcuna dichiarazione d’amore fraterno; ciascun Cargyll accusò l’altro di tradimento e incrociarono le spade. Ser Erryk, che si trovava sulle scale a chiocciola, quindi più in alto rispetto al fratello, inflisse il primo fendente mortale, un brutale colpo discendente che mozzò quasi il braccio del gemello all’altezza della spalla; tuttavia, mentre stramazzava a terra, ser Arryk agguantò il mantello bianco del fratello e lo attirò a sé abbastanza da conficcargli un pugnale nel ventre. Ser Arryk era già morto prima che accorressero le guardie, invece ser Erryk impiegò quattro giorni prima di morire per una ferita alle viscere, urlando in preda a una terribile sofferenza e maledicendo il fratello traditore per tutto il tempo.
Septon Eustace, dal canto suo, si limita ad affermare che i gemelli Cargyll si siano uccisi a vicenda
Dal canto suo, l’episodio mette in scena lo scontro tra gemelli accentuando ancora di più la componente emotiva del tutto. Nella serie, infatti, Arryk, dopo essersi introdotto nel palazzo, riesce a non farsi scoprire dal fratello e a introdursi negli appartamenti reali, dove Rhaenyra sta faticosamente tentando di prendere sonno; solo a quel punto, mentre il cavaliere, a spada già sguainata, sta per colpire a morte la donna, giunge Erryk, allertato all’ultimo minuto da Mysaria, che aveva scorto Arryk mentre era in procinto di imbarcarsi per le Terre dell’Est.
A quel punto, inizia lo scontro vero e proprio tra i due fratelli. Dopo qualche istante, Arryk ha la peggio, colpito da un fendente mortale all’addome. Errik, barcollante e malmesso, si volta verso Rhaenyra, e dopo averle chiesto perdono, si uccide commettendo una sorta di harakiri.
Una scelta drammaturgica decisamente impattante, che lo showrunner Ryan Condal, in due interviste, a The Hollywood Reporter, e Variety, descrive come culmine della traiettoria emotiva dei due personaggi; Condal, in particolare, fa riferimento a un brano de Lo scontro dei re, secondo volume della saga delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, in cui Sansa Stark cita il fratricidio Cargyll come un atto eroico e valoroso (“Miagoli come un poppante» sibilò Joffrey. «I principi non piangono.» «Il principe Aemon, Cavaliere del drago, pianse il giorno in cui la principessa Naerys andò sposa a suo fratello Aegon» disse Sansa Stark. “E i gemelli ser Arryk e ser Erryk morirono con gli occhi pieni di lacrime dopo essersi vicendevolmente inflitti le ferite mortali“, trad. di Alan Altieri)
Sono sempre stato affascinato dalla storia dei gemelli Cargyll perché è una storia che Sansa Stark ha romanticizzato, alla Sansa, pensando avessero duellato per ore, un po’ come ne La storia fantastica. Ma la ‘realtà’ sarebbe stata molto più brutale e cruda, e noi volevamo cercare di trovare il bandolo della matassa.
In una versione del racconto, i due si insultano a vicenda e si chiamano l’un l’altro ‘traditore’; semplicemente non mi sembrava fosse adatto ai personaggi che avevamo creato, ovvero due persone che si trovano su lati opposti del conflitto e non sanno cosa fare del loro giuramento. Penso che questo renda la situazione ancora più tragica, specie quando vedi questi due fratelli che cercano di tenere fede al loro giuramento ma per raggiungere lo scopo devono battersi l’uno contro l’altro”.
Ovviamente abbiamo passato molto tempo a discutere su come si sarebbe dovuto svolgere quel combattimento. È molto diverso il modo in cui tutti i narratori nel libro descrivono quell’evento storico particolare.
Quindi abbiamo cercato di trovare una versione che sembrasse vera per i due personaggi, due uomini che hanno giurato fedeltà e dedicato la loro vita a proteggere la famiglia reale.
Siamo di fronte alla storia tragica di due fratelli che si trovano su lati opposti di un conflitto, in un certo senso; un grande archetipo che risale alla Guerra Civile Americana, ai western e alle storie arturiane.
Per cercare di rispettare il suo giuramento, Arryk naviga verso Dragonstone cercando di mascherarsi da suo fratello, infiltrandosi nel castello e avvicinandosi molto alla regina, ma per fortuna, all’ultimo Erryk interviene. Volevamo mettere in scena questo emozionante conflitto tra questi due fratelli che si amano profondamente ma che si sono trovati come nemici mortali a causa della natura del sistema politico a cui si sono impegnati
Dal canto loro, gli interpreti dei due personaggi, i gemelli inglesi Luke (Arryk) e Elliott (Erryk) Tittensor hanno giustificato così, in un’intervista doppia a USA Today, lo svolgersi della scena
Elliott: Si tratta di una battaglia rimasta negli annali di Westeros, doveva essere assolutamente epica
Luke: Arryk sa che non tornerà vivo dalla missione, ma decide di proseguire comunque per senso del dovere e dell’onore. Oltre all’amore per il fratello, è tutto quello che ha
Nel corso della battaglia (“Estenuante – afferma Luke – dentro le armature fa caldo già normalmente, figuriamoci se devi anche brandire una spada”) il confine tra finzione e realtà è stato lambito più volte
Elliott: Quando Erryk colpisce a morte il fratello, viene fuori tutto il lato umano del personaggio; è stato bello per noi poter mostrare a tutto il mondo il legame che ci unisce in quanto gemelli. Erryk uccidendo il fratello prova un dolore fortissimo e quel ‘Vi chiedo perdono’ finale non è solo rivolto a Rhaenyra, ma anche al fratello