La serie: Benjamin Franklin, 2024. Creata da da: Tim Van Patten. Genere: Drammatico, storico. Cast: Michael Douglas, Noah Jupe, Marc Duret, Ludivine Sagnier, Thibault de Montalembert, Daniel Mays, Assaad Bouab, Eddie Marsan, Jeanne Balibar, Théodore Pellerin. Durata: 8 episodi/60 minuti circa. Dove l’abbiamo vista: Su AppleTv+ in anteprima stampa, in lingua originale.
Trama: Benjamin Franklin arriva in Francia con il nipote Temple per convincere i francesi ad appoggiare gli americani nella guerra d’Indipendenza contro l’Inghilterra. Il suo sarà un lavoro difficile e pericoloso, in cui riverserà tutte le sue abilità diplomatiche ed intellettuali.
A chi è consigliato? A chi ama le serie storiche e i grandi drammi in costume, a chi ha apprezzato film come Il Patriota o serie come John Adams.
Temple: Quanto dovremo restare?
Franklin: Fino a che non portiamo la Francia dalla nostra parte e ci assicuriamo l’indipendenza. O veniamo impiccati.
Temple: C’è una terza scelta?
Franklin: Immagino ci sia sempre essere accusati di tradimento!
Questo è uno dei primi dialoghi con cui si apre la nuova serie Apple Tv+ con Michael Douglas, ed è capace di riassumere molto bene la situazione in cui i due personaggi principali di questa storia, Benjamin Franklin e suo nipote Temple, si trovano. I due sono appena sbarcati sulla costa francese e devono compiere una difficilissima missione: convincere il re di Francia ed i suoi consiglieri ad appoggiare l’America nella Guerra di Indipendenza contro l’Inghilterra. Non è una situazione facile, da una parte gli americani stanno apertamente perdendo, quindi non sembra particolarmente conveniente al momento appoggiarli, dall’altra gli inglesi, anche in territorio francese, sono disposti a tutto pur di far saltare i loro piani.
Se la guerra venisse poi definitivamente persa che ne sarebbe di loro? Molto probabilmente la morte come traditori. Dalla sua però Franklin ha un brillante intelletto ed una spiccatissima predisposizione per la diplomazia, oltre che essere famoso anche in Francia per le sue pionieristiche scoperte, caratteristiche che lo portano ad infiltrarsi facilmente tra la nobiltà del luogo, ad intessere piani ed intrighi per portare la situazione a suo favore e di conseguenza a favore del popolo americano. Michael Douglas nel ruolo principale, come vedremo in questa recensione di Benjamin Franklin, è piuttosto convincente, l’attore ormai quasi ottantenne veste i panni pesanti di uno dei padri fondatori degli Stati Uniti a volte con ironia e leggerezza, altre con la gravitas necessaria a gestire le situazioni più complicate.
Una vittoria da lontano
![Una scena di Benjamin Franklin](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/1041085-franklin-michael-douglas-en-benjamin-franklin-dans-une-serie-sur-apple-tv.jpeg)
Come dicevamo al centro di questa storia troviamo Benjamin Franklin e suo nipote Temple, arrivati in Francia con la missione di creare un’alleanza e di farsi appoggiare nella guerra degli Stati Uniti contro l’Inghilterra. Tra i tanti punti di vista che potevano raccontare la guerra d’Indipendenza americana è particolarmente interessante soffermarsi su quello di uno dei suoi personaggi più illustri e fondamentali, decisivo per il suo esito anche se nel momento delle tante battaglie si trovava al di là dell’Oceano.
Il compito di Franklin è quello sedurre e convincere i francesi, e chi meglio di lui, dotato di vastissima cultura e di una brillante parlantina, sarebbe più adatto nel compito? Ovviamente gli ostacoli non sono pochi, e lui e suo nipote dovranno muoversi con estrema cautela in ambienti in cui basta pochissimo per commettere errori ed essere cacciati per sempre; c’è poi anche chi vuole ostacolare apertamente la missione, ossia i rappresentati del governo inglese, disposti anche a mettere da parte la diplomazia e a ricorrere alla violenza pur di prevalere.
La diplomazia del protagonista
![Una scena di Benjamin Franklin](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/Franklin_Photo_010304-scaled.jpg)
Benjamin Franklin è l’ennesimo prodotto di pregio sfornato da Apple TV+, che non delude mai con le sue scelte produttive e distributive. La serie diretta da Tim Van Patten e tratta dal libro di Stacy Schiff del 2005 A Great Improvisation: Franklin, France, and the Birth of America, mette in scena tra maestose ricostruzioni e sfarzosissimi costumi un momento estremamente interessante della Storia americana (e francese): il protagonista ci porta con lui nella Francia pre-rivoluzionaria ma in cui già si sente il peso di quel che avverrà da lì a pochi anni, cercando di convincere un monarca e una nobiltà ancorati alle tradizioni più antiche ad appoggiare un popolo nuovo che vuole ribellarsi e ricostruirsi da solo.
Le battaglie combattute da Franklin non passano attraverso la spada, ma attraverso le parole: l’arte della diplomazia è qualcosa con cui l’uomo è capace di manipolare chi lo circonda, convincendolo pian piano a piegarsi ai suoi piani. I dialoghi – in più lingue – tra Franklin ed i suoi interlocutori sono l’elemento più convincente della sceneggiatura, e anche lo spettatore nostrano – forse meno informato sulle vicende storiche di quel periodo – viene trascinato nella partita a scacchi condotta dal protagonista con la sua eloquenza e la sua incredibile capacità di adattamento.
Michael Douglas come Franklin
![Una scena di Benjamin Franklin](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/Franklin_Photo_010801-scaled.jpg)
Se Michael Douglas è capace di dare un volto convincente al fascino ambiguo di Franklin, in cui punti di forza ed estreme debolezze convivono, il suo personaggio funziona molto bene anche perché viene contrapposto a comprimari a lui complementari: il nipote Temple, giovane e innocente nei primi episodi ma sempre più consapevole ed “attivo” in quelli successivi, l’appassionato Gilbert du Motier (il marchese de La Fayette) che con la sua impulsività e sconsideratezza risulterà assolutamente decisivo, e i personaggi femminili che lo circondano, in particolare l’amata Anne Brillon (Ludivine Sagnier). Ci saremmo aspettati però di più da una serie di personaggi secondari che vengono introdotti ma lasciati esageratamente sullo sfondo, in primis Pierre Beaumarchais (Assaad Bouab), inizialmente fondamentale per la causa di Franklin poi sempre meno presente, e il famoso Chevalier d’Eon (Romain Braud), figura che avrebbe meritato decisamente più spazio ed un background più approfondito.
Le note dolenti
![Una scena di Benjamin Franklin](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/Franklin_Photo_010103-scaled.jpg)
Passiamo quindi a quelle che consideriamo le note dolenti della serie diretta da Tim Van Patten: spostando il focus sul lavoro diplomatico svolto da Franklin – invece che sull’effettiva guerra d’Indipendenza – la trama non riesce ad essere sempre particolarmente avvincente, e a ripensare agli episodi una volta terminata la visione ci rendiamo conto che difficilmente si riesce a distinguerli gli uni dagli altri, perché fondamentalmente quello che accade è sempre lo stesso. Franklin che affabula e convince membri sempre più importanti della nobiltà francese ad appoggiare gli Stati Uniti nella loro guerra, scampando diversi attentati orditi dagli inglesi. Intanto Temple è alla ricerca di se stesso, tra amicizie per lui sempre più importanti e la voglia di crescere e di lasciare il nido (per lui si susseguono mentori, amori, slanci avventurosi…).
Manca forse la prospettiva di quello che sta accadendo negli Stati Uniti, ci sarebbe piaciuto che anche quel lato più “action” degli eventi venisse esplorato, dando in qualche modo un peso diverso al lavoro fatto da Franklin. L’uomo per la maggior parte del tempo finisce per sembrare un diplomatico che, oltre a fare la bella vita, lotta per una causa di cui sappiamo poco e nulla, per un popolo rivoluzionario che non scorgiamo nemmeno da lontano (se non una brevissima sequenza in cui seguiamo le disavventure in suolo americano del marchese de La Fayette).
In conclusione Benjamin Franklin è un buon prodotto in costume che catturerà senza dubbio gli amanti del genere, ma che per risultare davvero convincente avrebbe dovuto raccontare il periodo storico di cui parla con una prospettiva più ampia. Restringere lo sguardo a Franklin va bene per pochi episodi, ma poi c’era bisogno di spostarci anche Oltreoceano e di portare un po’ di azione nella vicenda, che altrimenti finisce per risultare poco focalizzata e decisamente troppo verbosa.
La recensione in breve
Benjamin Franklin è una serie maestosa e che catturerà gli amanti delle serie in costume, peccato per lo sguardo troppo ristretto sul personaggio di Franklin. Avremmo preferito che ci avessero raccontato di più di quello che stava accadendo Oltreoceano.
Pro
- Il personaggio principale è molto convicente
- Le maestose ricostruzioni e i favolosi costumi
- L'interessante prospettiva sull'operato di Benjamin Franklin...
Contro
- ...peccato che dopo un po' si abbia bisogno anche di uno sguardo più ampio
- La serie finisce per essere un po' ripetitiva
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Voto CinemaSerieTV