La serie: Encounters: L’industria degli UFO, del 2023. Creata da: Yon Motskin. Genere: Documentario. Durata: 50 minuti/4 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix.
Trama: Il documentario esplora quattro importanti casi di avvistamenti UFO: dal Texas allo Zimbabwe, dal Galles al Giappone.
C’è forse periodo migliore di questo per un documentario sugli UFO? Netflix cavalca l’onda scatenata dalle dichiarazioni del congresso americano e quanto mostrato da quello messicano con una docuserie dedicata a quattro famosi avvistamenti di extraterrestri, avvenuti in diversi luoghi del mondo: Texas, Zimbabwe, Galles e Giappone. Il titolo italiano, “L’industria degli UFO” potrebbe trarre in inganno, non si tratta infatti di uno studio su come i cosiddetti contatti con gli UFI si siano trasformati in un business, richiamando magari frotte di turisti e appassionati in determinate location. Di questo si fa solo accenno, per concentrarsi invece su una narrazione più classica ad interviste con testimoni di possibili avvistamenti.
Come vedremo in questa recensione di Encounters: L’industria degli UFO non è nulla di nuovo ed inaspettato quindi, ma potrà comunque attirare l’attenzione degli appassionati di questo genere di prodotti di intrattenimento.
La trama: avvistamenti UFO in giro per il mondo
Nei suoi 4 episodi Encounters: L’industria degli UFO racconta quattro famosi casi di avvistamento che accadere in diversi luoghi del pianeta: le strane luci viste nel cielo di Dublin, una cittadina del Texas; le navi spaziali (sommergibili) nelle acque di un villaggio costiero in Galles; un incontro ravvicinato con alcuni bambini in Zimbabwe e, infine, l’apparente interferenza aliena nella centrale nucleare di Fukushima in Giappone.
Per ognuno di questi eventi si parla nel dettaglio, sfruttando le testimonianze di abitanti del luogo, di giornalisti che si interessarono ai singoli casi, di appassionati di questo genere di storie ma anche di scettici, che sono convinti si tratti semplicemente di truffe elaborate.
I temi centrali di Encounters
Il documentario offre sì un contradditorio a quanto detto dai diversi testimoni, ma concede molto più spazio ai racconti di avvistamenti, alle storie di incontri ravvicinati e alle esperienze folli e apparentemente paranormali che videro protagoniste così tante persone. Ovviamente questo è coerente con gli obiettivi di un documentario dedicato a tematiche come queste, un documentario che vuole catturare lo spettatore con possibili risposte alle domande che come collettività ci hanno sempre assillato: “Esiste la vita nello spazio?” “Se gli UFO sono stati qui, che cosa vogliono da noi?”
Una scelta narrativa originale? Assolutamente no, ma va incontro all’interesse di quella fetta di pubblico di appassionati di questi temi, e che preferisce ascoltare nebulose testimonianze piuttosto che un’indagine relativa all’impatto dei possibili avvistamenti sulla nostra società: il focus devono rimanere gli alieni, non gli esseri umani che si fanno domande.
Detto questo, colpisce la scelta di inserire le fonti “poco credibili” insieme a quelle più autorevoli, sempre che in un contesto come questo possono definirsi come tali: fanatici religiosi che insegnano ai figli (rigorosamente educati a casa!) la Bibbia dal punto di vista extraterrestre vicino a ex professori di Harvard, che hanno dedicato la vita allo studio questi fenomeni. Gli spunti veramente interessanti qui e là ci sono – gli avvistamenti di più di sessanta bambini possono essere considerati credibili o meri condizionamenti esterni e autoconvincimento? Come funzionano delle menti così giovani se gli viene istillata un’idea, per quanto assurda, come se fosse reale? – ma non gli viene dato lo spazio che meriterebbero.
Encounters: L’industria degli UFO è, nel suo genere, un documentario ben realizzato, ricchissimo di testimonianze, filmati di repertorio e ricostruzioni. Ne consigliamo quindi alla visione a chi ama questo genere di prodotto ed è appassionato di misteri, spaziali e non.
La recensione in breve
Encounters: L'industria degli UFO è un documentario pensato per quella fetta di pubblico che ama questo genere di storie, ben realizzato ma che non riesce ad elevarsi a qualcosa di più.
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Voto CinemaSerieTV