La serie: The Changeling – Favola di New York, del 2023 Creata da: Kelly Marcel. Cast: LaKeith Stanfield, Clark Backo; Adina Porter. Genere: Horror, fantasy. Durata: 50 minuti/8 episodi. Dove l’abbiamo visto: Su Apple Tv+.
Trama: La storia d’amore tra Apollo ed Emma è un’autentica fiaba contemporanea. Dopo la nascita di un figlio, però, tutto cambia improvvisamente, e una sinistra ossessione induce Emma a compiere un gesto tremendo. La donna scompare nel nulla, e per trovarla Apollo intraprende un’oscura odissea a New York…
Apple Tv+ si conferma inarrestabile: anche durante uno sciopero a oltranza che sta mettendo a dura prova l’intero mondo seriale americano, la piattaforma streaming prosegue la sua implacabile espansione alla conquista del piccolo schermo, con una pioggia di titoli sempre più variegati e ambiziosi.
Dopo lo strepitoso successo di Silo e la gradevole miniserie Città in Fiamme, debutta in questi giorni The Changeling, adattamento dell’omonimo best seller di Victor LaValle, pubblicato in Italia con il titolo Favola di New York (Fazi Editore, 2019).
Il romanzo, pluripremiato in ambito editoriale, è stato definito dallo scrittore Malon James “una cupa fiaba su New York, piena di magia, mito e mistero, amore e follia“. Un’opera “monumentale”, capace, secondo Paul Beatty, di condurre “il lettore in quei luoghi che non ha mai visitato perché ne era troppo terrorizzato, o non sapeva neppure che esistessero“.
Quella di adattare un’opera letteraria, però, è sempre una sfida complessa, dal momento che non è semplice trovare un giusto equilibrio tra il rispetto della fonte di partenza e l’esigenza di creare di un’opera audiovisiva in grado di funzionare e reggersi sulle proprie gambe.
Scopriamo com’è andata con la nostra recensione di The Changeling – Favola di New York.
La trama: quando le fiabe diventano racconti dell’orrore
Il commerciante di libri usati Apollo Kagwa, cresciuto con la madre Lilian dopo la misteriosa scomparsa di suo padre Brian, è un uomo dolce e determinato, che crede in se stesso e non sa proprio arrendersi di fronte a un “no”.
Sono queste doti a consentirgli, dopo tanti tentativi infruttuosi, di conquistare il cuore della bella bibliotecaria Emma che, dopo un trasferimento in Brasile inizialmente definitivo, cambia idea, torna a New York e accetta di diventare finalmente sua moglie.
Nelle profondità della foresta amazzonica, la donna ha sperimento un incontro sinistro e suggestivo che ha cambiato la sua vita, ma ora è decisa a lasciarsi alle spalle quell’assurda vicenda.
Dopo la nascita del loro bambino, però, tutto cambia drasticamente: Emma inizia a comportarsi in maniera sempre più strana, e tutte le sue energie sembrano essersi spente. Non si tratta di una semplice depressione post parto, bensì di qualcosa di molto più sinistro e soprannaturale: sul suo cellulare iniziano a comparire misteriosi messaggi e fotografie che poi svaniscono nel nulla, innescando un’ossessiva paranoia e persino un’irrazionale repulsione nei confronti del bambino.
Nel frattempo Apollo, tormentato da un incubo ricorrente legato alla figura di suo padre, inizia a prendere le distanze dalla moglie, e si dimostra incapace di comprendere quelli che a tutti gli effetti si manifestano come autentici segnali di pazzia e depressione.
La donna, sempre più sola e disperata, commette un gesto tremendo prima di scomparire nel nulla. Apollo, sconvolto dall’accaduto, si ritrova a unire le forze con un uomo che sembra sapere dove si trovi Emma, e si ritrova catapultato in un luogo magico, oscuro e soprannaturale celato nel cuore stesso di New York.
E se il mondo delle fiabe esistesse davvero? E se anche i mostri che lo popolano fossero reali?
L’oscuro fascino del mistero
Come si può constatare fin dai primi episodi, quella di The Changeling – Favola di New York è una sceneggiatura irregolare e asimmetrica, a tratti molto lontana dai canoni delle serie tv contemporanee.
Tra flashback, sequenze oniriche, allusioni lasciate senza riposta per varie puntate, oscure profezie e rivisitazioni dei medesimi eventi sotto differenti punti di vista, la storia ritorna a più riprese su se stessa e a tratti si aggroviglia, evolvendo lungo una direttrice frammentaria e disomogenea che di certo non mancherà di suscitare qualche critica.
Da parte nostra, tuttavia, riteniamo che sia proprio questa non linearità della narrazione ad alimentare il sinistro alone di mistero e di irrazionalità che permea l’intero racconto della serie, e che ne rappresenta il cuore pulsante.
La scelta è insomma quantomai azzeccata, e differenzia The Changeling – Favola di New York dalla maggior parte degli altri telefilm del filone, rendendola enigmatica, sinistra e imprevedibile fino all’ultimo episodio.
Davvero nulla è come sembra, e la paranoia permea ogni puntata: tra colpi di scena, momenti weird e avvincenti suggestioni di ogni tipo, la serie riesce a rendere palpabili le cupe atmosfere del romanzo, giocando con le apparenze e sfuggendo alle aspettative degli spettatori.
Il merito, ovviamente, è da suddividersi in parti uguali tra lo showrunner Kelly Marcel, responsabile di questo solido adattamento televisivo, e lo scrittore Victor LaValle, che oltre a ideare il capolavoro letterario ha collaborato in prima persona alla trasposizione seriale, svolgendo anche il ruolo di voce narrante che accompagna le varie puntate: una sinergia davvero preziosa, che contribuisce a regalare agli spettatori di Apple Tv+ questa gemma oscura e affascinante.
Una fiaba horror mai così reale
The Changeling – Favola di New York si conferma un vero e proprio UFO anche sotto il punto di vista della classificazione cinematografica: inizialmente a prevalere è il genere fiabesco-romantico, per poi virare bruscamente verso un horror a tinte paranoiche e, infine, approdare a un’avventura dark fantasy a tinte mitologiche, con continui cambiamenti di tono e di atmosfera.
Nel corso delle sue otto puntate, la serie sfugge insomma a ogni tentativo di catalogazione, e forgia il proprio percorso narrativo amalgamando più generi differenti, spesso persino antitetici.
Non stiamo parlando soltanto del dualismo fiaba-horror, ma anche e soprattutto di quello che contrappone il reame dell’immaginazione a quello della realtà.
In effetti, malgrado la presenza di vari elementi fantastici, The Changeling – Favola di New York scava a fondo nelle dinamiche e nei drammi familiari, esplorando con sensibilità e autenticità temi delicati come il mutamento di equilibri in una coppia a seguito della nascita di un bambino, la depressione post parto, la paternità, la maternità e il dramma dell’abbandono.
Lungi dal rappresentare uno strumento di evasione e di puro intrattenimento, per Victor LaValle e lo showrunner Kelly Marcel il linguaggio del fantasy diventa una metafora che consente alla serie Apple Tv+ di esplorare uno dei più grandi tabù dell’antropologia umana, ossa il volto oscuro della genitorialità.
Inutile nascondersi: per molti individui la nascita di un figlio può essere una benedizione, ma per altri può anche la fonte di mille ansie, problemi e ossessioni, persino al punto da rovinare un’esistenza fiabesca.
Tra destino inesorabile, dilemmi tragici, difficoltà di comunicazione e scelte avventate, la storia The Changeling offre una ricca gamma di spunti di riflessione autentici e viscerali, che ci conducono a esplorare abissi tanto inesplorati quanto sorprendentemente attuali.
La recensione in breve
A metà strada tra un realistico dramma familiare e un’odissea dark fantasy, The Changeling - Favola di New York è una suggestiva fiaba horror intrisa di umanità, che suggestiona lo spettatore e alimenta nel migliore dei modi il proprio alone di mistero e oscurità.
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Voto CinemaSerieTv