La serie: She-Hulk: Attorney at Law (id.) del 2022. Creata da Jessica Gao, Cast: Tatiana Maslany, Mark Ruffalo, Tim Roth, Benedict Wong.
: Comedy, durata: 35 minuti/9 episodi. Dove lo abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Jennifer Walters mentre è in viaggio con suo cugino Bruce Banner ha un incidente in auto. Entrando in contatto con il sangue di Banner diventa She-Hulk. Jennifer cercherà con difficoltà di avere comunque una vita normale.
Abbiamo visto in anteprima i primi episodi della nuova serie Marvel She-Hulk: Attorney at Law, in arrivo il 18 agosto su Disney+. Fin dai trailer la promessa era quella di un prodotto diverso dagli altri. Non una storia di supereroi con dentro un po’ del classico umorismo Marvel ma una vera e propria serie comedy. Promessa mantenuta? Lo scopriamo nella nostra recensione di She-Hulk: Attorney at Law.
La trama: premesse semplici ma convincenti
Con il suo primo episodio She-Hulk: Attorney at Law fornisce allo spettatore tutte le informazioni necessarie. Si inizia con Jennifer Walters che è già in grado di trasformarsi in She-Hulk ma che, sfondando la quarta parete (caratteristica ricorrente della serie), ci tiene a raccontarci come questo sia stato possibile. Ecco quindi arrivare il flashback, che coprirà in sostanza tutto l’arco dell’episodio, in cui si racconta l’avvenimento. Jennifer era in auto con il cugino Bruce Banner quando i due sono stati coinvolti da un brutto incidente d’auto. Il sangue di Bruce entra in una ferita di Jennifer ed ecco spiegata la contaminazione che la renderà She-Hulk. La ragazza seguirà una sorta di training camp privato con Bruce che le insegnerà a gestire le problematiche da Hulk. Presto Bruce si renderà però conto che Jennifer è perfettamente in grado di gestirsi, trasformandosi a piacimento e senza particolari rischi. Appurato questo, la ragazza decide di tornare a casa per dedicarsi all’avvocatura. Un evento particolare la obbligherà però a rivelarsi come She-Hulk, mostrandola a tutto il mondo. Qua finiscono le premesse settate dal primo episodio e inizia veramente la serie, che vedrà Jennifer tentare di vivere e convivere con la sua alter-ego She-Hulk nella sfera pubblica e privata. Dal punto di vista lavorativo invece si specializzerà nel diritto legato ai superpoteri e ai supereroi.
Non mancano i camei
Anche se la stessa Jennifer vuol far sapere al pubblico che She-Hulk: Attorney at Law non è una serie che si basa su camei settimanali, le apparizioni di altri personaggi dell’universo Marvel non solo non mancano ma sono molte e ricorrenti. Il tutto però trova una perfetta giustificazione nel ruolo della protagonista di legale specializzata nella difesa di supereroi (e super cattivi). Il primo caso che si troverà ad affrontare sarà proprio quello del rilascio di Emil Blonsky (aka Abominio) con il volto dell’istrionico Tim Roth, dando tra l’altro una chiusura al cerchio aperto dalla sua apparizione in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Ma, riallacciandoci alle parole dette da Jennifer guardando in camera, la serie non usa i camei per fare semplici strizzatine d’occhio al pubblico. Le apparizioni così frequenti di “persone non comuni in situazioni comuni” fanno proprio respirare l’aria di un unico universo vivo e in movimento. Supereroi e super cattivi che mangiano, vanno su Tinder, studiano, meditano, guardano serie tv, lavorano. Da questo punto di vista non ricordiamo un altro prodotto Marvel che ha reso così bene questa sensazione.
La comedy che mancava a questo universo
Gli ultimi mesi ci hanno mostrato come i cinecomics siano passati dall’essere un genere al diventare un contenitore di generi differenti. Una confezione al cui interno inserire storie diverse, raccontate in altrettanti modi. Giusto per fare un esempio pensiamo a The Batman, un noir-thriller lungo, lento (una caratteristica e non pregio/difetto) che del cinecomic ha solo i costumi e i nomi dei personaggi. Oppure, per fare un esempio opposto, Thor: Love and Thunder, una parodia partorita da Taika Waititi con i personaggi Marvel. In She-Hulk: Attorney at Law, l’universo creato da Kevin Feige trova la sua prima e vera serie comedy per tempi, durata degli episodi, comicità e struttura. Quello svolto dall’ideatrice Jessica Gao, già scrittrice di alcuni dei migliori episodi di Rick e Morty e di Silicon Valley, è un lavoro encomiabile, dimostrazione di grande capacità e intelligenza. Il compito, per nulla semplice, era di creare un prodotto con una sua identità, una sua unicità e riuscirlo a inserire e legare a un universo così grande. Lei non solo ci è riuscita ma, come detto, ha reso ancor più vivo quello stesso universo. Molto del merito va anche alla protagonista Tatiana Maslany qua come in Orphan Black vera mattatrice della serie.
In definitiva, pur con i suoi difetti (alcune gag del primo episodio non riuscitissime o una CGI non sempre convincente, da sempre una pecca di casa Marvel) e con cinque episodi ancora da vedere noi ci sentiamo di promuovere e consigliarvi la visione di She-Hulk: Attorney at Law.
La recensione in breve
She-Hulk: Attorney at Law è la serie comedy che mancava all'universo Marvel. Jessica Gao con il suo lavoro non solo è riuscita a divertirci ma ha anche reso l'MCU più vivo che mai, mostrandoci un lato dei supereroi che ancora non avevamo visto.
- Voto CinemaSerieTv