The Good Doctor, la serie della ABC, è arrivata alla sua settima e ultima stagione come dichiarato dalla produttrice esecutiva Liz Friedman. La rete, infatti, ha deciso di concludere questo lungo viaggio dando, però, un buon preavviso alla squadra creativa in modo tale da completare l’arco narrativo e dare a tutti i personaggi un gran finale.
“The Good Doctor è stata un’opportunità unica, ma è ora di salutarci. Siamo incredibilmente orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto e del messaggio che abbiamo trasmesso. Non vediamo l’ora di dare ai nostri fantastici fan, allo straordinario Freddie Highmore, al resto dei nostri talentuosi attori e alla migliore troupe del settore il finale della serie che meritano.
Anche Freddie Highmore, protagonista della serie nei panni del dottor Murphy, ha lasciato delle brevi dichiarazioni in cui si considera un privilegiato ad aver fatto parte di una tale esperienza che può capitare solo una volt anella vita. Oltre a questo, poi, ha rivolto parole di stima per tutti colleghi con cui ha condiviso per tanto tempo il set.
“Interpretare il Dr. Shaun Murphy è stato un immenso privilegio e una delle esperienze più straordinarie e gratificanti della mia vita. Sarò sempre grato a David, Liz ed Erin, nonché al cast, agli autori e alla troupe di grande talento che hanno reso possibile questa serie. Prenderci cura profondamente gli uni degli altri è ciò che ci ha portato qui. Grazie a Sony e ABC e a tutti coloro che hanno guardato da casa la serie.”
Secondo la showrunner Liz Friedman, l’epilogo è un’occasione per rispettare i modi in cui il protagonista è evoluto, rendendo omaggio anche alle persone che sono state importanti nella sua vita. Secondo Highmore, invece, uno degli aspetti più interessanti di quest’ultima stagione sarà vedere come Shaun cresce e progredisce il suo matrimonio con Lea ora che hanno un bambino. Oltre a questo, però, il settimo e conclusivo capitolo di The Good Doctor ha il proposito di portare a termine un compito sostenuto fin dalla prima stagione: trasmettere speranza agli spettatori e a far ricordare che nel mondo c’è più bene che male, considerato che le persone sono più simili di quanto ci si possa aspettare