Nel vasto panorama del sempre più popolare genere true crime, Netflix continua a offrire al suo pubblico una vasta raccolta di documentari e serie tv che svelano i dettagli più sordidi di crimini reali, misteri irrisolti e intricate investigazioni poliziesche. Che siate degli appassionati di lunga data o dei neofiti desiderosi di esplorare alcune delle storie criminali più sconvolgenti di sempre, nel catalogo del colosso dello streaming potrete trovare sicuramente pane per i vostri denti: grazie a interviste esclusive, immagini e video di repertorio e ricostruzioni dettagliate degli eventi narrati, i contenuti presenti sulla piattaforma brillano per qualità e veridicità del racconto, riuscendo a tenere incollati gli spettatori allo schermo dall’inizio alla fine.
In questo articolo, ci immergeremo nelle profondità di alcune delle vicende di cronaca nera più agghiaccianti mai accadute, proponendovi quelli che sono i migliori documentari e serie tv true crime su Netflix.
1. Making a Murder (2015 – 2018)
Iniziamo il nostro articolo con uno dei primi documentari true crime pubblicati su Netflix, un vero precursore rilasciato sulla piattaforma nel 2015, quando ancora questo genere – oggi tanto in voga – non spopolava tra gli spettatori. Stiamo parlando di Making a Murder, docuserie in due stagioni e venti episodi totali che segue la storia di Steven Avery, un uomo del Wisconsin erroneamente condannato per stupro e tentato omicidio nel 1985 e, in seguito, rilasciato dopo aver scontato ben 18 anni di carcere. La narrazione prende però il via con il secondo arresto di Avery, avvenuto nel 2005 per l’omicidio di una giovane fotografa, Teresa Halbach, presumibilmente assassinata con la complicità del nipote del killer, Brendan Dassey.
La serie segue, così, il processo ai due uomini e le indagini, sollevando numerose domande sulla validità delle prove, la condotta delle forze dell’ordine e il sistema giuridico degli Stati Uniti in generale, e coinvolgendo il pubblico in una profonda riflessione riguardo alla corruzione e alle implicazioni degli errori giudiziari.
2. Night Stalker: caccia a un serial killer (2021)
Night Stalker: caccia a un serial killer è una docuserie originale Netflix che esplora uno dei casi più spaventosi e disturbanti nella storia degli Stati Uniti, quello che vide protagonista Richard Ramirez, serial killer che terrorizzò la California del Sud a metà degli anni ’80. Noto come “Night Stalker“, tra il 1984 e il 1985, Ramirez si macchiò di una serie di crimini orribili, tra cui omicidi, stupri e rapine violente, tutti commessi con una ferocia estrema e la totale assenza di uno schema preciso, cosa che, all’inizio, rese non facile alle forze dell’ordine collegare i vari delitti a un unico colpevole. L’uomo era infatti solito scegliere le proprie vittime in modo apparentemente casuale, prendendo di mira persone di diverse età, etnie e classi sociali, introducendosi di notte nelle loro case e lasciando dietro di sé scene del crimine terrificanti.
La docuserie in quattro episodi ha il merito di offrire un’analisi approfondita della mente del serial killer, esplorando le sue motivazioni (se così si possono chiamare), la sua psicologia distorta e l’impatto devastante che le sue azioni ebbero sulle comunità colpite. Inoltre, può fare affidamento sulle testimonianze dei sopravvissuti, dei familiari delle vittime e degli investigatori coinvolti nella caccia, suscitando così un forte coinvolgimento emotivo negli spettatori.
3. Vatican Girl: La scomparsa di Emanuela Orlandi (2022)
Si tratta di uno dei casi di cronaca nera più tristemente noti del nostro Paese, rimasto ancora oggi senza una risoluzione nonostante le numerosissime piste e speculazioni susseguitesi nel corso degli ultimi quarant’anni e lo sforzo messo in atto dai familiari della vittima, in particolar modo da parte del fratello Pietro Orlandi. Stiamo parlando della sparizione di Emanuela Orlandi, figlia di un dipendente del Vaticano scomparsa senza lasciare tracce il 22 giugno 1983 a Roma, mentre rientrava a casa dopo la lezione di musica. Le rilevanza di questa vicenda – oltre che nella gravità dell’evento in sé – risiede nel fatto di aver generato sospetti che chiamarono in causa lo stesso Stato Vaticano (del cui coinvolgimento Pietro rimane fermamente convinto) ma anche lo Stato italiano, la Banda della Magliana e i servizi segreti di diverse nazioni.
A sviscerare ancora una volta il caso – pur ovviamente non potendo fornire una risoluzione – è la docuserie in quattro episodi Vatican Girl: La scomparsa di Emanuela Orlandi (di cui potete trovare la nostra recensione) che, attraverso filmati originali dell’epoca, testimonianze inedite (in particolare quella di un’amica d’infanzia di Emanuela) e una serie di prove (più o meno indiziarie) accumulatesi nel corso degli anni, racconta le ombre attorno alla scomparsa della ragazza, componendo una storia che, se non sapessimo essere reale, avrebbe davvero dell’incredibile.
4. Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione (2020)
Una delle serie televisive di genere crime più controverse che potete trovare sulla piattaforma è sicuramente Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione che, in quattro episodi, esplora la vita e le attività criminali del noto imprenditore statunitense, condannato nel 2008 per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni. La docuserie, rilasciata nel 2020, offre uno sguardo dettagliato sulla vita di Epstein, dall’ascesa nel mondo finanziario alle sue losche relazioni con figure di spicco della società, tra celebrità, influenti uomini d’affari e politici. Tra questi, si fa riferimento in particolare a figure come l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton o il principe Andrea del Regno Unito.
Inoltre, lo show tenta di portare alla luce la verità sul caso, sia dando voce alle vittime, sia ripercorrendo le indagini e il processo contro l’uomo; in particolar modo vengono esplorate le circostanze della sua morte – avvenuta nel 2019 in carcere e classificata come suicidio – alimentando teorie del complotto e sollevando dubbi riguardo alla trasparenza dell’inchiesta.
5. Conversazioni con un killer: Il caso Dahmer (2022)
Dopo Ted Bundy e John Wayne Gacy, Conversazioni con un killer: Il caso Dahmer si concentra sulla vita e sui brutali delitti di Jeffrey Dahmer, serial killer statunitense conosciuto come “il cannibale di Milwaukee” per la sua abitudine di cibarsi degli organi delle sue vittime, perlopiù giovani uomini. Dal 1978 al 1991, Dahmer si rese responsabile di diciassette efferati omicidi, prima di essere condannato all’ergastolo nel 1992 e, infine, assassinato in carcere da un detenuto schizofrenico. L’originalità dello show, risiede nel fatto di non a limitarsi a mettere in fila i fatti cronologicamente, ma di arricchire la ricostruzione della condotta criminale del serial killer attraverso nastri e registrazioni inediti delle conversazioni intercorse tra Dahmer e l’avvocata incaricata di raccogliere la sua deposizione. Inoltre, attraverso le interviste e l’analisi di alcuni esperti, si propone di comprendere la psicologia dell’uomo, esaminando i suoi comportamenti asociali e la sua capacità di manipolazione.
6. Casting JonBenet (2017)
A differenza dei tradizionali documentari true crime che raccontano i fatti attraverso interviste e materiale d’archivio, Casting JonBenet si concentra sul processo di casting per un possibile lungometraggio basato sulla terribile vicenda che, negli anni ’90, coinvolse i Ramsey. La famiglia, residente a Boulder, in Colorado, la mattina del 26 dicembre 1996 perse le tracce della figlia minore JonBenét, una bambina di sei anni, per poi ritrovarla qualche ora più tardi, morta, nella cantina di casa. Inizialmente, i sospetti ricaddero sugli stessi genitori e sul fratello maggiore, poi scagionati per insufficienza di prove; in seguito, furono diverse le piste battute, senza che però si arrivasse mai all’individuazione di un colpevole, colpevole che, ancora oggi, molti ritengono si nasconda all’interno della famiglia.
Per le realizzazione di questo film documentario, la regista Kitty Green ha scelto di coinvolgere degli attori locali e alcuni membri della comunità di Boulder per interpretare i Ramsey e altri personaggi chiave della vicenda, offrendo così uno sguardo inedito sul caso senza però mai avere la presunzione di poterlo risolverlo una volta per tutte.
7. Wild Wild Country (2018)
Chi non ha mai sentito parlare di Osho? Ma forse non tutti conoscono i retroscena che si nascondono dietro la dibattuta figura del mistico indiano famoso a livello internazionale soprattutto per le sue massime. A colmare questa lacuna ci pensa Wild Wild Country, docuserie in sei episodi prodotta da Netflix che approfondisce la storia del controverso leader spirituale indiano Bhagwan Shree Rajneesh e della sua comunità, la Rajneeshpuram, che si stabilì nel deserto dell’Oregon negli anni ’80. Quella che viene riportata sullo schermo è una vicenda intricata e complessa, che mostra come la comune fondata da Osho abbia cercato di dar vita a una società utopica, suscitando però sospetti e tensioni con i residenti locali e finendo per per collassare a causa di alcune attività illegali commesse dai suoi esponenti di spicco e denunciate pubblicamente dallo stesso leader.
Per fare ciò, Wild Wild Country si serve di ampio uso di materiale d’archivio, interviste con ex membri della comunità e residenti locali, offrendo uno sguardo completo su un capitolo poco conosciuto della storia americana e stimolando una riflessione sui conflitti che si possono generare tra comunità che hanno valori culturali e religiosi differenti.
8. Atleta A (2020)
Atleta A è un documentario datato 2020 che si concentra sullo scandalo che vide protagonista Larry Nassar, osteopata della squadra di ginnastica artistica degli Stati Uniti dal 1996 al 2017, anno in cui fu processato e in seguito condannato a 176 anni di reclusione per aver abusato sessualmente di almeno 256 atlete, tra le quali figura anche la pluricampionessa mondiale Simone Biles. Il documentario porta sullo schermo l’indagine giornalistica condotta dai reporter del quotidiano “The Indianapolis Star“, che per primo ha portato a galla le accuse rivolte nei confronti di Nassar, denunciando anche come il mondo dello sport abbia deliberatamente ignorato le segnalazioni di abusi susseguitesi nel corso degli anni. La genuinità della narrazione risiede nella scelta di porre al centro le voci delle vittime, con interviste inedite che portano alla luce quelle che sono pressioni alle quali devono sottostare gli atleti di alto livello, evidenziando la necessità di riforme all’interno di questa industria milionaria.
9. The Keepers (2017)
In sette episodi, The Keepers esplora la storia dell’omicidio di Suor Catherine Cesnik, un’insegnante dell’Archbishop Kenough High School di Baltimora brutalmente assassinata nel 1969, dopo aver tentato di portare alla luce gli abusi sessuali commessi da uno dei sacerdote, padre A. Joseph Maskell, ai danni di alcune studentesse della scuola. Mentre ricostruisce i tragici eventi, la serie tv cerca di indagare sul presunto coinvolgimento delle autorità ecclesiastiche nel coprire gli abusi sistematici da parte dei membri del clero, offrendosi come cassa di risonanza per gli ex allievi della Cesnik, che ancora oggi tengono vivo il ricordo della donna; dopo diversi decenni, infatti, alcune studentesse hanno deciso di portare avanti una propria indagine amatoriale per scoprire finalmente la verità sul feroce omicidio della loro insegnante.
10. The Staircase (2018)
Concludiamo il nostro articolo con una delle serie true crime più intriganti disponibili su Netflix e che vede al centro della narrazione lo scrittore statunitense Michael Peterson, condannato nel 2003 per l’omicidio della moglie Kathleen Peterson, avvenuto il 9 dicembre 2001. Secondo la testimonianza dell’uomo, egli si era limitato a rinvenire il corpo della donna ai piedi delle scale della loro abitazione ma, le ferite alla testa e le numerose macchie di sangue circostanti, portarono all’incarcerazione dell’uomo (oggi libero), che si è sempre dichiarato innocente. La serie, composta da tre stagioni e tredici episodi totali, segue il processo che ha coinvolto Peterson ripercorrendo le vicende giudiziarie nella loro interezza, dal 2004 al 2018, anno in cui, dopo aver presentato un patteggiamento per l’accusa ridotta di omicidio colposo, è stato liberato. Oltre a cercare di sviscerare un caso che si rivela via via più complesso di ciò che potrebbe apparire, The Starircase offre uno sguardo dettagliato sulle dinamiche di un processo intricato, sollevando domande sulle debolezze del sistema giudiziario statunitense.