La serie : Jack Ryan, 2018. Creata da : Carlton Cuse, Graham Roland. Cast: John Krasinski, Wendell Pierce, Nina Hoss, Peter Guinness, Alexej Manvelov, James Cosmo, Betty Gabriel, Michael Kelly.
Genere: azione, thriller. Durata: 45 minuti ca. /8 episodi Dove l’abbiamo visto: su Prime Video in anteprima stampa, in lingua originale.
Trama: Jack Ryan è in fuga dopo essere stato incolpato di un omicidio politico, e i suoi alleati della CIA devono capire come scagionarlo prima che lo trovino le persone sbagliate.
È dal 1990 che Jack Ryan, l’analista della CIA ideato dal compianto Tom Clancy, è parte integrante del mondo audiovisivo statunitense, prima al cinema (con i volti di Alec Baldwin, Harrison Ford, Ben Affleck e Chris Pine) e poi, dal 2018, in streaming come parte della nutrita scuderia di Amazon Prime Video. Ed è lì che torniamo per la recensione di Jack Ryan 3, la terza annata disponibile subito con tutti e otto gli episodi, che abbiamo visto in anteprima.
La trama: salvate l’agente Ryan
Una nuova minaccia, forse di tipo nucleare, è oggetto di dicerie, e Jack si reca in Europa per indagare sulle informazioni ricevute. Una volta arrivato in Grecia, qualcosa va storto e l’analista si ritrova al centro di un complotto, accusato di un crimine che non ha commesso e costretto a fuggire. Mentre lui, passando da una nazione all’altra con l’aiuto dell’alleato Mike November, cerca di capire chi c’è dietro tutto questo, i suoi superiori fanno lo stesso per vie ufficiali, proprio mentre è in corso un’evoluzione delicata nei rapporti tra la NATO, alcuni paesi dell’Est, e la Russia.
Il cast: Jack e soci
John Krasinski è nuovamente Jack Ryan, affiancato ancora una volta da Wendell Pierce nei panni di James Greer e Michael Kelly in quelli di November. L’attrice tedesca Nina Hoss è la principale nuova recluta dello show nel ruolo del presidente della Repubblica Ceca, mentre l’inglese Peter Guinness è suo padre. Il caratterista scozzese James Cosmo interpreta una misteriosa figura legata al complotto geopolitico che Ryan deve scongiurare. Betty Gabriel, apprezzata nel film Scappa – Get Out, appare nella parte di Elizabeth Wright, che coordina la missione di Jack insieme a Greer.
Attualità allarmante
La terza stagione ha un tempismo impressionante, arrivando in streaming pochi mesi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, uno scenario contemplato negli episodi stessi nel contesto dei rapporti tesi tra la NATO e il governo neanche tanto velatamente putiniano. L’effetto opposto di quello che si temeva con i primi adattamenti dei romanzi di Clancy, a partire da Caccia a Ottobre Rosso che arrivò nelle sale quando l’Unione Sovietica, un elemento centrale del romanzo, era ormai prossima alla dissoluzione (e il film era ambientato nel 1984, quindi già di suo un po’ vetusto). E se da un lato la scelta dei russi come antagonisti è quasi scontata in ambito spionistico (vedi l’ultimo film del franchise, uscito nel 2014), dall’altro la decisione di adattare i personaggi e non libri specifici ha dato alla serie maggiore libertà nell’individuare elementi geopolitici plausibili, e col senno di poi tristemente attuali, da inserire nella propria esplorazione dei delicati e non sempre leciti rapporti diplomatici tra le varie superpotenze. Senza contare la ventata di modernità apportata dalla decisione di ispirarsi liberamente ad altri franchise simili, quando necessario (un elemento del complotto in questa stagione ricorda parte della trama di uno dei lungometraggi di Mission: Impossible).
La penultima missione
Come nelle stagioni precedenti, il nucleo narrativo è l’evoluzione di Ryan, con le sfaccettature che emergono man mano che si rende conto di vivere in un mondo più complesso, forse anche più reale, di quello inizialmente immaginato da Clancy, e la terza annata ribadisce questa cosa tirando in ballo luoghi autentici che – cosa insolita per una produzione statunitense – sono effettivamente quelle località (Vienna, Budapest, eccetera) e non una città europea a caso presa per simularne un’altra (solitamente, per motivi di budget, scene ambientate nella capitale austriaca sono girate a Praga, che è esteticamente simile) o rappresentare una nazione fittizia che non offenderà nessuno. Certo, un po’ di inganno c’è sempre (per ragioni facilmente intuibili, molti dei personaggi europei non hanno la stessa nazionalità dei loro interpreti), ma il senso di realtà di fondo rimane, con una tensione costante che, anche nel finale di stagione che chiude tutto in modo non completamente inaspettato, fa aumentare l’attesa per la quarta e – già lo sappiamo – ultima annata, presumibilmente in arrivo nel 2023. Perché anche per i più noti eroi letterari, prima o poi, arriva il momento della pensione, almeno prima che subentri una nuova incarnazione del personaggio da qualche altra parte.
La recensione in breve
Jack Ryan ritorna in un nuovo, esteso thriller geopolitico che trasporta la creazione letteraria di Tom Clancy in un mondo molto simile al nostro, con connotazioni a volte inquietantemente attuali.
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Voto CinemaSerieTV