Titoli episodi: Episodio 5, episodio 6. Regia: Marco Pontecorvo. Genere: Thriller, crime. Cast: Gianmarco Saurino, Anna Ferruzzo, Giulio Della Monica, Ludovica Ciaschetti, Antonio Petrocelli, Beniamino Marcone, Carlo De Ruggieri, Francesca Antonelli Durata: 50 minuti circa ciascuno. Dove l’abbiamo visto: Rai1.
Trama: Sono passati nove anni dalla scomparsa di Elisa. Ma per Filomena, Antonio, Gildo e Luciano Claps la ferita è aperta. Danilo Restivo si è trasferito a Bournemouth, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, e si è sposato con Fiamma. Il 12 novembre del 2002 la loro vicina di casa, Heather Barnett, viene trovata morta. Il 17 marzo del 2010, però, viene rinvenuto un corpo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza.
Si tratta di Elisa Claps. L’esame sui resti di Elisa, oltre ai mille indizi e alle modalità operative dell’assassino, rappresentano la svolta. Danilo Restivo viene condannato. A Potenza, in una grande piazza della città, si svolgono i funerali di Elisa. A così tanti anni dalla sua scomparsa, la famiglia Claps ha finalmente un luogo dove portare un fiore a Elisa.
Tutto si compie, purtroppo, nei due capitoli finali della miniserie di Rai1, Per Elisa – Il caso Claps. Dopo il passo rallentato degli ultimi episodi, l’epilogo è doloroso, terribile e allo stesso tempo liberatorio. Anche se conosciamo da tempo l’esito della storia, non possiamo rimanere impassibili davanti alla scoperta di una verità a lungo conosciuta, ma mai realmente indagata. Così, come vedremo nella recensione degli ultimi due episodi di Per Elisa – Il caso Claps, Danilo Restivo finisce finalmente in carcere per il duplice omicidio di Elisa e di Heather Barnett, la vicina di casa inglese dell’uomo.
Finisce così una miniserie di fattura pregevole che si propone come uno dei migliori prodotti di genere. Si chiude quindi il cerchio su una vicenda che ancora però fa discutere. Lo scorso 5 novembre, infatti, la chiesa della Santissima Trinità di Potenza ha riaperto i battenti. Là dove il corpo di Elisa è stato nascosto per 17 anni. In tanti hanno manifestato il proprio disappunto con un raduno organizzato dall’associazione Libera.
Da Potenza all’Inghilterra
Dopo 17 anni di dolore, supposizioni, angoscia, il corpo di Elisa Claps viene ritrovato nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. Proprio dove era stata avvistata l’ultima volta in compagnia di Danilo Restivo. Lì, la ragazza è stata assalita e uccisa dal ragazzo che, tornando a casa, ha raccontato una lunga sequela di menzogne per proteggersi. Dal 1993 al 2010. Un tempo lunghissimo in cui Danilo Restivo ha avuto la possibilità di rifarsi una vita in Inghilterra assieme alla “materna” Fiamma.
Una donna che lo tratta come fosse un bambino e che non si accorge dell’interesse malsano che Danilo nutre per la vicina di casa Heather. Siamo nel 2002. Un giorno, con una scusa banale, l’uomo si presenta alla porta della signora, madre di due figli e sarta. La uccide brutalmente proprio come ha fatto con Elisa.
Gli inquirenti inglesi individuano subito in lui il potenziale colpevole, ma in anni di indagini non arrivano ad alcuna conclusione. Fino a quando il ritrovamento del corpo di Elisa non si rivela decisivo. È lui l’assassino di Elisa ed Heather. Per lui c’è l’ergastolo che sta attualmente scontando in una prigione del Regno Unito.
Amabili resti
Non riusciamo a capire cosa sia stato più scandaloso nella vicenda di Elisa Claps, se l’incuria nella prima parte delle indagini o la “fortuna” diabolica del killer, Danilo Restivo, capace sempre di cadere in piedi. O ancora il fatto che i resti di Elisa siano rimasti nel sottotetto della chiesa per 17 anni, forse con la complicità dei religiosi (qui trovate un ritratto di don Domenico Sabia). È tutto troppo, persino per i più incalliti e cinici consumatori di crime. Dunque, il cuore pulsante del gran finale di Per Elisa è proprio qui.
Nel momento in cui viene ritrovato il corpo della ragazza, il tempo si azzera e ricomincia a scorrere. Si infrange per la famiglia Claps quell’eterno presente in cui erano piombati dal giorno della scomparsa della piccola di casa. E il loro dolore è lo stesso dei familiari di Heather Barnett, la donna uccisa brutalmente da Restivo nel novembre del 2002. C’è un filo rosso che lega Potenza a Bournemouth ed è quello che unisce i destini di un gruppo di esseri umani che non saranno più gli stessi.
Bravo Pontecorvo
Ora che Per Elisa – Il caso Claps è ormai terminata possiamo rendere merito al lavoro del regista Marco Pontecorvo, bravo a confezionare un prodotto che, pur non stravolgendo i canoni di genere della classica fiction da prima serata, dirige il racconto con grande attenzione, riuscendo a trarre il meglio da ogni singolo interprete. Non è mai facile realizzare una miniserie che deve essere riconoscibile per un certo pubblico e allo stesso tempo non tradire la propria visione artistica. Per Elisa – Il caso Claps non è certamente originale nella sua messa in scena (ma è comunque di molto superiore ad altri lavori simili), ma affascina per la naturalezza del cast, in cui spicca un formidabile Giulio Della Monica.
C’è una strada nuova?
La fiction Rai gode di buona salute. Se il pubblico giovane chiede a gran voce che un ciclo come quello di Mare fuori possa non finire mai (vedremo se Noi siamo leggenda sarà alla sua altezza in termini di ascolti), quello più agée di Rai1 può dirsi soddisfatto da prodotti come quello di Pontecorvo, che uniscono storia vera, una certa vocazione sociale a una produzione di ottimo livello. Forse è proprio questa la strada da battere. Se le piattaforme streaming propongono serie dalla scrittura finissima (ancora inarrivabili per i canoni della tv di Stato), la Rai risponde storie formato famiglia, godibili e accurate. Da Imma Tataranni, a Montalbano, passando per Lolita Lobosco e I bastardi di Pizzofalcone, c’è forse una via tutta italiana al crime. E potrebbe funzionare per molto tempo ancora.
La recensione in breve
Per Elisa - Il caso Claps si chiude con due episodi emozionanti, diretti in maniera ottima da Marco Pontecorvo. La miniserie ha raccontato un terribile fatto di cronaca con dolcezza e attenzione, grazie a un cast davvero all'altezza.
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Voto CinemaSerieTV