Suburra si appresta a tornare su Netflix con Suburræterna, nuova serie le cui riprese iniziano oggi a Roma. Il colosso del video on demand ha annunciato la lavorazione di questo nuovo show ambientato nel medesimo franchise di Suburra. Il titolo riprenderà la storia da dove l’avevamo lasciata nell’ultima stagione della serie originale ispirata all’omonimo film del 2015. La serie è scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, mentre l’uscita in catalogo è prevista per il 2023.
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Suburræterna riunirà sullo schermo Giacomo Ferrara nel ruolo di Spadino e Filippo Nigro in quello di Amedeo Cinaglia. Il pubblico ritroverà anche Carlotta Antonelli e Federica Sabatini, che tornano a vestire rispettivamente i panni di Angelica e Nadia. Ciro D’Emilio è alla regia dei primi quattro episodi della serie, mentre Alessandro Tonda degli ultimi quattro. Lo show è tratta dal romanzo Suburra, scritto da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.
Netflix ha anche ufficializzato la sinossi di Suburræterna, che potete leggere di seguito: “Roma, 2011. Il governo rischia di cadere, il Vaticano è in crisi e le piazze della città sono letteralmente date alle fiamme. Nel mondo di mezzo Cinaglia (Filippo Nigro) ha provato a raccogliere l’eredità di Samurai e, insieme a Badali (Emmanuele Aita), continua a gestire gli affari criminali della città, con l’aiuto di Adelaide (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rimaste a capo degli Anacleti, e di Nadia (Federica Sabatini), che le aiuta a gestire le piazze di Ostia. Ma c’è chi questo sistema non lo accetta più. Nuovi protagonisti scenderanno in campo, stravolgendo gli equilibri di Roma: inizia così una rivoluzione che, dalla Chiesa al Campidoglio e fino alle spiagge di Ostia, si espande velocemente per cancellare tutto ciò che rappresenta il passato. Spadino (Giacomo Ferrara) sarà dunque costretto a tornare a casa, per evitare che la sua famiglia venga messa in pericolo insieme a tutto il resto, e a cercare nuovi alleati, anche laddove non avrebbe mai pensato di trovarli… Ma la guerra è guerra e in palio c’è il controllo di Roma“.