La veduta del Ponte Vecchio di Bassano del Grappa non ha reso meno dolce la prima sfida in esterna, che ha caratterizzato la terza puntata di MasterChef 12. Il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, disponibile su Sky e in streaming su Now TV è entrato dunque nel vivo con l’eliminazione di Luciana, la manager nonna che non ha superato il temibile pressure test finale. Prima la Golden Mistery Box, poi l’Invention test hanno testato le capacità delle e dei concorrenti, mostrando i primi crolli nervosi, ma anche tante belle sorprese. Il colpo di grazia, come detto, è arrivato dalla prima esterna in terra veneta, durante la quale le due squadre hanno dovuto dar vita a un menù per 35 produttori dell’Asparago bianco DOP, eccellenza locale e assoluto protagonista delle portate. A fare da padrone di casa, lo chef bassanese Antonio Lorenzon, nono vincitore di MasterChef Italia.
Colpire col sorriso, dunque. Dare stoccate per rendere la gara memorabile. Così Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno da subito alzato l’asticella della competizione. Questa la sintesi della serata, ma andiamo con ordine e vediamo le pagelle della terza puntata di Masterchef 12. A nostro sindacabile giudizio.
Massari, Cannavacciuolo e quel nano malefico di Barbieri, voto: 7
A tutto pensava Bruno Barbieri tranne che a essere definito “nano malefico” da Antonino Cannavacciuolo. Ma si sa, la foga del momento può portare a prese di posizione di una certa pregnanza. E in fondo, lo chef bolognese un po’ se l’è meritato lo scherzoso appellativo. Si è infatti defilato dalla Golden Mistery Box, affidando il suo ruolo da un giudice ancora più cattivo, l’unico e solo Iginio Massari, sogno e incubo di ogni cuoco. “Diciamo sempre le stesse cose ogni anno, abbiamo una classe forte… è vero, ma siamo noi che dobbiamo sorprenderli!” ha detto Barbieri, che poi si è ritirato, guardando la puntata mentre sgranocchiava pop corn.
La Golden Mistery Box, voto: 8,5
“Uscite dai binari e lasciatevi stupire da voi stessi“. Con queste parole chef Locatelli ha chiuso la terza puntata di MasterChef Italia, regalando una perla di saggezza al gruppo di aspiranti chef e indicando nel contempo l’unica strada da percorrere per arrivare vittoriosi alla fine. Coloro che sognano il successo, insomma, devono ambire all’eccellenza, pensare “outside the box“, osare. E la Golden Mistery Box ha mostrato davvero di che pasta sono fatti le e i contendenti alla vittoria finale. Una sfida tutta d’oro per designare l’ascesa al paradiso e stupire il trio di giudici.
Sotto la cloche, infatti, c’era un lingotto d’oro (al cioccolato). E trovare un accostamento insolito per il cioccolato non è stato semplice. In 60 minuti i concorrenti si sono giocati il tutto per tutto, toccando livelli altissimi. Anche solo per l’arditezza di certe scelte. Francesco G. ha presentato del cervo con cioccolato, incassando i complimenti di Cannavacciuolo e correndo subito in balconata. Mattia ha riproposto il cervo (controfiletto e polpette) con melanzana alla cioccolata.
Letizia ha presentato un cubetto di pera con crema al cioccolato, praticamente perfetta. Parola di Massari (ed è tutto dire). Subito balconata anche per lei. Il filetto di manzo con salsa al cioccolato e vino rosso di Bubu sarebbe stato da migliorare nelle proporzioni, ma è stata premiata lo stesso con la balconata. Il Bunet Chawanmushi di Francesca è stato un’occasione sprecata, ma nel complesso ha centrato il bersaglio. Lavinia ha deluso Massari solo per la presentazione del piatto A cena fuori con Ale, non per il gusto. Nicola con il suo agnello al cioccolato (dolce un po’ salato) si è perso, al pari di Ollivier autore di una sfera scoppiata.
Per il manager parmigiano tanta paura, ma anche tanto orgoglio visto che Massari ha definito la sua crema top, spedendolo in balconata. Il tortino suona sempre due volte di Ivana ha messo a dura prova l’aplomb di Massari con una frolla imperfetta ma buona. Francesco, sempre più su di giri (e sempre più vanziniano), ha proposto un piatto di carne dai sapori unici: filetto, crema di patate e cioccolato bianco. Sugli gnocchetti di Edoardo, ripieni di burro di cacao e salvia con salsa di funghi e senape, c’è stato poco da dire: perfetti. E balconata per lui. Così come per Mattia, Ivana, Francesca, Bubu e Francesco.
L’invention test, voto: 7
La prova della fantasia e dell’estro è stata caratterizzata dall’abbinamento più buono (e semplice) della cucina italiana: pane e pomodoro. Rachele ha presentato friselle e gazpacho, prive della salsa allo yogurt amorevolmente preparata. Un brutto autogol per lei, pur senza conseguenze nefaste. Sara, con un piatto intitolato dove c’è casa c’è amore, è stata giudicata in maniera positiva. Silvia e il suo raviolo caprese non ha impressionato a livello tecnico. Finalmente Hue è riuscita a sorridere dopo una Golden Mistery Box sotto tono. Giuseppe ha sbagliato le proporzioni, Nicola il focus del piatto.
Leonardo, invece, ha sprecato la sua ottima acqua di pomodoro. Roberto si è perso un po’, ma il sapore della sua zuppa di pane era più che godibile. Luciana ha continuato sulla scia di una cucina semplice e formato famiglia. Le sue polpette sono state apprezzate da tutti e l’hanno portata direttamente in balconata (diventando oltretutto capo brigata nella prova esterna). La semplicità (eccessiva) ha giocato un brutto scherzo a Lavinia. Laura, infine, ha creato un piatto artisticamente perfetto, con finti pomodorini e pane fritto con salsa allo yogurt.
La prova in esterna, voto: 7,5
Bassano del Grappa e il suo Ponte Vecchio sono stati un teatro meraviglioso, per una sfida all’ultimo sangue. Protagonista assoluto, come detto, l’asparago bianco DOP. Luciana, capobrigata con grande classe ma poco polso, ha scelto di guidare la formazione blu formata da Ivana, Bubu, Letizia, Francesca, Edoardo, Nicola, Ollivier e Francesco Grande. Con l’ausilio fondamentale di chef Lorenzon (anche se solo per 15 minuti). La squadra blu si è messa alla prova con asparagi fritti in pastella con maionese, gnocchi di patate con cuore di Asiago e asparagi alla grappa e baccalà mantecato con contorno creativo (comune anche ai rossi).
I rossi, capitanati da Roberto dovevano preparare uovo barzotto e asparagi e i controversi bigoli al torchio con asparagi. Equilibri difficili, preparazioni da cambiare in corsa, timing tutto da verificare. Niente di nuovo sotto al sole, con tanto di battibecchi (Silvia e Sara su tutti). La vittoria è andata ai rossi, premiati per gli antipasti e il contorno. A dimostrazione che nelle prove esterne non vince chi è più forte o ha più talento, ma chi riesce a fare squadra anche sotto pressione.
Il pressure test, voto: 7
E a proposito di pressione, il purè di Robuchon, lo chef più stellato al mondo, è stato il terreno di prova terribile della prova finale. Un pressure test all’apparenza innocuo, ma in realtà ricco di insidie. Gli ingredienti per fare il purè più buono della storia della cucina? Patate bollite, burro freddo, latte caldo e stop. Il resto lo fa la tecnica. Questa morbida crema di tuberi dalla consistenza vellutata ha fatto fuori, metaforicamente, Luciana. Niente da fare per la simpatica manager, che torna così a fare la nonna. Ricordate: il purè va setacciato almeno 3 volte. Mai usare la frusta, mai usare solo lo schiacciapatate. Nel caso voleste cimentarvi anche voi.
Le stelle della serata, voto: 7
Terminiamo queste pagelle segnalandovi i concorrenti che si sono distinti di più nel corso della gara. Edoardo continua a essere il più simpatico. Importante nell’esterna, come i motivatori sulle galee dei romani, piace alle e ai compagni di sventura e farà strada. Buffa come un personaggio dei manga, la vietnamita Hue è ufficialmente l’amore di Cannavacciuolo, che si è divertito a punzecchiarla sulla sua vita sentimentale, proponendole anche una divertente sfida di spelling. Per essere perfetta, dovrebbe lavorare un po’ di più sulla sua autostima. Se Lavinia mostra quella sana arroganza dei giovani (vedremo quanto durerà questo piglio), Francesca con la sua indole da secchiona mette alla prova tutti. È senza dubbio dotata di talento, ma deve tenere a freno l’inarrestabile logorrea che potrebbe compromettere il suo cammino nel programma. E generare molti mal di testa.