La serie: L’ultima cosa che mi ha detto, 2023. Creata da: Olivia Newman, Deniz Gamze Ergüven, Daisy von Scherler Mayer. Cast: Jennifer Garner, Nikolaj Coster-Waldau, Angourie Rice. Genere: Thriller. Durata: 50 minuti ca./8 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Apple Tv+.
Trama: Hannah è una donna felicemente sposata, unica ombra nella sua vita il rapporto un po’ burrascoso con la figliastra Bailey. Le cose improvvisamente cambiano quando il marito Owen improvvisamente scompare, dopo che l’azienda in cui lavora viene accusata di frode…
I romanzi thriller con protagoniste femminili la cui vita quotidiana viene sconvolta da fatti drammatici, da inaspettati delitti o addirittura dall’entrata in scena di uno spietato serial killer, negli ultimi anni sono diventati un inestimabile bacino di materiale per film e serie tv. Tra tutti soprattutto quelli scritti da donne forniscono quello sguardo unico sull’interiorità delle proprie protagoniste, dando ai prodotti che ne vengono tratti quella marcia in più per elevarsi a prodotti dallo sguardo più ampio rispetto al mero racconto investigativo. La dimensione femminile viene narrata nelle sue diverse sfaccettature, evidenziando che cosa significa essere donna nella società di oggi: tra le serie tv più famose che appartengono a questa categoria facciamo l’esempio di Big Little Lies, Little Fires Everywhere o Sharp Objects.
Come vedremo in questa recensione de L’ultima cosa che mi ha detto, la nuova serie Apple Tv+ si colloca proprio tra i prodotti di questo tipo. Tratta dal romanzo omonimo di Laura Dave, L’ultima cosa che mi ha detto vede come protagonista Jennifer Garner nel ruolo di una quarantenne che, insieme alla figlia del nuovo marito Owen, si troverà a indagare sulla volontaria scomparsa di lui. I primi due episodi della serie, che sono arrivati insieme in piattaforma, ci danno la possibilità di conoscere superficialmente le protagoniste, ponendo le basi per il mistero sulla sparizione di Owen: per ora le premesse sono interessanti, anche se speriamo che con il procedere della narrazione l’approfondimento dei personaggi diventi maggiore. L’ingrediente principale per essere catturati da questo tipo di storie non è tanto il mistero che deve trovare una soluzione nel corso degli episodi, ma dei protagonisti ben caratterizzati e affascinanti, capaci di farci empatizzare con la vicenda.
La trama: la scomparsa di Owen
Hannah (Jennifer Garner) si è da poco sposata con Owen (Nikolaj Coster-Waldau), ingegnere di una start-up di successo e papà della sedicenne Bailey, da cui la donna non è ancora riuscita a farsi accettare. Hannah è anche un’artista in ascesa, i suoi lavori con il legno stanno guadagnando spazio sulle riviste specializzate e l’attenzione dei galleristi. Una vita quasi perfetta nell’affascinante quartiere di Sausalito, agglomerato di moderne case galleggianti alla periferia di San Francisco. Le cose, però, cambieranno improvvisamente quando un giorno, senza avvisare, Owen non fa ritorno a casa. Dopo aver cercato inutilmente di trovarlo per ore, Hannah scopre che la sua azienda è sotto scrutinio dell’FBI per frode e che il suo capo è stato arrestato. Che l’uomo sia scappato per non dover affrontare la giustizia? Owen ha lasciato solo due biglietti, uno a lei e uno alla figlia, e un borsone pieno di contanti. Secondo Hannah è impossibile che lui abbia abbandonato lei e Bailey, a prescindere dalla gravità di quello che è accaduto sul suo luogo di lavoro, deve esserci assolutamente qualcosa sotto che loro ancora non sanno. E la donna è disposta a tutto per scoprire che cosa è successo al marito e le vere ragioni dietro alla sua inaspettata scomparsa.
Una storia dalle premesse interessanti
Come vi anticipavamo le premesse de L’ultima cosa che mi ha detto, seppur non particolarmente originali, risultano piuttosto interessanti. Abbiamo una donna che improvvisamente si rende conto che l’uomo che ha sposato le nasconde molti segreti e che per risolvere un mistero dovrà stringere – almeno supponiamo che questa sia la strada che prenderà la storia – un rapporto sempre più stretto con la figlia di lui, adolescente scontrosa che non l’ha ancora accettata nella sua vita.
La strada migliore, con una base come questa, sarebbe cercare di giocare sull’ambiguità della figura di Owen, presentandolo grazie ai flashback come il padre di famiglia ideale e il marito perfetto, ma instillando mano a mano il dubbio che possa veramente essere colpevole, che magari nasconda un’anima oscura e una natura criminale. Fino ad ora, però, la serie sceglie sì di far intendere che l’uomo abbia dei segreti, ma attraverso l’inscalfibile fede nei suoi confronti delle donne della sua vita, siamo già convinti che si tratti di una vittima delle circostanze, di un uomo buono vittima forse di scelte sbagliate. Giocare di più sulla sua possibile doppiezza renderebbe senza dubbio la storia più intrigante; mettere in luce come anche chi lo conosce meglio sia stato vittima del suo inganno potrebbe rendere i personaggi – non solo lui, ma anche Hannah e Bailey – più interessanti e stratificati. Non ci resta che aspettare per vedere che piega prenderà la narrazione nei prossimi episodi.
Un buon cast ma…
I primi due episodi presentano un ritratto dei personaggi principali – Hannah, Bailey ed Owen – piuttosto superficiale, l’obiettivo di questi capitoli introduttivi è infatti quello di imbastire il mistero alla base della vicenda, incuriosendo lo spettatore a procedere nella visione. Tutti e tre i protagonisti (anche se Nikolaj Coster-Waldau è per lo più presente tramite flashback) risultano convincenti nei ruoli, anche se fino ad ora non hanno ancora avuto la possibilità di dare sfoggio delle loro capacità. Bisognerà vedere come evolveranno con il procedere della storia, e se L’ultima cosa che mi ha detto sarà in grado di catturarci davvero.
La recensione in breve
Una storia interessante ma che, nei primi due episodi visti in piattaforma, non ha avuto ancora modo di farsi veramente intrigante.
- Voto CinemaSerieTV.it