Un’intelligenza artificiale ha ricreato i Griffin in live action come se si trattasse di una sit-com ambientata negli anni Ottanta. Il risultato finale del video è davvero inquietante. I recenti progressi nel campo delle reti neurali hanno dato luogo a esperimenti interessanti da parte di varie persone su Internet, anche se la maggior parte di questi esperimenti produce ancora risultati strani, fuori luogo o palesemente errati. Una direzione comune di tali esperimenti è il tentativo di reimmaginare spettacoli, film e giochi popolari in uno stile diverso rispetto a quello nativo. Alcuni di questi tentativi, in particolare quelli che mirano a creare qualcosa di fortemente stilizzato, piuttosto che ultra-realistico, producono risultati interessanti, come Star Wars immaginato come fosse un anime vecchio stile. Questa volta, l’AI ha lavorato su I Griffin!
In caso di dubbio, le immagini sono state generate dalla rete neurale Midjourney e l’autore del clip le ha presumibilmente musicate lui stesso. A parte gli errori tecnici, ancora comuni per le AI, come l’aver sbagliato il numero di dita delle mani di Peter in un’immagine, le sequenze sono comunque di ottimo livello.
Come riportato da Start e Facts, i personaggi sembrano uscire direttamente dalla Uncanny Valley. Se non vi ricordate a cosa alluda questa espressione, si tratta di un fenomeno per cui quanto più una somiglianza artificiale di un essere umano, sia essa una bambola o un’immagine generata al computer, sfiora la realtà, tanto più è facile per l’osservatore individuarne i difetti, e tanto più questi difetti diventano inquietanti.
Inoltre, la clip conferma un’altra verità ben nota, recentemente illustrata dai remake live-action della Disney dei suoi vecchi film d’animazione: ciò che funziona bene nell’animazione non si traduce necessariamente bene nel live action. In particolare nell’animazione che utilizza uno stile con molte esagerazioni per ottenere l’effetto comico.
Finora, l’arte creata dalle AI non è ancora in grado di eguagliare lontanamente il lavoro umano. Nemmeno quando si utilizzano esempi esistenti come immagini di base e si scimmiottano gli stili esistenti. Al massimo un’AI è stata in grado di produrre curiosità, come quella qui sopra.
E anche i migliori esempi (appunto, Star Wars come fosse un manga) sono ancora molto inferiori al lavoro umano, come il manga ufficiale dell’universo di George Lucas. Ma questa tecnologia è ancora agli esordi. Come minimo, promette di automatizzare pesantemente la creazione di opere d’arte di basso livello: molte persone che guadagnano disegnando fan-art relativamente economiche, avatar di personaggi o materiale porno sul web temono già che questa soluzione li lascerebbe senza lavoro.