La serie: Afterparty 2. Creata da: Christopher Miller. Cast: Sam Richardson, Tiffany Haddish, Zoë Chao, Zach Woods, Poppy Liu, Paul Walter Hauser. Genere: Comedy, giallo. Durata: 45 minuti ca./10 episodi. Dove la abbiamo vista: su Apple TV+.
Trama: Aniq e l’amata Zoë si recano insieme al matrimonio della sorella di lei, Grace. La felice occasione viene completamente rovinata da un misterioso omicidio, che richiamerà in scena anche l’ex detective Danner, pronta a tutto per risolverlo.
Al suo arrivo su Apple Tv+ Afterparty si è affermata come una delle più originali e riuscite serie comedy degli ultimi anni, unendo gli elementi del genere crime al divertimento e alla leggerezza della commedia. Altre serie ci hanno provato con successo, dalla un po’ più seriosa – ma altrettanto deliziosa – Only Murders in the Building, all’australiana e particolarissima Deadloch: a rendere After Party così inaspettatamente coinvolgente, però, l’idea di declinare la conosciuta formula del whodunnit in modo nuovo, sfruttando i singoli episodi per riportare ad una ad una le testimonianze dei presenti sulla scena del delitto, ma cambiando genere narrativo. Si passava infatti dal noir al horror, dalla commedia romantica fino addirittura all’animazione: un’idea a suo modo geniale, che permetteva di svelare il mistero al centro della stagione con la giusta gradualità, coinvolgendo e divertendo lo spettatore.
Come vedremo in questa recensione di Afterparty 2, di cui abbiamo visto i primi due episodi resi disponibili su Apple Tv+, la formula utilizzata per questa seconda stagione è la stessa, cambiano alcuni elementi ma lo spunto che da il via alla narrazione rimane identico: dopo un misterioso omicidio alcuni testimoni racconteranno quanto accaduto a due improvvisati detective, che si daranno da fare per sbrogliare la situazione. Tonano alcuni membri del cast dalla precedente tranche di episodi, tra Tiffany Haddish nel ruolo dell’ormai ex poliziotta Danner (reinventatasi autrice di romanzi true crime), Sam Richardson in quello dell’ideatore di escape room Aniq e Zoë Chao, che interpreta la sua amata Zoë.
La serie creata da Christopher Miller non delude ma anzi si rinnova continua a stupire, trascinando lo spettatore in una storia che diverte e al contempo stuzzica la curiosità con un mistero ben congegnato e sviluppato: Apple TV+ si conferma, non possiamo che ribadirlo per l’ennesima volta, tra le piattaforme streaming con i contenuti di maggiore qualità.
La trama: matrimonio con delitto
Aniq e Zoë fanno ormai coppia fissa e sono più innamorati che mai. I due sono pronti a rendere ancora più ufficiale la loro storia con il tanto temuto incontro con i genitori di lei che Aniq vuole conquistare per ottenere la loro benedizione (e chiedere così la mano di Zoë): l’occasione è quello del matrimonio della sorella di Zoë, Grace (Poppy Liu), pronta a legarsi per sempre ad Edgar (Zach Woods), ricco e brillante ma al contempo goffo ed asociale, più a suo agio con la sua lucertola domestica Roxane che con le persone. I due per quanto diversi sembrano essersi trovati, e anche se le loro famiglie non sembrano totalmente d’accordo con i loro piani matrimoniali sembrano pronti a convolare a nozze ed a iniziare una vita insieme.
Peccato però che qualcuno abbia altri piani, e la mattina dopo la cerimonia Edgard venga trovato morto nel suo letto (insieme alla povera Roxane): toccherà ad Aniq e a Danner, che ha lasciato le forze dell’ordine ma che non ha perso il suo fiuto da detective, risolvere il caso, interrogando ad uno ad uno gli ospiti prima che sulla scena arrivi la polizia e si faccia carico delle indagini. Chi può aver ucciso Edgar? E con quale scopo? Tra i sospettati ci sono sua madre Isabel, sua sorella adottiva Hannah, e il suo affascinante socio in affari Sebastian, ma anche i genitori di Grace, Vivian e Ken, (Vivian Wu and Ken Jeong), lo zio Ulysses (John Cho) e il suo ex fidanzato Travis (il sempre esilarante Paul Walter Hauser).
Formula vincente non si cambia
Come anticipavamo in apertura, l’escamotage narrativo utilizzato è lo stesso della stagione precedente, ogni episodio viene raccontato utilizzando un genere diverso: il primo, tutto incentrato su Aniq, è una divertente Rom-Com che cita apertamente Ti presento i miei, il secondo, in cui la protagonista è Grace, è invece un drama in costume di ispirazione austeniana, in cui i protagonisti si trasformano in novelli Elizabeth Bennet e Mr Darcy. La formula scelta è ancora una volta vincente, e veniamo subito trascinati in una storia unica e ben congegnata, che episodio dopo episodio mette in luce diversi elementi della vicenda e dei personaggi, ben caratterizzati ed approfonditi. Anche in questa seconda stagione Christopher Miller e il suo team utilizzano al meglio i generi, riuscendo sempre a non far sembrare forzati i passaggi da una narrazione all’altra. tutto funziona al meglio, e non possiamo notare – con un certo stupore, perché non ci aspettavamo di apprezzare così tanto anche questa seconda tranche di episodi – come si sia stati capaci di replicare la formula, senza però “copiare” quanto già era stato fatto e rinnovandola con successo.
Il cast non delude
Il cast di “veterani” è ancora una volta perfetto nei ruoli, Tiffany Haddish e Sam Richardson insieme sono davvero esilaranti, e la sintonia tra quest’ultimo e Zoë Chao da vita ad alcuni dei momenti migliori della serie. Tra i nuovi arrivati abbiamo particolarmente apprezzato Zach Woods (che per quanto sia il “morto” della stagione, non vediamo l’ora di conoscere di più), John Cho e sopratutto Paul Walter Hauser, detective wannabe appassionato di reddit e di teorie della cospirazione.
Afterparty 2 è all’altezza della sua prima stagione, è capace come vi accennavamo di intrattenere con entrambi i suoi generi di appartenenza: la commedia che diverte e il crime che stuzzica e coinvolge.
La serie mette in scena entrambi questi suoi lati al meglio possibile e per questo si conferma, a nostro parere, come uno degli show più interessanti, unici ed innovativi in circolazione.
La recensione in breve
Afterparty 2 si conferma una delle comedy meglio riuscite in circolazione: la formula si ripete ma si rinnova con successo, catturando fin da subito lo spettatore con un mistero ben congeniato.
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Voto CinemaSerieTV