Ospite di Corrado Formigli a Piazza Pulita su La7, per presentare il suo nuovo libro inchiesta Il vaso di pandoro, Selvaggia Lucarelli ha parlato ancora una volta della più famosa “ex coppia” di influencer in Italia: le sue parole su Chiara Ferragni e Fedez sono come di consueto taglienti e non lasciano spazio all’interpretazione. Al termine della breve disamina, il giudizio è impietoso: Chiara, dopo lo scandalo della beneficenza, ha concluso la sua carriera e Fedez, se sarà confermato il suo coinvolgimento nell’aggressione al trainer Cristiano Iovino, rischia di passare decisamente un brutto quarto d’ora. In apertura, Formigli chiede a Lucarelli che cosa resti oggi dell’impero Ferragnez, e la risposta è lapidaria:
“Molto poco, anzi, i Ferragnez non esistono più, esistono i Ferragnex. Davvero è caduto un impero da 45 milioni di follower, in grado di condizionare ininterrottamente per sette anni le aspirazioni dei giovani e le nostre scelte d’acquisto, spostando le opinioni di tutti, con un potere smisurato, e nessun dissenso sociale”.
Sulla questione beneficenza e pandoro Balocco l’idea di Selvaggia Lucarelli è chiara, e a seguire spiega anche perché molti si sono fidati di Chiara Ferragni, puntualizzando però che in generale, molte iniziative di beneficenza sono poco chiare.
“L’inganno c’è stato, chi comprava il pandoro credeva che l’entità della donazione sarebbe aumentata. Difficile sapere se qualcuno abbia comprato il pandoro perché era rosa, o perché era associato a lei. L’ambiguità dell’operazione, comune a molti atti di beneficenza, rende indistinguibile le intenzioni del consumatore. La comunicazione è stata fumosa perché l’operazione era fumosa”
“Tu ti fidi dell’influencer e pensi che dica sempre la verità, perché ti mostra la sua vita, ti fa entrare nel privato. Dovremmo fidarci di più di enti riconosciuti con obblighi d trasparenza e una catena di controllo. Fedez magari era in buona fede, ma la beneficenza non è il suo lavoro”.
Proprio a proposito di Fedez, Lucarelli aggiunge, ricordando un episodio del 2022 a proposito di alcune uova di Pasqua:
“Quando gli avevo fatto notare alcune criticità nell’operazione, lui l’aveva un po’ sistemata… possibile che in un anno non abbia imparato come gestire la beneficenza? Io credo sapesse tutto, e finché Chiara non è stata sgamata, la cosa gli andasse anche bene. Poi, però, ha avuto paura del contagio reputazionale, e si è comportato più da socio che da marito”.
La reputazione, l’elemento cardine delle attività di un influencer che, se la perde, è costretto a reinventarsi da zero, proprio come dovrà fare Ferragni:
“Se tu basi tutto sulla reputazione, quando inciampi crolla tutto. Lei deve capire che la Chiara Ferragni di prima è morta, e non tornerà più; deve ripartire da 0, non potrà mai più recuperare il suo ruolo sui social; è come un prestigiatore che, per sbaglio a fine serata svela i suoi trucchi al pubblico. Non può più rifare il numero come prima.”
C’è tempo anche per una battuta sui recenti guai giudiziari di Fedez, accusato di rissa per l’aggressione al trainer Cristiano Iovino:
“Le sue frequentazioni con esponenti criminali della curca del Milan sono note. Molte mamme si dicevano preoccupate quando lui andava a scuola a prendere i figli con quelle guardie del corpo lì… lui adesso dice che non c’entra niente, e non so penalmente come andrà a finire la cosa, ma rischiamo di trovarcelo presto in tuta grigia [abbigliamento dei detenuti, ndr]
Nel libro inchiesta Il vaso di Pandoro, disponibile anche su Amazon, Selvaggia Lucarelli ripercorre gli ultimi anni del discusso impero social dei Ferragnez, fra dubbi, opacità, e piccole grande crisi. Nel momento in cui scriviamo è tra i libri più venduti su Amazon e altre piattaforme.