La serie: Succession, 2023. Creata da: Jesse Armstrong. Cast: Brian Cox, Jeremy Strong, Matthew Macfadyen, Kieran Culkin, Sarah Snook. Genere: Drammatico. Durata: 65 minuti. Dove l’abbiamo vista: Su Sky Atlantic, in anteprima stampa.
Trama: Mancano 48 ore alla vendita della Waystar a GoJo, è il compleanno di Logan, ma i suoi figli sono lontani, pronti a partire con la loro nuova impresa.
Nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 aprile torna su Sky Atlantic e NOW TV, in versione rigorosamente originale con sottotitoli in italiano, la quarta stagione di Succession, fortunatissimo dramma famigliare creato e scritto da Jesse Armstrong. Una nuova stagione che già è stata annunciata come quella finale e che già dal primissimo episodio (di ben dieci in totale) si mostra ai suoi fedelissimi spettatori come una bomba ad orologeria di finissima scrittura, pronta ad esplodere da un momento all’altro.
Nella nostra recensione di Succession 4×01 entreremo nel tunnel vorticoso della faida famigliare che ha lacerato i Roy irrimediabilmente, tra nuove fazioni che vengono a crearsi e matrimoni giunti alla fine. Senza dimenticare quel fascino squisitamente e spietatamente shakespeariano che sin dalla prima stagione caratterizza Succession e che sembra non voler lasciare la presa su questa straordinaria serie tv targata HBO.
La trama: dove eravamo rimasti?
In un’abilissima mossa strategica che aveva letteralmente messo con le spalle al muro l’eredità di Kendall (Jeremy Strong), Shiv (Sarah Snook) e Roman (Kieran Culkin) all’interno della Waystar, Logan Roy (Brian Cox) dichiara guerra ai suoi tre figli spaccando ancora di più le alleanze e le trincee invisibili all’interno della facoltosa famiglia americana creata dalla penna salace di Jesse Armstrong. Ora, i pargoli dello spietato e glaciale magnate di Succession, fanno fronte comune per arginare la spaccatura creata dal pater familias cercando dei finanziatori che possano avallare il loro nuovo progetto The Hundred, piattaforma con l’ardire di competere sul mercato multimediale contro la Waystar. Riusciranno Kendall, Shiv e Roman a fare scacco matto al genitore?
In questo primo episodio dal titolo “The Munsters” che apre le danze alla quarta e ultima stagione, Succession si conferma prestige drama più in salute che mai. Scritta ancora una volta dalla mente creativa e sagace di Jesse Armstrong e diretta dall’habitué Mark Mylod, la 4×01, mette in scena una vera e propria scacchiera di personaggi e fazioni che presagisce le ultime, fatali mosse dello spietato gioco di potere della famiglia Roy prima della (possibile) disfatta che chiuderà definitivamente lo show targato HBO.
Tutti siamo merce di scambio
“Tutto è mercato”. In una delle affermazioni più significative dell’episodio “The Munsters” che apre la quarta stagione di Succession, giace una delle verità più sconcertanti e spietate dello show televisivo dei riconoscimenti da record. Nelle parole pronunciate dall’algido e calcolatore Logan Roy si cela il microcosmo delle relazioni interpersonali di cui si ciba l’universo narrativo creato da Armstrong: una famiglia di sangue che preferirebbe lasciarlo scorrere anziché instaurare rapporti di reciproco affetto ed umana comprensione; un mondo, quello dei Roy, dove i sentimenti sono banditi e non è concesso spazio all’emotività o ai tumulti interiori dei suoi giocatori. Ciò che conta è il raggiungimento massimo dei propri obiettivi di potere, uno sporco lavoro che li costringe a non guardare in faccia nemmeno ai legami biologici che li tengono indissolubilmente uniti.
Un rapporto puramente deterministico, quello della famiglia di Succession, che nella 4X01 torna nuovamente preponderante quando le pedine finali si posizionano per giocare l’ultima, grande mossa a nove episodi da quello che è stato annunciato come il gran finale della serie: cosa accadrà alla famiglia Roy al volgere della quarta stagione? Avremo ancora tempo di scoprirlo, intanto godiamoci questo primo, tesissimo episodio introduttivo che ha il sapore di guerra fredda pronta a seminar tempesta.
La guerra finale ha inizio
La 4×01 di Succession mette in scena una vera e propria guerra al rialzo a distanza: in occasione del compleanno di Logan Roy e a 48 ore dalla fatidica vendita della Waystar alla GoJo, le due fazioni che hanno definitivamente smembrato la famiglia di sangue ed affari prendono posto per la partita finale: Kendall, Shiv e Roman fanno fronte comune per accaparrarsi la Waystar prima che il padre la dia in pasto a GoJo, mentre il patriarca interpretato dal luciferino Brian Cox fa di tutto pur di togliere dalle grinfie della sua avida e rancorosa prole la sua eredità finanziaria. Una bidding war appassionante e dinamica tutta enfatizzata dal sempre straordinario lavoro di montaggio della serie HBO, che anche stavolta lascia letteralmente incollati alla poltrona dal primo all’ultimo minuto.
E, come in ogni guerra che si rispetti, le ferite che vengono inferte nel corso della colluttazione possono bruciare particolarmente. Per questo motivo il primissimo episodio della stagione finale di Succession pone anche particolare attenzione allo stato di salute del rapporto matrimoniale (già precedentemente guastato) tra la Shiv Roy interpretata da Sarah Snook e l’avido ma fragilissimo Tom dal volto di Matthew Macfadyen; un matrimonio questo che qui giunge infine al suo capezzale, sintomo di un inesorabile sgretolamento dei rapporti tra i vari personaggi che a breve potrebbe generare un fatale cedimento della stentorea casa di carte dei Roy e dare il via a una valanga che porrà fine alla tragica epopea di questa famiglia white privileged di cui si impara nel tempo a odiarne ogni fibra della loro costituzione.
La recensione in breve
La quarta ed ultima stagione di Succession inizia con il botto: il primo episodio diretto ancora una volta da Mark Mylod e scritto dallo showrunner Jesse Armstrong pigia il pedale sulle nuove fazioni che si sono create all'interno della famiglia Roy, tra matrimoni al capolinea e una guerra intestina senza esclusione di colpi che non promette nulla di buono...
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