La miniserie Netflix L’infermiera è ispirata ad una storia vera, nello specifico, un caso di cronaca nera del 2015 che ha sconvolto la Danimarca, quello di Christina Aistrup Hansen, incriminata per il tentato omicidio di diversi pazienti. La vicenda è stata anche al centro di un’opera di inchiesta scritta da Kristian Corfixen, che è stata la principale fonte per la realizzazione della serie.
La vera Christina Aistrup Hansen, fu accusata di omicidio dalla sua collega Pernille Kurzmann Larsen, un’esperta infermiera del Nykøbing Falster Hospital. La donna spinse la polizia ad indagare sulle numerose morti sospette che avvenivano all’interno dell’ospedale. Grazie all’indagine si scoprì che l’infermiera somministrava ai suoi pazienti dosi letali di morfina e diazepam, e fu ritenuta colpevole della morte di tre persone e di un tentato omicidio.
Il successivo processo, che durò per 27 giorni e a cui parteciparono 70 testimoni, portò Christina ad una condanna per 12 anni per quattro tentati omicidi, non si riuscirono a trovare prove sufficienti per confermare la colpevolezza di omicidio. La donna fu anche accusata di aver somministrato dei pericolosi medicinali a sua figlia di sette anni, causandole così diversi problemi di salute.
Durante il processo, Pernille si ritrovò ad affrontare la mancanza di sostegno da parte di alcuni colleghi di reparto: “Ad alcuni dei miei colleghi piaceva molto Christina” – ha spiegato “E quindi si sono allontanati da me. Dal momento che non ho avuto l’opportunità di spiegare la storia, doveva andare così”.
Il caso di Christina Aistrup Hansen non è l’unico, che riguarda infermieri assassini. Negli ultimi anni si è parlato delle storie di Elizabeth Wettlaufer, canadese, che è stata condannata all’ergastolo per omicidio e 14 tentati omicidi; Niels Högel, infermiere tedesco condannato al carcere a vita per aver ucciso ben 85 pazienti; Colin Norris, che in Scozia è stato condannato a trent’anni per reati simili. Una psicologa forense americana, Katherine Ramsland, ha studiato questo fenomeno e ha spiegato che alcune caratteristiche in comune agli infermieri killer sono quelle di preferire sempre i turni di notte, la tendenza a drammatizzare ogni evento, a voler attirare l’attenzione e a sapere quando un paziente morirà.
La serie Netflix racconta il caso dalla prospettiva di Pernille, la collega che denunciò Christina. Pernille, all’inizio della serie, è la nuova arrivata di Nykøbing Falster Hospital, e viene affiancata a Christina al Pronto Soccorso. Le due vanno subito molto d’accordo, ma con il tempo Pernille si rende conto che la collega nasconde un lato estremamente sinistro.