La serie: Detective Forst, 2023. Creata da: Leszek Dawid. Cast: Borys Szyc, Zuzanna Saporznikow, Andrzej Bienias, Kamilla Baar, Aleksandra Grabowska, Szymon Wróblewski, Maciej Pesta, Michał Suwada, Tomasz Pogoń. Genere: Crimine, Thriller. Durata: 50 minuti circa/6 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Un burbero detective si trova ad indagare su una serie di cruenti delitti in un’area rurale della Polonia.
Il genere poliziesco/thriller riscuote sempre un gran successo nei cataloghi delle piattaforme streaming e, nell’ondata di produzioni che aprono questo 2024, su Netflix ce n’è una polacca ispirata alla saga di romanzi di successo di Remigiusz Mróz. Una serie che regala all’appassionato di storie criminali una sequela di cruenti omicidi, un mistero da risolvere (che affonda le sue radici addirittura al periodo della Seconda Guerra Mondiale) e le atmosfere giuste, cupe e opprimenti, per coinvolgere (e sconvolgere) ancor di più il suo spettatore.
Come vedremo in questa recensione di Detective Forst, la serie diretta da Leszek Dawid ci porta in una località montana della Polonia rurale, abbiamo un detective dai metodi poco ortodossi e una giornalista pronta a tutto per risolvere un caso estremamente intricato. Tra i pregi di questo nuovo crime Netflix ci sono sia le sue location, gelidamente affascinanti, che la complessità della vicenda su cui è incentrato, che ruota attorno a dei brutali omicidi seriali: chi guarda è trasportato su picchi boscosi, in piccole località silenziose in cui tutti si conoscono e tutti hanno dei segreti. Gli ingredienti perfetti, insomma, per imbastire una storia capace di rimanere impressa.
Omicidi nella neve
Il protagonista di questa storia è il detective Forst del titolo, un uomo burbero, cacciato dalla polizia di Cracovia per i suoi metodi poco ortodossi e spedito in una piccola località montana dove farà “meno danni”. La vicenda si apre con il ritrovamento di un corpo, un uomo nudo, legato su una croce in cima ad una vetta, su uno di quei percorsi montani per escursionisti. In bocca qualcuno gli ha messo una moneta antica. Che si tratti di un omicidio rituale è subito chiaro e Forst, anche grazie all’aiuto di un’intraprendente giornalista, comprende che è legato al passato della cittadina in cui si trova: durante la Seconda Guerra Mondiale è successo qualcosa di terribile, qualcosa che ha dato il via ad una serie di delitti nel presente.
Poco dopo il primo cadavere ne vengono infatti trovati altri due, una donna e un giovane decapitato, entrambi posizionati in maniera simile e con le stesse monete addosso. I metodi investigativi di Forst fanno però si che lui venga presto sospeso, ma l’uomo non è disposto ad abbandonare le indagine, soprattutto ora che il mistero comincia a delinearsi: uno stratagemma dopo l’altro il detective si avvicina sempre di più alla verità, ma dietro ai terribili omicidi si nasconde qualcuno di molto più pericoloso di quello che si sarebbe mai potuto immaginare…
Le atmosfere ideali
Come vi anticipavamo in apertura, a rendere Detective Forst fin da subito piuttosto coinvolgente sono le location in cui la storia è ambientata. Le atmosfere che le montagne innevate sono capaci di evocare si abbinano alla perfezione ad una trama di questo tipo e alla tipologia di personaggi che danno vita alla vicenda. I protagonisti sono persone gelide, prive di speranza, costrette a vivere in una realtà opprimente in cui la natura è crudele. La regia di Dawid valorizza molto bene le ambientazioni, con lunghe riprese dei picchi, dei boschi e delle distese quasi disabitate, costruendo il luogo ideale per omicidi tanto barbari e cruenti.
La complessità della trama, che fin da subito si rivela particolarmente intricata, è la seconda ragione per cui lo spettatore si lascerà affascinare dalla serie: il mistero alla base della narrazione è, infatti, ricchissimo di elementi, dal passato crudele della località ai segreti del protagonista, tra politici e poliziotti corrotti e un’associazione storica di zona che esercita uno strano potere sui cittadini. L’omicida è il solito assassino seriale o dietro ai suoi delitti si nasconde qualcosa di più? Perché nei corpi vengono collocate delle monete antiche? Che cosa è successo di così terribile durante il secondo conflitto mondiale?
Personaggi poco definiti
Se da una parte la storia è molto ricca, dall’altra non lo sono i suoi personaggi, che appaiono fin da subito poco caratterizzati, superficialmente abbozzati nelle ragioni e nei comportamenti. Il protagonista di Borys Szyc è gelido e burbero al punto giusto ma, quando si scava un po’ sotto la superficie, si faticano ad intravedere le ragioni delle sue scelte e decisioni; fatichiamo a comprendere anche la coprotagonista, la giornalista di Zuzanna Saporznikow, disposta a tutto pur di risolvere il caso – anche a rischiare la vita! – senza che ci siano delle vere e proprie motivazioni a guidarla.
La recensione in breve
La nuova serie Netflix polacca Detective Forst è un thriller a suo modo piuttosto avvincente e interessante, peccato per lo scarso approfondimento dei personaggi.
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