Tutto chiede salvezza è la nuova serie Netflix ispirata ad una storia vera. Disponibile dal 14 ottobre sulla piattaforma streaming, il progetto è basato sull’omonimo libro autobiografico scritto da Daniele Mencarelli, finalista del premio Strega 2020 e vincitore del premio Strega Giovani.
Per gli amanti del calcio, il 1994 è legato ai mondiali negli Stati Uniti, quelli in cui l’Italia perse la finale ai rigori contro il Brasile, con l’errore fatale dal dischetto di Roberto Baggio. Per Daniele Mencarelli invece, quell’anno è legato ad un episodio molto più drammatico, un’esplosione di rabbia che lo costringe a subire un Trattamento Sanitario Obbligatorio. Il ragazzo verrà ricoverato per sette giorni in ospedale, nel reparto psichiatrico. Qui conosce cinque compagni di stanza che diventeranno suoi amici.
In un’intervista rilasciata un po’ di tempo fa a Luz, Daniele Mencarelli ha rivelato che la premessa del suo romanzo è l’incontro che innesca la sua reazione violenta che lo porterà a subire il TSO. Mencarelli, venditore di condizionatori, un giorno sta per concludere un contratto con dei clienti, quel pomeriggio accade l’episodio che lo fa andare fuori di testa: “Da una stanza della piccola casa esce un uomo sulla quarantina, o almeno il suo involucro. Quell’uomo infatti era stato toccato da una sciagura stradale e da un lungo coma. Quello che sulla carta doveva essere un uomo di quarant’anni, era in realtà ridotto allo stato di un bambino. L’uomo si siede accanto a Daniele e inizia ad accarezzarlo”. Basta questo gesto inaspettato per mandare in tilt Daniele, dando il via alla spirale che lo porterà in Psichiatria.
In ospedale ci resterà per sette giorni. Daniele condivide la stanza con cinque persone. Mario, Gianluca, Giorgio, Madonnina e Alessandro. Il libro e la serie raccontano l’evoluzione dei rapporti tra il protagonista e questi cinque personaggi che la sinossi del romanzo, pubblicato da Mondadori descrive come “Inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura”.
Il momento in cui la paura tra lui e questi pazienti si è abbattuta, viene rivelata dallo scrittore nella stessa intervista: “A un certo punto, durante una visita, lo psichiatra di Daniele si addormenta davanti ai suoi occhi, e lui arriva a pensare di sé una cosa terribile: ‘In fondo anche come caso clinico valgo poco. Torna nella stanza e gli altri pazienti gli chiedono cosa è successo. Lui racconta di sé, ed è così che la paura è vinta”.
Nei panni del protagonista della serie, troviamo Federico Cesari che il pubblico di Netflix conosce per Skam Italia. Attorno al suo personaggio è stata incentrata la seconda stagione della serie. I suoi cinque ‘coinquilini’ sono interpretati da Andrea Pennacchi. Vincenzo Crea, Lorenzo Renzi, Vincenzo Nemolato e Alessandro Pacioni. Del cast fanno parte anche Filippo Nigro, Raffaella Lebboron, Ricky Memphis, Fotinì Peluso e Carolina Crescentini.
La serie, di cui abbiamo parlato nella recensione di Tutto chiede salvezza, è diretta da Francesco Bruni, che alla presentazione del progetto ha detto “La storia è, per sua natura, drammatica, perché racconta gli ultimi, i diseredati, i ‘senza pelle’, quelli travolti dalla sofferenza della vita perché privi di corazza. Ma non è affatto detto che ciò escluda la possibilità di momenti leggeri, di humour, persino di comicità. Le due cose – dramma e umorismo – possono viaggiare insieme ed alimentarsi a vicenda. E questa continua ad essere la cifra stilistica che prediligo”. Il messaggio che sottende alla serie è di speranza: “Dal dolore si può uscire, e uscire migliori. Anche nel momento più buio può fare capolino la speranza, si può ridere pochi istanti dopo aver pianto e piangere poco dopo aver riso”, conclude Bruni.
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