La serie: The Crown 6 Parte 1, del 2023 Creata da: Peter Morgan. Cast: Imelda Staunton, Jonathan Pryce, Lesley Manville, Elizabeth Debicki, Dominic West. Genere: drammatico, storico. Durata: 50 minuti/4 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix.
Trama: Tra Diana e Dodi scoppia la passione, intanto a Balmoral i principi William ed Henry passano le vacanze estive insieme al padre e al resto della famiglia…
Se c’è una serie che ha fatto parlare di sé, fin dal suo arrivo su Netflix nel 2016, è stata The Crown, lo show creato da Peter Morgan con l’obbiettivo di raccontare la famiglia reale inglese, di renderla “umana” agli occhi del pubblico di tutto il mondo, narrandone i lati oscuri, i momenti più difficili e controversi. Nel corso degli anni è cambiato il cast (per adattarsi all’età anagrafica dei protagonisti) ma non è cambiata la fascinazione dello spettatore nei confronti di un prodotto capace di mescolare abilmente storia vera e fiction, di portare sullo schermo le dinamiche familiari di un gruppo di persone che hanno fatto di riservatezza e contegno una vera e propria ragione di vita. Dopo una quinta stagione decisamente non all’altezza delle precedenti, tanto per il pubblico quanto per la critica, la sesta è destinata ad affrontare uno dei capitoli più complessi e difficili nella storia recente della famiglia reale, ossia quello della morte di Lady Diana.
Come vedremo in questa recensione di The Crown 6 Parte 1, la seconda arriverà sulla piattaforma streaming il 14 dicembre, i quattro episodi che sono stati distribuiti in una prima tranche si incentrano sul rapporto tra la Principessa del Galles, ormai divorziata da Charles da un anno, e Dodi Al-Fayed, riempiendo tutti i vuoti delle famosa estate che i due passarono insieme, dalle vacanze in yatch a St. Tropez al famoso (quanto misterioso) anello di diamanti che lui le avrebbe regalato, fino al tragico incidente nel tunnel del Pont de l’Alma a Parigi, il 31 agosto 1997. Ed è nella (forse inevitabile, viste le necessarie “tappe” che la trama doveva coprire) scelta di parlare nei primi quattro episodi quasi esclusivamente della coppia, e di quanto gli accaduto, la decisione forse peggiore presa dalla serie fino ad ora: la famiglia reale viene messa quasi completamente in secondo piano (e noi che speravamo che Imelda Staunton trovasse finalmente il suo momento per brillare) per concentrarsi su una storia d’amore mai veramente sbocciata e su due personaggi per cui, nei momenti privati che ci vengono mostrati, fatichiamo davvero ad empatizzare. Non avremmo mai pensato che quello che immaginavamo sarebbe stato uno dei picchi più alti dal punto di vista narrativo della serie, ossia la morte di Dodi e Diana, sarebbe stato così anticlimatico. La sensazione, purtroppo, è che Morgan si sia trovato con qualcosa di “troppo grande” in mano – l’impatto che la morte di Diana ebbe in tutto il mondo – e non abbia trovato il modo giusto per raccontarlo, per trasmettercene la vera essenza.
La trama: Una passione estiva
Come vi anticipavamo, i primi quattro episodi della sesta stagione si incentrano sulla relazione tra Diana e Dodi, il cui amore sboccia su uno yacht al largo di St Tropez e deve fin da subito difendersi dagli aggressivi assalti dei paparazzi. Se nella sequenza d’apertura della stagione ci viene anticipato l’incidente, dal punto di vista di un passante che sarà il primo a chiamare i soccorsi, la porzione successiva di storia ci riporta a qualche settimana prima, quando Diana porta William ed Harry nella residenza nel sud della Francia degli Al-Fayed. È Mohamed Al-Fayed il deus ex machina del loro amore, l’uomo spinge infatti il figlio ad avvicinarsi alla principessa e a lasciare la sua fidanzata californiana, tutto questo per essere accettato dalla famiglia reale, da quell'”Occidente” che tanto ammira.
Nelle settimane che precedono il tragico incidente, la vita della famiglia reale continua quasi come sempre: la regina, pur rifiutandosi di riconoscere pubblicamente l’ufficialità della loro relazione, sembra essersi scaldata nei confronti di Charles e Camilla; Harry e William, dopo aver salutato la madre, passano un’estate tranquilla a Balmoral, tra scarpinate e caccia al cervo. A turbare la loro estate l’eccessiva attenzione data dai giornali di gossip a Diana, e quindi di rimando anche a Charles: dopo la diffusione di una serie di foto scottanti, realizzate dal famoso fotografo italiano Mario Brenna, le cose per la famiglia reale – che mal sopporta lo scandaloso comportamento dell’ex principessa – si fanno più tese che mai…
Scelte narrative poco convincenti
Se non fosse per questi pochi accenni alla famiglia reale, alla loro permanenza estiva a Balmoral, i primi tre episodi della stagione sarebbero interamente incentrati su Dodi e Diana: se, come vi anticipavamo in apertura, questo è quasi inevitabile vista la necessità di tracciare un percorso coerente fino al tragico incidente dei due, certe scelte narrative fatte da Morgan hanno a nostro parere abbassato di molto l’impatto emotivo di questa prima metà di stagione. Da una parte abbiamo la figura di Mohamed, trasformato in una sorta di villain (a tratti grottesco e caricaturale) che costringe il figlio ad avvicinarsi a Diana, dall’altra un rapporto che non sboccia mai veramente, una relazione che non capiamo perché sia iniziata: difficile empatizzare per questi due amanti sfortunati, lei più desiderosa di tornare a casa dai suoi figli, lui che vuole darle un anello quasi solo per accontentare suo padre. L’incidente viene mostrato poi solo da lontano, off screen, una scelta che denota un certo tatto e che comprendiamo, ma che contribuisce a rendere il tutto ancor più anticlimatico.
Non parliamo poi di quello che accade nel quarto episodio, in cui l’attenzione è incentrata più sul dibattito interno alla famiglia reale su come comportarsi ai funerali piuttosto che sull’impatto della morte di Diana sulle tantissime persone che, pur non conoscendola direttamente, l’avevano amata. Il peso della sua scomparsa viene discusso, soppesato, viene valutato se la regina dovrà fare o meno un discorso, come verrà percepito se i principi seguiranno il feretro prima del servizio funebre, ma non ci si sofferma mai veramente su come l’accaduto venga vissuto dalle persone, dalla gente comune. E se torniamo con la memoria alle altre stagioni di The Crown, la capacità di ancorare la monarchia alla percezione che ne hanno le persone, di seguire le vite di alcuni individui valutandone le opinioni e i sentimenti nei confronti dell’istituzione, aveva portato ad alcuni dei momenti migliori e più toccanti della serie.
Ci chiediamo, poi, come sia venuto in mente agli sceneggiatori e allo showrunner di inserire il ritorno in scena di Diana e Dodi, sotto forma di fantasmi o di visioni salvifiche, che si confrontano con Charles, Mohamed e la regina, aiutandoli a prendere decisioni importanti o a fare pace con se stessi. Una scelta che stona decisamente con quello che dovrebbe essere il tono di una serie in cui il non detto, tra giochi di sguardi e silenzi frustrati, ha sempre avuto un peso maggiore delle conversazioni a cuore aperto e degli scontri verbali tra i personaggi.
Imelda dove sei?
Il finale del quarto episodio porta un po’ di redenzione in una prima parte di stagione piuttosto deludente, la regina di Imelda Staunton rientra in scena ed è protagonista di un momento piuttosto emozionante. Questo sottolinea però quanto la serie avrebbe bisogno di rifocalizzarsi sul suo personaggio, che era sempre stato il cuore pulsante di The Crown. Lo show dovrebbe lasciare il giusto spazio ad un’attrice del calibro di Imelda Staunton di brillare: Elisabetta II, pur nella sua freddezza e nel suo distacco, è sempre stata la chiave di volta di una storia dedicata al lato umano – con i suoi pregi ma soprattutto con i suoi difetti – di un’istituzione che per sua natura è lontana dalle persone e dalle loro quotidianità. Il fatto che la regina sia così poco presente in questi episodi (ma anche nella stagione precedete non era più così centrale) è una delle ragioni per cui ci siamo “raffreddati” nei confronti della serie, e The Crown non ci convince più quanto in passato. La speranza è, almeno negli ultimi episodi, di ritrovare ciò che dell’opera di Morgan ci aveva inizialmente così tanto colpito: una storia con personaggi apparentemente imperturbabili ed insensibili, ma che sotto la superficie ribolliva di sentimenti ed emozioni.
La recensione in breve
The Crown 6 Parte 1 ci ha in parte deluso: alcune scelte narrative che non convincono e la troppa attenzione data a Dodi e Diana nei primi episodi hanno reso la visione trascinata e poco coinvolgente.
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Voto CinemaSerieTV