La serie: Wilderness: Fuori controllo, 2023. Creata da: Marnie Dickens. Cast: Jenna Coleman, Oliver Jackson-Cohen, Claire Rushbrook, Claire Rushbrook. Genere: Drammatico, Thriller. Durata: 50 minuti circa/6 episodi. Dove l’abbiamo visto: su Prime Video.
Trama: Liv è una giovane donna che, dopo aver scoperto il tradimento del marito Will, decide di vendicarsi durante un fine settimana on the road attraverso gli Stati Uniti.
Tratta dal romanzo omonimo di B.E. Jones e adattata per il piccolo schermo da Marnie Dickens, Wilderness: Fuori controllo è l’ultima interessante new entry nel catalogo Prime Video. Al centro di questa storia un piano di vendetta che prenderà pieghe inaspettate, un thriller tutto al femminile di quelli che creano davvero dipendenza e quasi obbligano al binge watching: come vedremo in questa recensione di Wilderness: Fuori controllo, la serie diretta da So Yong Kim ha tutte le caratteristiche per attrarre un vasto pubblico e tenerlo incollato alle poltrone, da una sceneggiatura ben costruita ad un ottimo cast di interpreti. Un unico avvertimento per i mariti che accompagnano le mogli nella visione: fate attenzione se le vostre dolci metà vi proporranno una vacanza a due a contatto con la natura!
La trama: storia di un matrimonio
Liv (Jenna Coleman) e Will Taylor (Oliver Jackson-Cohen) sembrano la coppia perfetta: sposati da poco più di un anno, si sono appena trasferiti dal loro paese natale, l’Inghilterra, negli Stati Uniti, per la carriera di lui. Tutto sembra andare a gonfie vele: nelle prime scene, infatti, li vediamo insieme a bordo di una mustang azzurra che attraversano il deserto alla volta del Gran Canyon, emozionati per la prima vacanza insieme della loro nuova vita. Peccato che non sia tutto oro quello che luccica: Liv sta infatti pianificando la morte “accidentale” del marito dopo aver scoperto il tradimento di lui con una delle sue nuove colleghe, Cara (Ashley Benson).
Ma i piani della donna deraglieranno un po’ di fronte ad una serie di imprevisti e ripensamenti: l’inaspettato arrivo proprio di Cara, accompagnata dal fidanzato Garth (Eric Balfour), la porteranno a rivalutare tutta la situazione. Quando i quattro si trovano al parco di Yosemite, succede qualcosa di assolutamente imprevisto, che Liv non aveva proprio pianificato, e che cambierà radicalmente il corso della sua vita.
Una narrazione che cattura
Se dalle poche premesse che vi abbiamo dato della trama Wilderness: Fuori controllo suona come la più banale storia thriller di vendetta (e nei primi due episodi la strada presa dalla narrazione sembra proprio quella), a partire da un certo colpo di scena le cose deragliano e prendono una strada tutt’altro che prevedibile. La struttura del racconto, fatta di continui flashback e salti temporali risulta quella migliore per mantenere alta l’attenzione dello spettatore, trascinandolo nella vicenda e portandolo a conoscere sempre più a fondo i protagonisti. Le protagoniste, a dover essere precisi: per quanto il personaggio di Will abbia un ruolo assolutamente di primo piano, ad essere messi costantemente in luce dalla sceneggiatura sono per lo più i personaggi femminili, la Liv di Jenna Colman in primis. Attorno a lei si muove però un microcosmo di donne mai bidimensionali, capaci di farci emozionare con le proprie storie anche quando non ce lo aspetteremmo. Con il procedere della narrazione conosciamo meglio Cara, la femme fatale che dovremmo (ma non possiamo) odiare, la madre di Liv Caryl (Claire Rushbrook), abbandonata molti anni prima dal marito e che ancora non riesce a andare avanti, il boss di Will Bonnie (Talia Balsam), che nasconde a sua volta lati inaspettati, ed infine il sagace Detective Rawlins (Marsha Stephanie Blake), capace di vedere facilmente al di là delle apparenze.
É proprio nei momenti di confronto tra questi splendidi personaggi femminili che Dickens fa del suo meglio nella sceneggiatura: in poche frasi riusciamo a comprendere pregi e difetti di queste donne, debolezze e traumi del passato, elementi capaci di renderle uniche ed umane. Lo stesso Will, pur come dicevamo fondamentale per il dipanarsi dell’intreccio, resta quasi sullo sfondo rispetto alle sue controparti, cadendo volutamente nei tipici cliché del marito traditore ferito. È chiaro che “trascurare” così il personaggio sia intenzionale, perché come spettatori non dobbiamo mai farci un’opinione definitiva su di lui: il fatto che la protagonista passi costantemente, almeno all’inizio, dal volerlo uccidere al volerlo perdonare deve infatti essere credibile. Detto questo, comunque, il cuore pulsante di questa storia risiede nelle sue donne, assetate di vendetta, di rivincita, del bisogno di non essere inscatolate nei soliti ruoli imposti dalla società.
Un’ottima protagonista
Le scelte di cast risultano davvero perfette per la storia ideata da B.E. Jones e riadattata da Marnie Dickens, tra tutte spicca ovviamente Jenna Colman capace di rendere con estrema efficace il caotico range emotivo della protagonista. Anche nei suoi momenti più esplosivi Colman è sempre credibile nel ruolo di Liv, evitando di risultare grottesca.
È Wilderness, nel suo complesso, a cadere ogni tanto nell’errore: la trama finisce in certi momenti per soccombere alla mancanza di realismo, toccando certi estremi da soap opera che forse sarebbe stato meglio mitigare. Non che questo sia necessariamente un difetto, lo show è comunque più di tutto un prodotto di intrattenimento pensato come guilty pleasure, ma queste derive un po’ troppo sopra le righe finiscono per togliere all’ottimo lavoro fatto nella caratterizzazione dei personaggi.
La recensione in breve
Wilderness: Fuori controllo è una serie che, con una serie di svolte e colpi di scena inaspettati, è capace di catturare lo spettatore. Ottima la caratterizzazione dei personaggi femminili, in particolare la protagonista Liv, interpretata da una convincente Jenna Coleman.
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