La serie: Treason, 2022. Creata da: Matt Charman. Cast: Charlie Cox, Oona Chaplin, OIga Kurylenko, Ciaran Hinds, Alex Kingston. Genere: Thriller, Spionaggio. Durata: 5 episodi/45 minuti circa. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix, in anteprima stampa.
Trama: Il brillante futuro di un vice-capo dell’MI6 subisce una brusca svolta quando il ricongiungimento con una spia russa lo costringe a mettere in discussione la sua vita.
Lunedì 26 dicembre debutta nel catalogo Netflix la miniserie Treason, scritta e creata da Matt Charman e con protagonista l’attore britannico Charlie Cox, reduce dal successo planetario in casa Marvel nei panni di Matt Murdock/Daredevil. Un prodotto seriale suddiviso in cinque episodi che omaggia e celebra molti degli elementi che nel passato hanno fatto grandi film e serie televisive di spionaggio così come i migliori thriller politici mai prodotti. Partendo da un canovaccio sostanzialmente originale, Charman confeziona uno show per il piccolo schermo relativamente breve, autoconclusivo, compatto e al cardiopalma.
Nella nostra recensione di Treason analizzeremo più in profondità gli elementi chiave che lo rendono un prodotto vincente in casa Netflix e del perché quest’opera seriale creata da Matt Charman sia non soltanto il definitivo trampolino di lancio per Charlie Cox come showman assoluto, ma anche uno dei migliori prodotti audiovisivi in salsa spy mai realizzati dopo Il ponte delle spie di Steven Spielberg.
La trama: caos e delirio all’MI6
Adam Lawrence (Charlie Cox) è il giovane ed intraprendente vice-capo dell’MI6 britannica, l’agenzia segreta più importante ed influente della Gran Bretagna. La sua vita con la moglie Maddy (Oona Chaplin) e la figlia (Beau Gadson) sembra perfetta, fino a quando il suo superiore, il capo dell’agenzia Sir Martin Angelis (Ciaran Hinds) non viene avvelenato, mettendo repentinamente a soqquadro l’assetto e le gerarchie interne dell’MI6. Si verrà a scoprire che ad aver tentato alla vita del potente cittadino inglese è stata Kara (Olga Kurylenko), una spia russa che condivide non soltanto un passato sentimentale con Adam, ma che adesso minaccia la stabilità della carriera del primo all’interno dell’agenzia e la vita della sua famiglia. Una vita, pubblica e privata, che per Adam Lawrence andrà progressivamente in frantumi.
Basato su un canovaccio totalmente originale ed ideato dallo sceneggiatore Matt Charman, Treason è la nuova miniserie di spionaggio targata Netflix; suddivisa in cinque, compatti episodi, riesce a raccontare con grande efficacia i meccanismi dietro ad una delle agenzie governative segrete più celebri e menzionate di sempre nella letteratura, nel cinema e nella storia della serialità.
Un 007 dal punto di vista inedito
Non è difatti un puro caso se Matt Charman (già autore degli script di film come Suite francese e l’ottimo Il ponte delle spie di Spielberg) parta proprio dall’avvelenamente improvviso del capo dell’MI6 per dare il via alla sua storia televisiva ricca di intrighi, cospirazioni, tensione narrativa e molta azione. Del resto, lo scrittore britannico aveva già raccontato con grande maestria un’altra storia di spie ambientanta negli anni più bui della Guerra Fredda tra Usa e Unione Sovietica. Coadiuvato dalla ferma penna di Joel e Ethan Coen, nel 2015 Charman aveva firmato a sei mani la sceneggiatura originale de Il ponte delle spie diretto da Steven Spielberg. Un campo di allenamento che, in un qualche modo, lo ha portato a farsi assegnare da Netflix il ruolo di sceneggiatore e showrunner di Treason.
Un prodotto audiovisivo che non soltanto omaggia cliché ed elementi narrativi propri del genere sopracitato, ma che ribalta anche alcuni stereotipi che nel tempo si erano venuti a creare sulla gerarchia e la segretissima organizzazione interna dell’agenzia governativa più affascinante e proibitiva della Gran Bretagna; proprio come accade in alcuni dei più celebri capitoli cinematografici di 007, anche in Treason l’MI6 è il setting che fa da padrone, nonostante stavolta non ci siano agenti segreti dediti ad azioni e missioni spericolate attorno al globo, né super-cattivi pronti a cambiare radicalmente l’assetto del mondo civilizzato. O quasi.
La caduta morale di un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Ciò che più sorprende del tessuto narrativo che Matt Charman intesse per realizzare la sua prima miniserie nelle vesti di showrunner è quanto riesca a spingersi in là nel ritrarre un affresco del suo protagonista maschile assolutamente inedito, sorprendente e, anche in questo caso, capace di ribaltare le aspettative che molti degli spettatori meno smaliziati si erano creati dopo aver già visto decine di film e serie di questo genere. Il ritratto di Adam Lawrence, giovane vice-capo dell’MI6 dal passato torbido ed oscuro, funziona infatti come un rise and fall da manuale.
Prima l’avvelenamento del suo superiore Sir Martin Angelis da parte di una spira russa, poi la nomina inaspettata da vice a capo assoluto dell’agenzia segreta, dopo ancora una sfliza al cardiopalma di rivelazioni e segreti dal passato di Adam che mettono letteralmente a soqquadro tutto quello che lo spettatore di Treason aveva imparato del protagonista, e non solo; lo stesso personaggio interpretato da Cox non potrà fare altro che assistere attonito al lento sgretolamento dei suoi equilibri famigliari e di tutto quello che era convinto di conoscere sul suo passato e la sua brillante carriera. Una caduta morale che spesso è propria dei migliori gangster movie del passato, ma che qui ben si sposa con le ambizioni televisive di Charman.
Charlie Cox sulla cresta dell’onda
Certo, a funzionare maggiormente nella serie di spionaggio firmata Netflix è oltre ogni ragionevole dubbio la performance di Charlie Cox, che qui non soltanto sfrutta intelligentemente la cresta dell’onda regalatagli negli ultimi anni dal suo ruolo Marvel come Matt Murdock/Daredevil, ma la tramuta in carisma da vendere davanti la macchina da presa, capace di reggere sul suo volto e la sua interpretazione una miniserie originale da assoluto protagonista.
Una conferma per l’attore inglese che tra qualche anno, svestito il costume di Daredevil per Disney e Marvel, potrebbe prendere le redini di nuovi progetti televisivi e cinematografici che lo imporranno definitivamente come star in ascesa nel firmamento dei più talentuosi interpreti della sua generazione. Un augurio che con la sua partecipazione a Treason diventerà realtà molto presto, ne siamo certi.
La recensione in breve
La miniserie creata da Matt Charman usa al meglio il talento recitativo di Charlie Cox per mettere in campo un prodotto televisivo che rimanda alle migliori storie spionistiche di sempre e strizza l'occhio alle avventure di James Bond, ribaltandone in parte il punto di vista. Ottimo cast, impreziosito anche da Olga Kurylenko e Ciaran Hinds.
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Voto CinemaSerieTV