La serie: Ascolta i fiori dimenticati, 2023. Creata da: Glendyn Ivin. Cast: Sigourney Weaver, Alyla Browne, Tilda Cobham-Hervey, Charlie Vickers, Alycia Debnam-Carey. Durata: 50 minuti circa/7 episodi. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Prime Video.
Trama: Un evento traumatico porterà la piccola Alice a vivere con la nonna June, proprietaria della Thornfield Flower Farm. Lì imparerà il linguaggio segreto dei fiori, ma anche che l’amata nonna nasconde numerosi e pericolosi segreti…
Su Prime Video è in arrivo una serie perfetta per gli amanti delle forti emozioni, di quei drammi coinvolgenti in cui la risoluzione di un mistero è funzionale allo svolgimento della trama, per chi vuole scoprire “mondi” lontani e dalla natura incontaminata, e sopratutto per chi è alla ricerca di una storia tutta al femminile, fatta di legami familiari indissolubili, ma anche di segreti e traumi sepolti.
Come vedremo in questa recensione di Ascolta i fiori dimenticati, la serie diretta da Glendyn Ivin e tratta dal romanzo d’esordio di Holly Ringland The Lost Flowers of Alice Hart mette insieme tutti questi elementi, raccontando una vicenda fin da subito estremamente toccante, in cui una famiglia è costretta a fare i conti con il proprio passato.
Alla guida dell’ottimo cast, quasi tutto al femminile, una splendida Sigourney Weaver nel ruolo di una matriarca misteriosa e manipolatrice.
La trama: il linguaggio dei fiori
Al centro della trama troviamo la giovane Alice Hart (Alyla Browne), una bambina che vive in un’angolo rurale dell’Australia con i genitori. L’esistenza della piccola, a contatto della natura e scandita dalle storie raccontate da sua madre Agnes (Tilda Cobham-Hervey), è apparentemente perfetta, ma nasconde un lato oscuro: il padre Clem (Charlie Vickers) è violento e a tratti crudele, passa infatti dall’essere estremamente affettuoso alla rabbia più estrema ed esplosiva. Un giorno la vita di Alice verrà completamente devastata da un improvviso incidente, e la bambina andrà a vivere insieme alla nonna June (Sigourney Weaver), che non aveva mai conosciuto. La donna è alla guida della Thornfield Flower Farm, dove si coltivano tutte le splendide varietà di fiori australiani; insieme a lei una squadra di donne che hanno trovato a Thornfield un rifugio contro la crudeltà maschile, sono infatti tutte scappate da relazioni violente ed abusive.
Insieme alla nonna, Alice apprendere il linguaggio segreto dei fiori, che le donne della famiglia Hart custodiscono da generazioni e che le permette di comunicare anche senza parole. Il trauma per quanto accaduto ai suoi genitori ha infatti così tanto colpito la bambina da impedirle di parlare; per un lungo periodo Alice si esprimerà solo con la scrittura e con il linguaggio dei fiori. Con il tempo, crescendo, Alice si renderà conto che l’amata nonna nasconde però numerosi segreti, legati al passato della famiglia e che, se venissero alla luce, potrebbero ferirla e cambiare irreparabilmente il loro rapporto…
Un cast convincente
La prima cosa che colpisce di Ascolta i fiori dimenticati sono le interpretazioni del suo numeroso cast, guidato da una feroce e complessa Sigourney Weaver. Insieme a lei un microcosmo tutto al femminile che porta in scena tutte le sfumature del trauma: c’è chi ha perso un figlio, chi è scappata da un marito violento, chi è stata abbandonata e chi crede di essere responsabile della morte della persona amata. Spicca anche la piccola Alyla Browne nel ruolo di Alice (da bambina, da adulta sarà interpretata dall’altrettanto eterea Alycia Debnam-Carey), estremamente espressiva anche nel suo imposto mutismo.
I fiori di June e Alice
Un altro elemento particolarmente azzeccato della serie è sicuramente la sua ambientazione, capace di veicolare le atmosfere adatte per una storia di questo genere. Le location sono davvero perfette per rappresentare i forti sentimenti provati dai personaggi: abbiamo una natura incontaminata fatta di lande riarse dal sole, mari burrascosi e la tenuta di June, ricoperta in ogni suo angolo di fiori. Davvero splendida la casa in cui la donna vive con la sua famiglia, in cui i fiori tornano come sculture di legno e come decorazioni nei tessuti e nei vestiti delle sue abitanti. Una presenza costante simbolo del forte legame di questa famiglia non solo con i fiori ma anche con il territorio.
L’atmosfera evocata da questa storia è magica e quasi incastonata in un tempo lontano, fatto di contatto con la natura e di una vita semplice, ma anche di forti e violente emozioni. L’approfondimento psicologico delle protagoniste è davvero ben fatto, e la favola dark di June e Alice, ma anche di Agnes e di tutte le donne che hanno vissuto a Thornfield, è affascinante e coinvolgente proprio per come arriviamo a conoscere tutti questi personaggi, i loro sogni e speranze, ma anche le loro paure e i terribili traumi che ne condizionano l’esistenza.
La recensione in breve
La serie tratta dal romanzo di Holly Ringland è una splendida storia tutta al femminile, trascinante e coinvolgente. Ottimo il cast, in particolare Sigourney Weaver nel ruolo di una feroce e protettiva matriarca.
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