Issa Lopez, showrunner di True Detective 4, ha spiegato le ragioni per cui, a differenza delle stagioni precedenti, questo quarto ciclo di episodi non presenta un uso eccessivo dei flashback o, più in generale, non prevede salti temporali in sceneggiatura.
Come molti sapranno, True Detective: Night Country narra le indagini di una coppia di poliziotte (Jodie Foster e Kali Reis) su un omicidio plurimo avvenuto all’interno di una riserva indiana in Alaska; presto, le due capiranno che il delitto è in qualche modo collegato a un altro assassinio, risalente a molti anni prima, e rimasto irrisolto; l’omicidio della giovane Annie K, una donna nativa; solo all’inizio del terzo episodio, gli spettatori assistono a un flashback che mostra tra Evangeline (Reis) e Annie..
Nell’intervista a The Hollywood Reporter, Lopez svela di aver inizialmente considerato la possibilità di raccontare la storia della serie giostrandola su più timeline diverse, ma di aver alla fine privilegiato un approccio più lineare, anche per questioni di praticità: “Avevo pensato di far vedere subito il vecchio delitto, quello di sei anni prima, ma poi ho capito che farlo non avrebbe aggiunto niente alla storia, anzi, mi avrebbe dato dei bei grattacapi dal punto di vista del trucco. Credo sia molto gustoso non sapere nulla del passato e scoprirlo piano piano. Avevo scritto sei versioni diverse delle storyline, ma alla fine concentrarsi sul presente era la cosa più giusta da fare, altrimenti sarebbe diventato troppo complesso“.
![Frame che ritrae Jodie Foster in True Detective - Night Country](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/12/True-Detective-1024x623.jpg)
True Detective è una serie crime antologica di HBO, ideata e sviluppata (per le prime tre stagioni) da Nic Pizzolatto; in particolare il primo ciclo di episodi ha raggiunto lo status di cult, grazie soprattutto ai personaggi di Rust e Cohle, interpretati rispettivamente da Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Al link che segue potete leggere la recensione di True Detective 4.