La serie: The Lovers. Regia: Justin Martin. Genere: Commedia, romantico. Cast: Johnny Flynn, Roisin Gallagher, Alice Eve, Martin Quinn, Simon Paisley Day Durata: 6 episodi da 30 minuti circa. Dove l’abbiamo visto: Now.
Trama: Janet, una lavoratrice di un supermercato a cui non importa di nulla, compresa la sua vita, e Seamus, un giornalista politico egocentrico. Si ritrovano inestricabilmente attratti l’uno dall’altro.
Una rom-com? Sì, decisamente. Una serie che affronta il delicato problema dei troubles irlandesi? Anche. Ma The Lovers è anche molto di più, perché la nuova serie di Sky Atlantic, ideata da David Ireland si regge su un miracoloso equilibrio. E pur non tradendo una struttura da commedia romantica (solidissima), c’è una virata finale davvero intensa, resa in maniera spassosa. Come vedremo nella recensione di The Lovers, questa serie è molto più complessa e ricca di quanto possa sembrare a un primo sguardo. Fortunatamente, però, la commedia romantica è più viva che mai. E questa nuova rom-com, spassosa, scorretta ma profondamente umana ci piace un sacco.
Innamorarsi a Belfast
Janet è una commessa di un supermercato di Belfast. Seamus un borioso giornalista politico inglese spedito nell’Ulster per una serie di programmi televisivi. I due si incontrano in maniera totalmente fortuita, quando Seamus per ripararsi da un gruppo di teppisti che lo ha preso di mira, si rifugia in casa di Janet. La donna sta per suicidarsi, ma ovviamente si ferma per soccorrere il povero reporter.
Solidarizzano da subito, in maniera naturale, inaspettata e miracolosa. Janet chiude un occhio quando scopre che Seamus è fidanzato con la bella attrice Frankie (molto amica di Ken Loach) e dopo una serie di titubanze gli propone di diventare amanti. Stila un poker di regole che non possono essere infrante, prima fra tutte non innamorarsi. Si innamorano, ovviamente. E per loro inizia una nuova sfida. In cui avranno un ruolo chiave non solo le differenze culturali marcate, ma anche il passato della donna che da giovane si era legata a un gruppo paramilitare protestante.
Il contrario di niente
The Lovers è una miniserie intelligente e scritta in maniera eccellente. Non serve dire altro per introdurre un prodotto godibile che ha tanti meriti. Primo fra tutti, quello di rispettare i canoni narrativi delle classiche rom-com, ma con grande sagacia, consegnandoci due protagonisti adorabili e complicatissimi. I classici opposti che si innamorano nonostante le rispettive differenze. Anzi, sotto sotto, proprio grazie a queste. La commedia, specialmente quella sentimentale, è fatta di tempi. Non solo tempi comici, ma pause e accelerazioni che servono a far evolvere i personaggi, lasciarli attrarre e respingere.
Anche solo una piccola frenata o al contrario un aumento smodato della velocità, possono rovinare tutto il quadro. The Lovers in questo ha tempi perfetti. In ogni episodio Janet e Seamus (che in realtà si chiama Jon Snow sic.) si avvicinano sempre di più, un passo alla volta. Crescono individualmente e come coppia, affrontando paure e fantasmi. Ogni nodo, dalle iniziali idiosincrasie caratteriali, al terrore di non essere abbastanza per essere amati, viene risolto in maniera credibile, commovente e divertente. Così, il passato doloroso di Janet (condensato nell’ultimo episodio) diventa il detonatore che porta al fortunato epilogo.
Due protagonisti adorabili
Janet e Seamus, interpretati da Roisin Gallagher e Johnny Flynn, ci piacciono da subito. E ci piacciono nei loro piccoli e grandi difetti. L’affetto che da semplici spettatrici proviamo per loro è lo stesso che piano piano iniziano a sviluppare l’uno per l’altra. Amiamo il rischio che prendono, la loro scommessa sentimentale. Il loro umorismo, le battute al fulmicotone che riescono a polverizzare ogni momento pesante. Ci piacciono perché sono descritti in maniera verace, grazie a una sceneggiatura leggera che però sa addentrarsi nella profondità dei loro animi. Quando Janet racconta le motivazioni alla base del suo suicidio, lacrime e sorrisi si intrecciano inesorabilmente. Merito di uno script davvero equilibrato che non indugia nel facile sentimentalismo.
Ma, ed è qui che The Lovers sbanca, senza cinismo. Spesso quando si vuole realizzare un racconto romantico ma non zuccheroso, si eccede con l’ingrediente opposto, ossia amplificando ogni stortura, ogni piccola possibile speranza. Non è il caso di The Lovers in cui l’assenza di cinismo non corrisponde a una sequela di banalità, ma a una vera riflessione sulla complessità umana. Uomini e donne sono davvero un impasto assurdo di emozioni e sensazioni. Janet e Seamus stabiliscono regole d’ingaggio precise per gestire il loro affaire, ma sono i primi a trasgredirle. E con coscienza. Perché l’amore incasina tutto, rompe gli equilibri, prende essere umani soli, e consegna loro una nuova vita. Ed è un rischio, accidenti se lo è. O lo si accetta o no.
I troubles
Ambientare una miniserie romantica a Belfast è una dichiarazione d’intenti ben chiara. L’Ulster è un luogo carico di significato e di storia. E nella pace di oggi riecheggiano ancora dolore e distruzione. L’IRA da una parte, i lealisti dall’altra. Cattolici contro protestanti, famiglie contro famiglie, tutti convinti di essere dalla parte giusta della barricata, per aver pagato un prezzo altissimo. Diciamo che la questione, molto complessa, è stata condensata e un po’ semplificata in The Lovers, ma è comunque un basso continuo che dà tridimensionalità a un racconto squisitamente romantico.
Non a caso Lovers, amanti, allude alla relazione clandestina di Janet e Seamus, ma è anche il soprannome che è stato dato al gruppo terroristico di Janet. C’è in questo un paradosso, ovviamente, perché avvicinare amore e guerra anche se solo semanticamente, ne aumenta l’assurdità. E anche se The Lovers non diventa mai politico (non è questo il suo fine ultimo), di certo non mette tra parentesi un tema molto grave. Lo ingloba però in una narrazione sentimentale, non stucchevole. Questa miniserie allora è un piccolo prodigio. Non parliamo certo di capolavoro, ma oggi raccontare con autenticità le vite della normal people, per scomodare Sally Rooney, è già straordinario. Innamoratevi di Janet e Seamus, allora. Tifate per loro e magari arriverà anche una seconda stagione.
La recensione in breve
Romanticismo non melenso, tante battute spassose, i troubles irlandesi, il mondo ipereccitato dei social con i suoi guru superficiali, The Lovers mescola tutto questo con grazia, regalandoci un lieto fine che è davvero lieto (per quanto apertissimo). In fondo le commedie romantiche sono programmate per questo, ma è l'equilibrio che fa la differenza. Qui si ride a crepapelle, si piange, ci si emoziona per quella cosa assurda che si chiama amore.
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Voto CinemaSerieTV.it