La serie : Peacemaker, 2022. Creata da : James Gunn. Cast: John Cena, Danielle Brooks, Freddie Stroma, Chukwudi Iwuji, Jennifer Holland, Steve Agee, Robert Patrick.
Genere: azione, fantascienza. Durata: 40 minuti ca. /8 episodi. Dove l’abbiamo visto: in DVD, in lingua originale.
Trama: Dopo essere sopravvissuto alla missione sull’isola di Corto Maltese, Christopher Smith/Peacemaker è costretto a far parte di un nuovo gruppo istituito da Amanda Waller.
Prima che diventasse il responsabile artistico del reparto audiovisivo della DC Comics, James Gunn si è fatto ammirare proprio per i suoi adattamenti dei fumetti della casa editrice, tra cui questo spin-off di The Suicide Squad – Missione suicida che è rapidamente diventato uno dei più grandi successi della piattaforma HBO Max, e che in Italia arriva tramite TIMVISION. Di questo, e altro, parliamo nella nostra recensione di Peacemaker.
La trama: un’altra missione di pace
Avevamo lasciato Christopher Smith, alias Peacemaker, in fin di vita dopo la missione su Corto Maltese, dopo che lui era stato gravemente ferito dagli altri membri della Suicide Squad per aver ucciso Rick Flag. Una volta ristabilitosi, viene costretto a far parte di una nuova squadra clandestina ideata da Amanda Waller, per un incarico noto come “Progetto Butterfly”, sotto la supervisione del mercenario Clemson Murn. A dargli manforte ci sono Emilia Harcourt e John Economos, puniti da Waller per essersi ribellati a lei durante la precedente missione; il sociopatico Vigilante (nei fumetti un supereroe tradizionale, che Gunn ha reso più realisticamente squilibrato per rendere la connotazione letterale del suo nome di battaglia); e Leota Adebayo, la figlia di Waller.
Il cast: una bella manica di str…
John Cena ritorna nei panni di Peacemaker, insieme a Jennifer Holland (Harcourt) e Steve Agee (Economos). Danielle Brooks e Freddie Stroma sono rispettivamente Leota e Vigilante, mentre Murn ha le fattezze di Chukwudi Iwuji, attore inglese di origine nigeriana che ha talmente colpito Gunn da poi essere scritturato per la parte del perfido Alto Evoluzionario in Guardiani della Galassia Vol. 3. Completa il cast principale Robert Patrick nei panni di August Smith/White Dragon, il padre di Peacemaker. Viola Davis appare, non accreditata, come Amanda Waller in alcuni episodi, così come altri personaggi dei film del DC Extended Universe. Dee Bradley Baker, attore specializzato negli effetti vocali di animali e creature varie, e che in The Suicide Squad prestava la voce a Sebastian, l’amico a quattro zampe di Ratcatcher, torna in questa sede per creare i versi dell’aquila Eagly, l’animale domestico del protagonista.
Gunn allo stato brado
La serie conferma quello che il film del 2021 aveva già suggerito: che James Gunn, per quanto evidentemente appassionato dei personaggi che ha portato sullo schermo in casa Marvel, è molto più a suo agio in un contesto dove non ci sono freni creativi, che si tratti del target o anche solo di questioni di natura politica. Nel secondo caso, dopo aver messo alla berlina il machismo militare degli Stati Uniti con la seconda missione cinematografica della Suicide Squad, in questa sede, oltre a un bel pezzo di satira legato alle intenzioni dei villain principali, c’è un attacco diretto, e strepitoso, nei confronti dei suprematisti bianchi e dell’estrema destra che si serve della rete e dei social media per diffondere notizie fasulle (un argomento di cui Gunn è abbastanza esperto, dato che furono degli incalliti sostenitori di Donald Trump a riesumare dei vecchi tweet con battute offensive per farlo licenziare dalla Disney). È un racconto libero e folle, come si può intuire già dalla sigla (vedi sotto), che l’autore ha ideato apposta per assicurarsi che il pubblico non avesse la tentazione di saltarla tramite l’apposita opzione offerta dalle piattaforme streaming.
L’evoluzione di un folle tragico
Gunn aveva inizialmente pensato allo show impostandolo come un prequel, motivo per cui nel montaggio originale di The Suicide Squad c’erano pochi dubbi sulla morte di Christopher Smith (il post-credits in cui sopravvive è stato aggiunto in un secondo momento). Ha poi optato per un sequel, rendendosi conto del terreno più fertile per esplorare il doppio binario dei traumi di Peacemaker, segnato a vita dal suo essere stato cresciuto da un padre razzista, e delle capacità drammatiche di John Cena, precedentemente noto solo come interprete comico o, al limite, per qualche ruolo action non particolarmente profondo. L’ex-wrestler, armato di materiale molto potente, è in tal senso una delle più belle sorprese del 2022, mostrando doti recitative che in passato si potevano forse intuire (Gunn ha avuto l’idea per la serie vedendo i giornalieri della scena in cui Smith vuole uccidere Ratcatcher), ma mai vedere pienamente, e forse è l’interprete che meglio incarna, in questo periodo, il motto di Stan Lee sui supereroi con superproblemi. Tra cui il suo pensare di essere un eroe, quando in realtà ha pochissimo a che spartire con Superman e compagnia bella, cosa di cui lui si vanta con un certo, irresistibile, spirito goliardico.
La recensione in breve
James Gunn torna in zona DC con le avventure in solitario di Peacemaker, la cui dimensione tragica va a braccetto con lo humour irriverente a cui ci ha abituati il regista.
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