La serie: Mask Girl, 2023. Creata da: Kim Yong-hoon. Cast: Lee Han-Byul, Ahn Jae-Hong, Yum Hye-Ran, Nana, Go Hyun Jung. Genere: Thriller, drammatico. Durata: 7 episodi/60 minuti circa. Dove l’abbiamo vista: Su Netflix, in anteprima stampa.
Trama: Kim Mo-Mi è una donna insicura che ha dovuto rinunciare al suo sogno di sfondare nel mondo dello spettacolo: di notte però da sfogo al suo talento indossando una maschera ed esibendosi in live con il nome d’arte di Mask Girl. Un fatto drammatico darà però il via ad una serie di terribili eventi che cambieranno radicalmente la sua vita.
Netflix ha da sempre una predilezione nei confronti dei prodotti provenienti dalla Corea, negli ultimi anni il suo catalogo si è arricchito infatti di film e soprattutto serie TV provenienti proprio da quel paese. La filosofia glocal della piattaforma è quella di dare spazio a prodotti apprezzabili in tutto il globo ma che raccontino con genuinità il contesto socio-culturale in cui sono ambientate: come vedremo in questa recensione di Mask Girl, la serie creata da Kim Yong-hoon e tratta dal webtoon dell’autrice Mae Mi fa proprio questo, sullo sfondo di una storia drammatica e dalle tinte thriller assesta una critica piuttosto feroce alla società coreana. La serie punta infatti il dito contro le sue brutture: dall’ossessione per la bellezza (ed il conseguente abuso di chirurgia plastica), al radicato maschilismo.
Mask Girl è un prodotto molto particolare, e non è detto che sia per tutti i palati: il thriller si mescola con altri generi, dall’horror alla commedia nera, in una narrazione che – soprattutto nei primi episodi – è a tratti piuttosto respingente. Più la storia prosegue, però, più ci si sente coinvolti dalle vicende dei suoi protagonisti, e si viene trascinati in un racconto a modo suo unico ed inaspettato.
La trama: la vita segreta di Mo-Mi
Kim Mo-Mi (Lee Han-Byul) è un’impiagata molto insicura, che da ragazzina ha dovuto mettere da parte il suo sogno di sfondare nel mondo dello spettacolo per il suo aspetto fisico, che non rientra nei rigidi standard di bellezza coreani. La donna però di notte si trasforma: con una maschera sul volto da sfogo a tutto il suo talento in una serie di seguitissime live. Mask Girl, questo il nome d’arte di Mo-Mi è la streamer più amata di tutti, ha un fan club a lei dedicato e dei fedelissimi che la idolatrano. Se il mondo delle live la fa finalmente sentire realizzata, la quotidianità non le riserva che delusioni, in particolare nella vita sentimentale: la donna è segretamente innamorata del suo capo, che non la considera nemmeno, e sembra attirare l’attenzione solo di un timido e goffo collega, Joo Oh-Nam (Ahn Jae-Hong).
L’uomo è un fan di Mask Girl, e da un dettaglio nel corpo dell’artista scopre la sua vera identità: Joo Oh-Nam è deciso a conquistarla, ma la sua ossessione scatenerà una serie di drammatici (e truculenti) eventi, che cambieranno radicalmente la vita della protagonista.
Una struttura molto particolare
A colpire fin da subito la struttura scelta per la narrazione, ogni episodio è infatti dedicato ad un personaggio diverso. Si parte con Mo-Mi – che è la protagonista indiscussa della storia – per poi spostare la prospettiva su Joo Oh-Nam (il suo amore per la donna e per la pornografia prende pieghe particolarmente oscure nel “suo” episodio), su sua madre Kim Kyung-Ja (Yum Hye-Ran) e su tanti altri personaggi.
L’ossessione è la tematica centrale di questa storia, tutti i personaggi che incontriamo ne vengono guidati nella vita di tutti i giorni: Mo-Mi ha quella per la bellezza, Joo Oh-Nam quella per Mo-Mi, Kim Kyung-Ja quella per suo figlio Joo Oh-Nam, che le farà dedicare la sua esistenza alla caccia di Mo-Mo. Nei sette episodi della serie (noi abbiamo visto solo i primi sei, che ci sono stati dati in anteprima) seguiamo i protagonisti per diversi anni, scoprendo gli inaspettati sviluppi che prendono le loro ossessioni.
Un ricchissimo cast
Il passare del tempo ed i cambiamenti fisici dei personaggi (che ricorrono in diverse occasioni alla chirurgia plastica) vengono raccontati sostituendo i membri del cast. Mo-mi è prima interpretata da Lee Han-Byul, in seguito dalla cantante e modella Nana e da Go Hyun Jung: le tre attrici sono perfette nel dar vita a tre diverse fasi della vita della protagonista, impersonandone molto bene l’ambiguità. Mask Girl è infatti tanto vittima – delle circostanze, della società in cui vive – quanto carnefice, la donna arriverà infatti a prendersi quello che vuole e a trovare un certo tipo di rivincita tramite la violenza.
La storia – anche se come dicevamo è a tratti piuttosto respingente, in particolare nell’episodio dedicato a Joo Oh-Nam – conquista per la sua struttura intrigante e per la chiarezza e la potenza con cui vengono messe in scena certe tematiche. Non è una serie per tutti, e forse ci si potrebbe scoraggiare dopo la visione dei primi episodi – più eccessivi e “sopra le righe” rispetto ai successivi. Se si ha la pazienza di proseguire, però, la narrazione si farà pian piano sempre più coinvolgente e a suo modo affascinante.
La recensione in breve
Mask Girl mette in scena una feroce critica alle brutture della società coreana. Non è uno show per tutti i palati ma più la visione prosegue più si fa coinvolgente.
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Voto CinemaSerieTV