Si è conclusa, con la messa in onda del quinto episodio, la prima stagione di The Idol (di cui abbiamo scritto nella nostra recensione), la serie diretta da Sam Levinson e creata dal regista insieme a Reza Fahim e Abel Tesfaye “The Weeknd”, quest’ultimo anche co-protagonista accanto a Lily-Rose Depp. The Idol ha fatto molto discutere e non ha raccolto consensi unanimi da pubblico e critica, che hanno evidenziato molti difetti e pochi pregi nella serie, tanto che una seconda stagione appare al momento lontana.
Tra gli elementi di maggiore discussione vi è certamente il finale, che ha di fatto ribaltato quanto mostrato nei quattro episodi precedenti. Un colpo di scena che ha tentato di sorprendere gli spettatori: entriamo nel dettaglio nella nostra spiegazione del finale di The Idol.
Il finale: Il colpo di teatro di Jocelyn
Popstar riconosciuta, ma dal carattere instabile e dai trascorsi familiari complicati: la Jocelyn che viene raccontata all’inizio di The Idol deve ricostruire la propria carriera. Sulla sua strada accidentata, piena di eccessi e senza alcun freno inibitorio, irrompe un oscuro personaggio, Tedros, proprietario di un night club in una delle boulevard di Los Angeles e capo di una setta segreta formata da giovanissimi artisti. L’uomo si introdurrà nella lussuosa villa di Jocelyn e imporrà nuove regole di comportamento, portando con sé tutti i suoi adepti, e impostando un lavoro di scrittura con la giovane cantante, la quale si lascerà trascinare in un folle turbinio di bruciante passione e di complessi giochi psicologici. Finché, dopo aver scoperto che la sua etichetta le ha sottratto il suo prossimo pezzo affidandolo a una cantante emergente, Jocelyn comprenderà che la compagnia di Tedros le sta causando più danni che reali vantaggi.
La cantante sembra pronta per concludere da sé il nuovo progetto discografico e presentarlo alla sua produttrice, la cinica Nikki, allontanando, grazie al suo manager Chaim, Tedros dalla sua vita. Infatti, Chaim farà in modo di far emergere il torbido passato dell’uomo, mai del tutto chiarito, sottraendo a Tedros il suo club e spedendolo di nuovo sotto scacco della giustizia, dopo che egli era già stato in prigione anni prima per una serie di reati.
Sul finale, però, ecco il colpo di scena. Jocelyn si è riappropriata di tutto quello che aveva perso e ha lanciato tre singoli di grande successo, che l’hanno proiettata in cima a tutte le classifiche. Il viatico migliore per dare avvio a un atteso tour, la cui prima data fa registrare il tutto esaurito. La sera del debutto, accadrà però qualcosa di imprevisto: a sorpresa, Jocelyn farà convocare Tedros nel backstage, dopo diverse settimane dal loro ultimo incontro. All’insaputa del suo gruppo di lavoro, in particolare di Chaim, Nikki e del rappresentante di Live Nation Finkelstein, prima dell’inizio del concerto Jocelyn ordinerà a Tedros di salire sul palco, dove la donna dichiarerà apertamente di avere una storia d’amore con lui, baciandolo appassionatamente.
Prima di congedarlo, un basito Tedros si vedrà ricordare da Jocelyn che ora lui è suo, e che dovrà adeguarsi alla sua volontà. Ecco il colpo di scena: è adesso chiaro che Jocelyn ha avuto il controllo della situazione dal primo momento, e che è stata lei a servirsi di Tedros, e non viceversa. Ormai gestisce tutti i più promettenti artisti della vecchia setta dell’uomo e la stessa esistenza di quest’ultimo, che appare del tutto privo di potere, al contrario di quel che credeva fino a qualche tempo prima. Jocelyn non è mai stata vittima di nessuno, se non di sé stessa, ma adesso quella fase è superata: non è mai stata così determinata come in questo momento. Alla fine nessuno, in questa storia, è stato più spietato di lei.
Tutti i problemi di The Idol
La produzione di The Idol è stata travagliata, e persino la fase di montaggio ha contemplato un intervento molto deciso, che pare abbia accorciato la serie di un episodio e rivisto in parte il senso complessivo dell’opera. Del resto, anche la messa in onda su HBO (Sky Atlantic in Italia) è stata accompagnata da polemiche e dubbi, per i forti contenuti dei vari episodi: sesso esplicito, utilizzo di alcol e droghe, violenza psicologica e fisica, linguaggio scurrile. Una ricerca dell’eccesso firmata ancora una volta Sam Levinson, che però non ha impressionato particolarmente chi non si è soffermato alla superficie di The Idol.
La ragione è semplice: lo spunto iniziale, ovvero l’approfondimento sul mondo patinato delle popstar e le sue contraddizioni, non è stato esplorato per come si poteva pensare, dirottando l’interesse sui due protagonisti e sulle figure attorno a loro. Così, The Idol non indaga sul sistema ma si limita a raccontare dei personaggi che non attirano l’interesse del pubblico, poiché talmente contraddittori da risultare poco intriganti, dunque sfuggevoli. Così, un finale che di fatto ribalta l’intera serie in una sequenza appare come un tentativo tardivo di rendere davvero significativa tutta la narrazione, il cui senso compiuto effettivamente cambia. Ma, allora, perché non seminare in precedenza qualche indizio e non proporre ulteriori chiavi di lettura, anziché ricercare un colpo a effetto che appare tremendamente artefatto?
Una protagonista magnetica
Eppure non tutto è da scartare in The Idol, anzi. Il cast è ben calibrato, eccezion fatta per un troppo statico Abel Tesfaye, decisamente più a suo agio come compositore e performer della serie che come attore. L’intera selezione musicale, peraltro, è di ottima fattura.
Chi spicca senza ombra di dubbio è Lily-Rose Depp: la figlia d’arte offre una prova audace, nella quale non ha avuto paura a dedicarsi a un personaggio complesso e pieno di sfaccettature, sebbene estremamente discutibile. Vanno menzionate anche Suzanna Son (Chloe) e Rachel Sennott (Leia), oltre agli ottimi Da’Vine Joy Randolph (Destiny), Hank Azaria (Chaim) e Jane Adams (Nikki), con la partecipazione di Eli Roth nel ruolo di Finkelstein.
Indubbiamente, il ruolo di Jocelyn potrebbe essere quello dell’ascesa definitiva della ventiquattrenne Lily-Rose Depp che, a dispetto dei problemi di scrittura di The Idol e di quanto la serie avrebbe potuto fare di meglio e non ha fatto, si è ritagliata uno spazio molto significativo, che le potrebbe spalancare le porte di ulteriori importanti produzioni. Si intende: The Idol non è certo la peggior serie che potrete vedere, anzi. La sensazione, però, è che sia stata una grande occasione sprecata che, con maggiore attenzione nei particolari, avrebbe potuto lasciare una traccia decisamente differente.