The Perfect Couple, la recensione: le nuove piccole grandi bugie di Nicole Kidman

Arriva oggi su Netflix la proposta seriale perfetta per tutti gli amanti dei murder mystery: The Perfect Couple. Un whodunit da manuale, sulla stregua di The White Lotus o Big Little Lies. Con queste due serie non solo condivide alcuni nomi illustri, ma sfumature tematiche, come il contrasto tra ricchissimi e gente comune, la denuncia dell’impunità con cui agisce chi vive nel lusso e, soprattutto, il ritratto delle loro frivolezze e delle loro vite dissolute, nonché della tonnellata di segreti che nascondono sotto i loro abiti costosi.

Come vedremo in questa recensione di The Perfect Couple, la serie è un’interessante aggiunta al catalogo di Netflix che potrebbe conquistare il pubblico soprattutto grazie alla sua narrazione coinvolgente e ricca di plot twist. Pur non affidandosi a una trama particolarmente articolata, è impossibile iniziarla e non essere ansiosi di scoprire come il tutto si risolverà.

Opulenza e furia omicida nella villa dei Winbury

Insomma, Nicole Kidman ha iniziato alla grande questa stagione autunnale, non solo brillando alla Mostra del Cinema di Venezia con Babygirl, ma anche riunendosi con la regista di The Undoing in questa nuova avventura seriale. The Perfect Couple ci presenta Greer Garrison e Tag Winbury. Lei è una scrittrice di un certo prestigio che sta per lanciare il suo ultimo romanzo sul mercato editoriale, mentre lui, erede di una fortuna, passa le sue giornate fumando e andando in barca a vela. Hanno tre figli, uno dei quali è follemente innamorato di una semplice ragazza di umile famiglia, che sta per sposare.

Nella sontuosa villa di Nantucket si recano parenti e amici, dai genitori di lei alla migliore amica Merrit, che le farà da madrina. Come è ovvio, i genitori dello sposo hanno fatto di tutto per organizzare uno di quegli eventi stagionali che aspirano a riempire le copertine delle riviste: il via è dato dalla festa pre-matrimoniale con open bar. Tuttavia, quando il mattino dopo il cadavere di Merrit viene ritrovato a galla, tutti vengono considerati potenziali sospetti e viene loro impedito di lasciare l’isola del Massachusetts.

Gli investigatori della polizia guidati da Ed Kapenash interrogheranno uno per uno tutti i membri di questa famiglia disfunzionale per scoprire chi è l’assassino e perché. Lungo il percorso, emergerà qualsiasi tipo di segreto che i nostri personaggi cercavano di insabbiare: infedeltà, dipendenze, debiti esorbitanti e diverse crisi di coppia che sono ben lontane dall’immagine idilliaca che vogliono proiettare al mondo esterno.

Un ensemble invidiabile

La trama di The Perfect Couple ricorda quella del celeberrimo The White Lotus, con le sue chiare differenze. Sicuramente il collegamento più evidente è la magnifica Meghann Fahy, presente in entrambe le serie e qui con un ruolo cruciale e sicuramente uno dei più interessanti. In fondo, in entrambe le serie abbiamo a che fare con persone ricche che soffrono. Mentre nella serie tv si aprivano per noi le porte di un luogo di villeggiatura da sogno, qui il paradiso si trova nella magnifica magione della famiglia Wimbur: in entrambi i casi, i paradisi sono costellati da morti e indagini.

Basata sull’omonimo romanzo di Elin Hilderbrand, The Perfect Couple riesce a catturare lo spettatore con una facilità invidiabile per altre serie del genere. Questo murder mystery ambientato nell’esclusivo circolo di una famiglia benestante funziona ancora di più grazie ad iniezioni di umorismo iperbolico che ritraggono in modo sprezzante la vita dei ricchi e per la componente mystery, che mantiene un ritmo serrato e ben scandito, anche se il vero banco di prova sarà l’episodio finale, cruciale per determinare se l’epilogo sarà all’altezza delle aspettative e offrirà una risoluzione soddisfacente. A condire il tutto, un cast d’insieme semplicemente brillante, in cui nessun attore spicca sugli altri, ma tutti si completano perfettamente in ogni relazione e interazione.