Molti si sono chiesti se Freddie Highmore, protagonista di The Good Doctor sia effettivamente autistico come il suo personaggio, Shaun Murphy. La risposta è no, il giovane interprete della serie non è affetto da autismo, ma ha fatto molte ricerche su questa condizione, per prepararsi al meglio e ha lavorato a lungo per fare in modo che la sua interpretazione fosse il più possibile realistica e rispettosa. La qualità della performance dell’attore britannico è risultata così convincente agli occhi del grande pubblico da aver sollevato la questione.
Ma non sono state soltanto le innegabili doti attoriali di Highmore (che nel 2018 gli sono valse la candidatura ai Golden Globe come Miglior attore di una serie televisiva drammatica) ad aver reso possibile una rappresentazione così accurata del dottor Shaun Murphy, che nella finzione oltre ad essere autistico è affetto dalla sindrome di savant, una condizione in cui i soggetti sono generalmente dotati di capacità mnemoniche e di calcolo fuori dal comune (e di cui abbiamo scritto in relazione al film Rain Man).
Ad aiutare il giovane attore, e più in generale gli sceneggiatori di questo medical drama, è intervenuta infatti una consulente esterna ed esperta, la dottoressa Melissa Reiner M.Ed, che si è assicurata di fornire tutte le informazioni necessarie per la costruzione di un personaggio complesso che non scivolasse nel caricaturale.
Molti fan della serie hanno notato che Shaun Murphy spesso tiene le dita delle mani intrecciate davanti a sé e Freddie Highmore ha parlato anche di questo aspetto in un’intervista al Los Angeles Times: “Il modo in cui Shaun tiene le mani, è qualcosa che salta all’occhio. Per questo dettaglio mi sono ispirato a due cose: i bambini con autismo venivano incoraggiati a tenere le dita delle mani intrecciate per evitare di muoverle costantemente. Inoltre, i chirurghi, in una sala operatoria, considerano il davanti del loro corpo come un’area sterile e mettono le mani in quella posizione per mantenerle il più possibile incontaminate. Quindi questo aspetto, per Shaun, deriva un po’ dall’essere stato forzato a tenere le mani in quel modo, da ragazzino, ma anche da una naturale deformazione professionale per i medici, quindi trova conforto in quella posizione”
Highmore ha spiegato anche che l’evoluzione del suo personaggio è sempre stata al centro dei suoi confronti con gli autori: “Il fatto che lui sia una persona autistica, non vuol dire che non debba crescere come individuo” A USA Today l’attore spiegò che “Le persone con autismo, sullo schermo, sono state rappresentate come individui privi di emozioni o focalizzati su una sola cosa e questo non è vero. Nella serie vediamo Shaun che vive dei momenti di gioia o di eccitazione, oltre alle difficoltà che vive”
La serie televisiva The Good Doctor basata sull’omonima serie TV sud-coreana, è arrivata ormai alla sua sesta stagione e si è confermata un successo di critica e di pubblico. Freddie Highmore, oltre a interpretare il protagonista, figura anche come produttore dello show.