La serie: Mary & George, 2024. Creata da da: DC Moore. Genere: Drammatico. Cast:Julianne Moore, Nicholas Galitzine, Tony Curran, Trine Dyrholm. Durata: 7 episodi/45 minuti circa. Dove l’abbiamo vista: Su Sky, in anteprima stampa ed in lingua italiana.
Trama: Originale britannico prodotto e distribuito a livello internazionale da Sky, il dramma storico in costume ci trasporta nelle corti inglesi a cavallo tra XVI e XVII secolo, per raccontare la storia d’amore clandestina tra il duca di Buckingham e il sovrano d’Inghilterra.
A chi è consigliato? A tutti coloro che amano alla follia i drammi (e gli intrighi) in costume, agli appassionati di storia inglese e delle serie televisive sfacciatamente queer. Senza contare che Julianne Moore da sola vale sempre il prezzo della visione.
In principio era un libro di (fanta)storia di Benjamin Woolley dal fascinoso titolo L’assassino del Re. Poi lo sceneggiatore e showrunner DC Moore ne ha tirato fuori una miniserie televisiva prodotta da Sky Studios che debutterà sui canali satellitari di Sky Italia ed in contemporanea su NOW TV con i primi episodi a partire da domenica 7 aprile. Nel cast, il premio Oscar Julianne Moore e il giovane interprete britannico in ascesa Nicholas Galitzine, che donano al prodotto in costume per piccolo schermo carisma ed ancora di interesse anche per lo spettatore meno avvezzo ai drammi storici.
Nella nostra recensione di Mary & George vi racconteremo quanto la miniserie creata da DC Moore sia riuscita ad equilibrare veridicità e documentazione storica senza però annegare in essa, anzi donando ai sette episodi di cui è composta una vivace carica di imbellettamento di libertà artistica e romanzesca propria dell’avvincente libro di Benjamin Woolley, lontano anni luce dalla storiografia pura e dura eppure decisamente più intrigante di un polveroso volume di studio.
Alla corte di Giacomo I d’Inghilterra
![La famiglia Villiers al completo in una foto di scena - fonte: Sky Studios](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/marygeorge-2.jpg)
Il primogenito di famiglia nobile George Villiers (Nicholas Galitzine) vive a casa con la madre Mary (Julianne Moore), i fratelli e il padre malato e violento; poco dopo, tenta il suicidio dopo che la madre inizia a progettare un matrimonio per lui; George, infatti, è innamorato di uno dei servi. Durante un litigio, Mary spinge il marito giù per le scale e l’uomo muore. Non c’è nessuna eredità, e per mantenere il tenore di vita suo e dei figli, Mary si risposa subito con Sir Thomas Compton, i cui contatti con i nobili più in vista permettono a George di farsi notare agli occhi di re Giacomo (Tony Curran). Così ha inizio il romanzo storico The King’s Assassin di Benjamin Woolley del 2017, un’opera letteraria che di certo non vuole sostituirsi alla documentazione storiografica sulla quale si basano e si strutturano i libri di storia che tutti a scuola e all’università abbiamo studiato alacremente.
Partendo da questo giusto dosaggio di elementi attestati dai documenti del passato inglese ed una sana fantasia romanzesca, il drammaturgo e sceneggiatore televisivo DC Moore coglie l’occasione offertagli da Sky Studios per scrivere una minsierie in sette episodi basata sul best-seller nelle librerie britanniche. Il risultato è Mary & George, appassionante ed intrigante dramma in costume che mette alla berlina le granitiche certezze sulla storia dei reali inglesi del glorioso passato, passandoli attraverso la filigrana de female empowerment nell’ombra e la sfacciataggine della queerness di corte.
Intrighi al femminile
![Julianne Moore in una scena di Mary&George](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/marygeorge-1.jpg)
Per questo è giusto partire dal carisma glaciale e spietato della Mary Villiers interpretata da Julianne Moore. L’attrice statunitense premio Oscar si cala alla perfezione nei panni imprevedibili e poco austeri della madre-dragone che prima uccide il marito violento, poi spinge il secondogenito George a partire per la Francia in missione per conto di un’educazione sentimentale d’urto, in preparazione di un obiettivo molto più perverso ed occulto: scalare la gerarchia sociale della famiglia Villiers (in frantumi economici ed emotivi dopo la morte del marito interpretato da Simon Russell Beale), ma dietro le quinte. Una complessa macchinazione di palazzo che porterà Mary ed il suo secondogenito dritti dritti nelle grinfie imprevedibili di Re Giacomo VI di Scozia, meglio conosciuto alla storia come Re Giacomo I, successore di Elisabetta I ed iniziatore della lunga e proficua dinastia degli Stuart d’Inghilterra.
Se il (doppio) baricentro narrativo di Mary & George si equilibra tra i due protagonisti madre e figlio, è facile intuire quanto parte delle ambizioni contenutistiche della miniserie di DC Moore sia quella di raccontare l’altro lato della storia con la S maiuscola, quella degli intrighi di corte, delle manovre di potere sociale che i polverosi libri di storia non racconteranno mai. Una storia, quella del personaggio interpretato da Julianne Moore, che ha tutto il sapore del female empowerment contemporaneo, racconto in costume di una donna spietata ma al contempo ossessionata dal riuscire a divenire membro di sesso femminile capace di contare e di influire nelle decisioni occulte della corte di Giacomo I. Con ogni mezzo necessario.
Il potere della diversità
![Nicholas Galitzine in una scena della serie Mary&George](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/marygeorge-4.jpg)
In parte racconto in costume del XVII secolo che ha l’ardire di narrare le donne dietro al potere patriarcale della corte inglese, dall’altro lato Mary & George è tuttavia il ribaltamento perfetto e sfacciato dello stesso sistema maschilista che si propone di affrontare. E la serie (in parte) diretta dal regista britannico Oliver Hermanus (recentemente autore dietro la macchina da presa del pluricandidato all’Oscar Living con Bill Nighy) è anche e soprattutto narrazione orgogliosamente queer della corte di Re Giacomo I. Il sovrano interpretato da un bravissimo Tony Curran (gli appassionati di serialità televisiva lo ricorderanno indimenticabile e commovente Vincent Van Gogh nel Doctor Who con Matt Smith) è dipinto come monarca colto e risoluto, sposato con la permissiva Regina Anna di Danimarca (Trine Dyrholm) ma attorniato da efebici ed androgini cortigiani pronti a soddisfare il suo lato più nascosto e libertino.
Su tutti, il favorito del Re Robert Carr, ovvero il 1° Conte di Somerset (Laurie Davidson) e risaputo amante del primo monarca della dinastia Stuart. Una posizione di privilegio, quella di Somerset, che verrà progressivamente scalzata da George Villiers, yin e yang della doppia anima della miniserie prodotta da Sky Studios; figura emblematica e personaggio dalla fluidità sessuale necessaria ad incorniciare un pezzo di Storia della Gran Bretagna che rifiuta ogni veridicità documentaria a favore delle ben più comode e (francamente) allettanti dicerie sull’orientamento sessuale di Re Giacomo I. Tra femminismo d’altri tempi e difesa della diversità gender, Mary & George si allontana dalla Storia per farsi prodotto antesignano di certi diritti e paritarietà che il Regno Unito conoscerà soltanto secoli più avanti.
Tutti vogliono governare l’Inghilterra
![Tony Curran nei panni di Giacomo I in Mary&George](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/marygeorge-3.jpg)
Intrigante nel senso più proprio del termine, la miniserie di DC Moore con Julianne Moore e Nicholas Galitzine avvinghia lo spettatore e lo appassiona. Lungi dal voler proporre alla sua audience di riferimento una lezione filologica di storia inglese, Mary & George si preoccupa più di giocarsi le carte del fascino e della seduzione a corte reale, mettendo in scena un dramma storico a tinte queer sfacciatamente accattivante.
La miniserie targata Sky è a tutti gli effetti un affresco seicentesco per piccolo schermo che, nel suo assetto visivo, ricorda più le contraddizioni cromatiche consapevolmente vivaci di Peter Greenaway nei suoi Nightwatching (2007) e Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989), che la grottesca rappresentazione delle corti europee del XVII e XVIII secolo di Tony McNamara, sceneggiatore de La favorita di Yorgos Lanthimos e della serie comedy The Great con Elle Fanning e Nicholas Hoult. Ma meno autoriale e più pop.
La recensione in breve
Nel senso più proprio del termine, la miniserie di DC Moore con Julianne Moore e Nicholas Galitzine intriga ed appassiona. Lungi dal voler proporre allo spettatore una lezione filologica di storia inglese, Mary & George si preoccupa più di giocarsi le carte del fascino e della seduzione a corte reale, mettendo in scena un dramma storico a tinte queer sicuramente accattivante.
Pro
- Il carisma glaciale e spietato di Julianne Moore
- Il fascino in ascesa di Nicholas Galitzine
- L'accattivante ricostruzione storica del regno di Giacomo I
- La queerness della corte inglese del XVII secolo
Contro
- La poca veridicità storica
- Troppi pochi episodi per raccontare una storia molto ampia
- Avremmo voluto conoscere meglio il Giacomo I di Tony Curran
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Voto CinemaSerieTV