Li abbiamo visti crescere puntata dopo puntata. E adesso, a qualche ora di distanza dalla fine di MasterChef Italia 12, non sembra possibile che a vincere sia stato Edoardo. Non perché non credessimo alle sue capacità, anzi. Sin dalla sua prima apparizione abbiamo capito che potesse essere l’uomo in più dell’edizione 12. Ma perché al termine di un percorso così lungo tutte e tutti sembrano vincitori. Nel più limpido spirito De Couberteniano.
Eppure, il risultato è piuttosto chiaro. Il cooking show di Sky Original, prodotto da Endemol Shine Italy, disponibile su Sky e in streaming su Now TV ha incoronato Edoardo, ma ha dato lustro anche a Bubu e Hue. Qualche informazione tecnica: al dodicesimo MasterChef italiano sono andati 100.000 euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il primo libro di ricette con la casa editrice Baldini+Castoldi, l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, e la partecipazione al Workshop di Masterchef Academy creato in collaborazione con Destination Gusto. La finalissima è stata ovviamente appassionante. I giudici Antonio Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli sono stati affiancati da un’ospite speciale la chef tristellata Clare Smyth, allieva di Gordon Ramsey e titolare del prestigioso ristorante “Core by Clare Smyth”, a Londra. Ecco allora le pagelle dell’ultima puntata di MasterChef Italia 12.
La Mistery Box, voto: 7
Umiltà è stata la parola chiave dell’Invention Test della settimana, un tema, quello incarnato da Clare Smyth (voto 8), che ha entusiasmato i quattro finalisti. La chef irlandese ha scelto per ognuno di loro gli ingredienti della scatola misteriosa a partire dall’identikit che gli stessi concorrenti hanno fatto di sé. Bubu ha ricevuto in dote granchio e pomodoro, due simboli della cucina mediterranea. Edoardo, invece, ali di pollo e mais, per mantenere fede ai suoi gusti multietnici. A Hue sono stati assegnati cozze e finocchio, aromatico ed elegante. A Mattia, infine, cipolle e manzo, sapori robusti come lui. Tutto semplice? Non proprio perché nel sottosopra di MasterChef Italia 12 le verdure sono state le protagoniste, mentre carne e pesce sono state trasformate in contorni.
Tra ansia ed errori di valutazione, i fantastici quattro si sono presi i loro bei rischi. Bubu è stato il primo a essere giudicato per la sua mousseline di granchio, ben bilanciato nel complesso. Mattia, non completamente soddisfatto dal suo piatto, ha ricevuto i complimenti della chef Smyth per i sapori, ma non per l’impiattamento, atavico tallone d’Achille del bolzanino. Al contrario, Hue ha presentato una pietanza bellissima e molto colorata, ma meno equilibrata nel gusto. Infine, Edoardo, con la sua polpetta di pollo su crema di mais, ha conquistato chef Smyth (e i giudici) per il gusto deciso. Una polpetta che lo ha portato dritto in finale. “Continua a cucinare con il cuore“, ha detto Clare Smyth (al futuro MasterChef italiano).
Invention Test, voto: 7,5
Preparare un piatto d’alta cucina con ingredienti poveri è possibile? La risposta di Clare Smyth è sicuramente sì. Ed è proprio su questo che si è concentrata la prova, la trasformazione di un ingrediente povero a scelta tra sedano, porro e ravanelli. La sfida più difficile è stata quella di Hue che ha scelto il ravanello, mentre Mattia e Bubu hanno fatto cadere la loro preferenza sul porro. La concorrente vietnamita si è distinta, come sempre, con un piatto esteticamente impeccabile. E con una dichiarazione d’amore (non ruffiana) per tutti i giudici. Il porro di Bubu oltre che bello era gustoso e ricco di sapori complessi. Mattia, invece, non è stato all’altezza degli altri due compagni e ha lasciato la gara dopo un percorso comunque importante (voto 7,5). Come detto da chef Cannavacciuolo, questa eliminazione non può mettere in discussione quanto fatto vedere fino a quel momento. Mattia resta il leader gentile dell’edizione 12 di MasterChef Italia.
La finalissima, voto: 8
Sì, non avrebbero potuto esserci finalisti migliori. Edoardo, Bubu e Hue sono arrivati allo step più importante di MasterChef Italia 12 mostrando talento, abnegazione e creatività. Doti che gli sono state necessarie per creare dei menù da 10 e lode. Non solo un semplice elenco di piatti, ma l’inizio di una storia di successo. Bubu (voto 8) dall’inizio è una sorta di predestinato. Come i supereroi cerca di far andare d’accordo il suo lato più adulto (quello che si chiama Antonio) e quello bambino, pieno di fantasia. Edoardo (voto 9) da subito ha conquistato pubblico e giudici per il suo carattere vitale e coraggioso. Hue (voto 9), con la sua dolcezza, è stata gigantesca in più di un’occasione, resistente e delicata.
La gara è stata introdotta da un bel faccia a faccia tra i finalisti e la loro versione giovane, proiettata su dei grandi monoliti, un’occasione per farsi coraggio e raccogliere tutte le forze in vista dello sforzo finale. Ci siamo sciolte in lacrime per l’incontro virtuale tra Hue e i suoi genitori in Vietnam. Ma anche per la reunion di Edo con tutta la sua famiglia. E naturalmente per il ricongiungimento tra Bubu, i suoi genitori, le sorelle e la fidanzata. Per tutti, poi, sono arrivati gli altri compagni di viaggio, Giuseppe, Lavinia, Luciana, Letizia, Ivana, Francesco e Francescone, Leonardo, Silvia, Laura, Rachele, Nicola, Francesca, Hollivier, Roberto, Sara e Mattia. Asciugate le lacrime, però, la gara è iniziata alla grande con la presentazione dei menù. Tutto mondo, il menù di Edoardo, prende spunto da un lavoro di Keith Haring, per parlare di cucina internazionale e multietnica. Sinfonia di stagione, il menù di Hue, vuole rendere omaggio alle sue radici vietnamite e alla bellezza della natura. Io tra isole e golfo, infine, il menù di Bubu, racconta i sapori e profumi di Campania e Sardegna, le sue due regioni.
Il menù di Edoardo, voto: 7,5
L’antipasto di Edoardo, una barbabietola ripiena di fegatini di piccione, è sicuramente inconsueto come accostamento di sapori. Il primo, invece, un raviolo ripieno di kebab di manzo con salsa di albicocche, è apparso più gustoso e bilanciato. Il secondo, delle capesante al curry, ha accostato due ingredienti apparentemente distanti, ottenendo un risultato tutto sommato positivo. La semisfera di mousse al cocco, Matrimonio in bianco, ha messo in crisi Edo proprio alla fine. Voto 10 per la capacità di restare in piedi e per quel pianto liberatorio da abbraccio immediato.
Il menù di Bubu, voto: 7,5
Ambizioso come mai prima, Bubu ha proposto un finto uovo di seppia (complicatissimo nell’assemblaggio) su una salsa di pane carasau come antipasto. Forse non troppo centrato, ma apprezzabile. Come primo Bubu ha portato dei culurgiones ripieni di triglia marinata agli agrumi su salsa di burro. Un piatto eccessivo. L’agnello in crepinette con salsa al mirto e pecorino sardo è piaciuto molto ai giudici per il suo spirito classico. Dulcis in fundo, la finta pastiera di Bubu ha rielaborato in maniera creativa il classico dolce campano, senza però colpire i giudici.
Il menù di Hue, voto 7,5
L’antipasto di Hue è un trionfo di colori con frutta, fiori e verdura, fresco e gustoso, apprezzatissimo dai giudici per l’equilibrio dei sapori. Il primo di Hue, dei ravioli di pasta rosa (tinta con succo di prugna) con un ripieno di lenticchie e lardo di colonnata, non ha convinto i giudici per un gusto troppo timido. Come secondo, funghi con lemongrass (ma è una minima sintesi del lungo racconto di Hue), Hue cattura sempre l’occhio con la sua eleganza, ma stavolta il gusto è più marcato. Il dolce felice di Hue, con tanto di zucchero filato, un gelato di riso fritto, è un omaggio alla sua famiglia. Il risultato finale, però, non ha soddisfatto gli chef.
MasterChef Italia 12, voto: 7,5
La vittoria di Edoardo ha chiuso nella maniera più giusta un’edizione sicuramente apprezzata dal pubblico, ricca di personaggi memorabili (a partire dal trionfatore Edo, ovviamente, senza dimenticare Hue e Francescone) e di momenti entusiasmanti. Col passare del tempo MasterChef, quindi, si conferma show di grande qualità, al netto di qualche pausa e di qualche passaggio che ha dato la sensazione di essere un po’ studiato (che non vuol dire artefatto, sia chiaro). Le emozioni più belle sono arrivate inaspettate, tra una crisi personale e le piccole e grandi rivalse. Conta più l’aspetto dello show o quello della cucina?
Forse è sempre il primo a prevalere, con tutto ciò che ne consegue, ma è anche vero che quando c’è stata la possibilità di focalizzarsi sulla preparazione del cibo abbiamo visto cose notevoli. Ultima nota per i tre giudici-conduttori. Antonio Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli sono sempre più a loro agio davanti alle telecamere, ma riescono a mantenere quello spirito naïf che non li farà mai essere i bravi conduttori (per fortuna, aggiungiamo). Ora bisognerà attendere solo l’edizione numero 13 e il nuovo taglio di capelli di Edoardo, che come promesso sarà rasato a zero da Bruno Barbieri. Lo facessero nella patria della cucina italiana, Vico Equense, sarebbe perfetto (inchino).